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  • Spaghetti alla chitarra con datterini, bottarga di tonno, filetti di acciughe, pinoli tostati, olive nere, capperi e pan grattato

    Spaghetti alla chitarra con datterini bottarga di tonno filetti di acciughe pinoli tostati olive nere capperi e pan grattato

    Cosa succede se torni a casa alle due, non hai ancora preparato nulla per pranzo, né ti sei organizzato in qualche modo? L’improvvisazione è, nella musica o anche nel teatro ad esempio, al contempo frutto dell’estro ma anche del mestiere, anzi possiamo dire che è quest’ultimo ad indicare la strada al primo. Non funziona tanto diversamente in cucina. Non hai tempo, non hai programmato nulla, bisogna preparare qualcosa di veloce e con quello che hai a disposizione. Assembli nella tua mente, prima ancora che ai fornelli, gli ingredienti che l’esperienza ti dice si abbinano tra loro, ne scarti degli altri. La fantasia ti suggerisce i ritocchi. Nulla di stravolgente, nessuna alchimia, solo un poco di praticità.

    Ingredienti per due persone:

    250 gr di spaghetti alla chitarra

    Una ventina di pinoli

    5/6 filetti di acciuga

    200 gr di datterini

    Una ventina di olive nere

    Una manciata di capperi

    Bottarga di tonno q.b.

    Pan grattato q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Uno spicchio d’aglio

    Sale q.b.

    Pepe in grani q.b.

    Basilico q.b.

    Sciacquate per bene i capperi e lasciateli dissalare in acqua. Quindi procedete a tostare i pinoli in padella senza aggiungere altro, fino a che non saranno appena scuriti.

    Tagliate i datterini e salateli dalla parte della polpa. Soffriggete in olio e.v.o. (non lesinate) il solito spicchio d’aglio. Fate, quindi, scottare appena i datterini senza farli sfaldare e rimuoveteli dalla padella con l’aiuto di una schiumarola.

    Nello stesso olio fate sciogliere i filetti di acciuga. Aggiungeteci poi le olive (che avrete precedentemente denocciolato), i capperi e i pinoli. Fate insaporire per due minuti.

    Quando la pasta sarà pronta (scolate ben al dente e raccogliete un tazzone abbondante di acqua di cottura), saltate nel sugo e aiutatevi con l’acqua di cottura della pasta. Aggiungeteci quindi un’abbondante spolverata di bottarga di tonno e qualche foglia di basilico.

    In ultimo aggiungete prima il pan grattato e poi i pomodori messi inizialmente da parte. Amalgamate per bene.

    Impiattate aggiungendo ulteriori spolverate di bottarga e pan grattato ed una altrettanto copiosa di pepe nero macinato grosso. Decorate con un ciuffetto di basilico.

    Bon Appetìt!

  • Spaghettoni con zucchine, la loro crema, i loro fiori, fonduta di taleggio e crumble di arachidi

    Spaghettoni con zucchine la loro crema i loro fiori fonduta di taleggio e crumble di arachidi

    Recentemente in una nota pizzeria ho ordinato (e mangiato, va da sé) il cosiddetto ciurillo ripieno di ricotta ed impastellato. Chiariamo che il termine dialettale ciurillo indica indistintamente sia il fiore della zucchina (eventualmente anche il bocciolo) che quello della zucca, laddove, seppur minima, una differenza esiste anche visivamente (oltre a quella botanica chiaramente, parlando di due ortaggi diversi). Ma non volevo soffermarvi su tali differenze, che comunque non sono in alcun modo apprezzabili quando il fiore è stato cucinato, quanto piuttosto stigmatizzare la presenza del pistillo, come con disappunto, ho riscontrato nel fritto di questa nota pizzeria. Capisco che preparazioni in grandi quantità costano tempo e fatica, ma rovinare una prelibatezza con una nota fuori posto, solo perché si va di fretta, è un po’ come schiacciarla sotto il culo e presentarla nel piatto. La poesia svanisce e resta la sensazione di questo corpo estraneo, duro ed amarognolo, che dilapida l’armonia della pietanza. Rimuoverlo, tra l’altro, è estremamente semplice, basta incidere la parte inferiore del fiore e sfilarlo da lì. Spero di aver fatto terrorismo psicologico degno di questo nome, dì anche tu: NO al pistillo nel ciurillo!

    Ingredienti per due persone:

    200 gr di spaghettoni di Gragnano

    Una dozzina di zucchine piccole con fiore

    3-4 zucchine chiare

    Sale q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Uno spicchio d’aglio

    Basilico q.b.

    Per il crumble:

    100 gr di arachidi con guscio

    Due cucchiai di pan grattato

    Olio e.v.o. q.b.

    Per la fonduta:

    30 g di burro

    Un paio di tazzine di latte

    100 gr di taleggio

    Ho utilizzato due tipi diversi di zucchine, quella chiare, di medie dimensioni, per la crema e quelle piccoline, con fiore, da stufare. Tagliate le prima a tocchetti, dopo aver eliminato parte della polpa centrale. Lessatele in acqua salata.

    Rimuovete il fiore dalle zucchine piccole e tagliatele a rondelle. Quindi in una padella, in olio e.v.o., fate soffriggere uno spicchio d’aglio e stufate le zucchine, aiutandovi magari con una tazzina o due di acqua.

    Sgusciate gli arachidi, quindi tritateli finemente al mixer, aggiungendovi infine il pan grattato.

    Tostate leggermente il composto in padella, quindi aggiungete un filo d’olio e mescolate con l’ausilio di una cucchiaia di legno. Il crumble dovrà risultare granuloso e croccante.

    Frullate le zucchine che avete lessato fino ad ottenere una crema fluida e perfettamente liscia (aiutatevi con un poco d’acqua di cottura).

    Mondate i fiori di zucchina, eliminando il pistillo come detto in antefatto. Quindi stufateli velocemente nella padella con le zucchine a rondelle a fine cottura (saranno sufficienti un paio di minuti).

    Mentre gli spaghetti sono in cottura, cominciate a preparare la fonduta di taleggio. Tagliate il formaggio a pezzetti.

    In un pentolino sciogliete il burro, aggiungetevi il latte, facendolo scaldare. Aggiungete quindi il formaggio fino a scioglierlo completamente, girando ininterrottamente con una frusta.

    Scolate gli spaghettoni al dente, quindi saltateli in padella con le  zucchine, i fiori, la crema e qualche foglia di basilico, aiutandovi con un po’ d’acqua di cottura della pasta. Amalgamate per bene.

    Impiattate irrogando la pasta con una dose generosa di fonduta di taleggio e spolverate con il crumble di arachidi. Completate con un ciuffetto di basilico a decorazione.

    Bon Appetìt!

  • Spaghettoni con crema di zucca, catalogna, guanciale croccante e fonduta di gorgonzola

    Spaghettoni con crema di zucca catalogna guanciale croccante e fonduta di gorgonzola

    Per uno che si lascia spesso ispirare da quello che vede, organizzare la preparazione di un piatto facendo la spesa on line, non è affatto facile. No, non è che mi sono piegato all’imperante pigrizia dei giorni nostri che ci impedisce di fare le cose più semplici, ahimè mi sono beccato il covid (nonostante il vaccino of course), da qui la conseguente clausura forzata. Tranquilli, se leggete queste righe e vi preoccupate per le mie sorti, mi sento di rassicurarvi che sto benone, qualche linea di febbre i primi giorni, sparuti colpi di tosse e niente più. Solo tanta noia con punte di depressione e troppe ingiustificate incazzature, data la mia condizione di recluso. Sono gli aspetti più duri da affrontare durante la malattia, ovviamente se si è avuto la lungimiranza di vaccinarsi e si gode normalmente di una discreta salute. Nel mentre, con la speranza nel cuore di tornare quanto prima a guardare nuovamente negli occhi un dentice tra il ghiaccio del banco del pesce, ho rimediato dal sito del supermercato uno spaghettone di Gragnano con un po’ di cose a caso.

    Ingredienti per 2 persone:

    250 gr di spaghettoni di Gragnano

    750 gr di zucca

    Un ceppo di catalogna o altra cicoria

    100 gr di guanciale

    Due spicchi d’aglio

    Una punta di peperoncino

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale q.b.

    Parmigiano q.b.

    70 gr di gorgonzola

    Una tazzina di latte

    40 gr di burro

    Tagliate la zucca a cubetti dopo aver eliminato la buccia. Soffriggete in padella uno spicchio d’aglio, rimuovetelo una volta imbiondito e fate andare la zucca fino a che non si sfalderà facilmente sotto la pressione di una cucchiaia di legno. Aggiustate di sale. Quindi riducete in crema con l’aiuto del minipimer.

    Lavate e mondate la catalogna (va benissimo anche un altro tipo di cicoria). In una casseruola alta, dopo avervi soffritto uno spicchio d’aglio ed aver aggiunto una punta di peperoncino, stufate la verdura, facendo andare per un quarto d’ora circa (coprendo con un coperchio).

    Una volta pronta, sminuzzate a coltello.

    Tagliate a listarelle il guanciale, scaldate nella padella in cui salterete la pasta dell’altro olio e.v.o. (non lesinate) e fate friggere il guanciale fino a che sarà bello croccante, quindi rimuovetelo e tenetelo da parte.

    Mentre la pasta cuoce, preparate velocemente una fonduta leggera di gorgonzola. Sciogliete in un pentolino il burro, versateci, quindi, il latte ed il formaggio fino a che quest’ultimo non sarà completamente fuso (addensate con un po’ di farina solo se necessario). Una volta scolata la pasta al dente, saltatela in padella, prima da solo nell’olio in cui si sarà sciolto il grasso del guanciale (aiutatevi con poca acqua di cottura), quindi aggiungete i tre quarti della crema di zucca, la catalogna, qualche pezzetto di guanciale ed una manciata di parmigiano. Amalgamate per bene.

    Impiattate irrorando la pasta prima con un paio di cucchiai di crema di zucca e poi con la fonduta di gorgonzola. Completate con altri pezzetti di guanciale croccante.

    Bon Appetìt!

  • Spaghetti alla chitarra con crema di cavolfiore e gamberi

    Spaghetti alla chitarra con crema di cavolfiore e gamberi

    C’è una chitarra che non suona, o meglio che suona ma che non è usata per suonare, non ha bisogno di essere accordata, anche se una regolatina alle corde è necessaria che le sia data ogni qual volta la si voglia usare. È la chitarra per spaghetti. Non ne possiedo una, ma inutile dire che la desidero molto più di quanto un chitarrista rock possa bramare la più costosa delle Stratocaster. Si adagia la sfoglia di pasta fresca sulle corde e vi si passa il matterello sopra, in modo che le corde taglino la pasta e restituiscano questi bellissimi spaghetti dalla forma (più o meno) quadrata. C’è qualcosa di più rock ‘n roll che si possa fare in una cucina? Musica per stomaci caldi! (semicit.)

    Ingredienti per due persone:

    200 gr di spaghetti alla chitarra

    Metà cavolfiore

    Una decina di gamberi

    Olio e.v.o.

    Uno spicchio d’aglio

    Sale q.b.

    Pepe nero q.b.

    Prezzemolo q.b.

    Il piatto è molto semplice, cominciate a mondare e a lavare il cavolfiore. Una metà (anche meno se è molto grande) sarà più che sufficiente per la vostra crema. Mettetelo a lessare in acqua salata.

    Quando sarà bello morbido, frullate il cavolfiore, aiutandovi con un po’ di acqua di cottura, per avere una crema fluida e perfettamente liscia. Aggiustate di sale.

    Sgusciate i gamberi e cuoceteli velocemente in padella in abbondante olio e.v.o. (in cui avrete precedentemente soffritto uno spicchio d’aglio). Basteranno un paio di minuti al massimo. Salate leggermente.

    Quindi tagliate i gamberi a pezzetti, lasciandone un paio interi per decorazione. Aggiungete quindi al sugo la crema di cavolfiore e una generosa macinata di pepe nero. Amalgamate.

    Scolate la pasta al dente e saltatela in padella nel sugo, aiutandovi eventualmente con un po’ d’acqua di cottura ed aggiungendo in ultimo del prezzemolo tagliato finemente.

    Impiattate a vostro piacimento, completando con un’ulteriore spolverata di pepe nero macinato grosso ed un gambero intero a decorazione.

    Bon Appetìt!

  • Spaghetti con burrata affumicata, pomodoro ciliegino e tarallo sbriciolato su crema di cime di rapa

    Spaghetti con burrata affumicata pomodoro ciliegino e tarallo sbriciolato su crema di cime di rapa

    Scusatemi! Ci sono ricascato! Lo sbriciolatore di taralli è tornato! D’altronde trovi la bancarella dell’ambulante napoletano al mercato a Milano e che fai? Mica puoi desistere? Il piccolo trofeo, stavolta, consiste in soli 5 pezzi con cui, ad occhio, si procederà ad irrobustire i due aperitivi del week end, tenendone da parte uno per arricchire il piatto di pasta del pranzo del sabato. Il fatto è che l’aspetto nostalgico non è mai da trascurare se si eviscerano le motivazioni all’acquisto di un novello emigrante (anche se credo il discorso valga anche per i veterani). Così lascio che la nzogna defluisca nel mio corpo come una dose di eroina, mentre ad occhi chiusi il mio olfatto, anche a centinaia di chilometri di distanza, percepisce distintamente l’odore del mare mosso a Mergellina. Ho la mano destra unta, la sinistra, invece, stringe forte una birra ghiacciata in bottiglia mentre i gabbiani continuano a garrire sopra la mia testa. Anzi no, sono cornacchie che litigano sul tetto della palazzina di fronte. Ohibò! “Facite quanno è a sera d’a vigilia,comme si’ mmiezo a vuje stesse pur’ io”

    Ingredienti per due persone:

    200 gr di spaghetti

    Una dozzina di pomodori ciliegino

    Una burrata affumicata da 150 gr

    500 gr di cime di rapa

    Un tarallo napoletano

    Parmigiano q.b.

    Sale q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Due spicchi d’aglio

    Una punta di peperoncino.

    Lavate e mondate le cime di rapa. Strizzatele anche leggermente, per far perdere l’acqua in eccesso. Mettetele a stufare in una casseruola alta dopo avervi soffritto uno spicchio d’aglio in olio e.v.o. Aggiungete anche una punta di peperoncino se di vostro gradimento.

    Una volta stufate le cime di rapa, aiutandovi con l’acqua di cottura che avranno rilasciato, frullatele con un minipimer. Il composto dovrà risultare denso e quanto più liscio possibile.

    Tagliate i pomodori ciliegino a metà e salateli dalla parte della polpa. Quindi in padella, soffriggete un altro spicchio d’aglio e fate andare i pomodorini per pochissimi minuti.

    Giusto il tempo necessario per ammorbidirli solamente. Nel frattempo sbriciolate il tarallo mentre gli spaghetti sono in cottura.

    Sezionate la burrata affumicata e separate la parte pannosa interna da quella esterna, tagliando quest’ultima a pezzettini piccoli, in modo che filerà velocemente quando si salterà la pasta.

    Saltate gli spaghetti nella padella, prima nel sugo di pomodorini, in un secondo momento aggiungendo anche la burrata e una manciata di parmigiano. In ultimo parte del tarallo sbriciolato. Amalgamate bene.

    Impiattate disponendo sul fondo del piatto la crema di cime di rapa, quindi adagiatevi gli spaghetti sopra e completate con una più che generosa spolverata di tarallo sbriciolato.

    Bon Appetìt!

  • Spaghetti allo scarpariello

    Spaghetti allo scarpariello

    Accolgo il suono del citofono col batticuore. Finalmente è arrivato, deve essere per forza il corriere. Lancio le pantofole da qualche parte scalciandole via, inforco le scarpe da ginnastica e faccio le scale di corsa per l’irrazionale paura che si stanchi di aspettare e vada via. In realtà ci avrò messo 15 secondi, non di più. Accolgo il pacco direttamente dalle sue mani come un bambino al cospetto di babbo natale in persona. Mi son fatto spedire un po’ di cose da “L’orto conviviale”, le loro preziose conserve di pomodori in primis, ma anche un po’ di sottoli vari e una confettura. Non vedo l’ora di tirarle fuori da quella scatola e stiparle come prestigiosi trofei in dispensa. Le guarderò con orgoglio e giurerò di onorarle ogni qualvolta deciderò di prepararci qualcosa. Se non conoscete “L’orto conviviale” vi siete persi, almeno sinora, una bellissima storia di resistenza contadina, ma anche un motivo di esser fieri della vostra terra. Conosco personalmente Miriam che gestisce l’orto e ci lavora insieme al marito Vincenzo. Sono loro gli artefici di questa esperienza al limite della commozione. Sono due persone al di sopra della media, per quanto la loro modestia non gli permetterà di essere d’accordo con questa affermazione. Due persone lungimiranti, che da qualche anno, lasciando la routine del lavoro impiegatizio, hanno deciso di riscoprirsi contadini. Contadini responsabili, che puntano a valorizzare la biodiversità e la sostenibilità delle produzioni agricole, fautori della decrescita felice e della convivialità, per l’appunto, della vita in campagna. Sono loro stessi un’eccellenza del nostro territorio al pari dei loro favolosi pomodori pizzutelli del Vesuvio. Un patrimonio che andrebbe studiato e sostenuto, perché non si limita alla solo coltura agricola a fini commerciali, anzi semmai pospone quest’ultima all’aspetto culturale che sta dietro il loro progetto. Un progetto di crescita in termini di consapevolezza e tutela del territorio, di studio e promozione della biodiversità, di promozione di una serie di attività a latere che arricchiscono di significati il vivere la campagna. Vi invito a fare qualche ricerca in rete su questi due sognatori felici, ci troverete un sacco di interviste e di racconti sulle numerose attività di cui sono protagonisti e vi sfido a non innamorarvene!

    Ingredienti per due persone:

    200 gr di spaghettoni di Gragnano

    Una conserva di pomodori a “pacchetelle” del Vesuvio da 580 gr

    Uno spicchio d’aglio

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale q.b.

    Pecorino romano q.b.

    Pepe nero q.b.

    Una fetta di pane per la scarpetta

    Basilico q.b.

    Beh la ricetta è davvero semplice, d’altronde parliamo di uno di quei piatti che dalle nostre parti si definiscono sciuè sciuè, facili e veloci da preparare cioè. Insomma la inserisco per dovere bibliografico, ma sfido chiunque a non sapere come approcciare questa preparazione. Unica raccomandazione, non dimenticate quando deciderete di prepararla, una fetta di pane fresco per fare, dopo aver finito la pasta, una doverosa scarpetta. Innanzitutto bisogna procurarsi l’indispensabile materia prima, il pomodoro a pacchetelle che difficilmente si trova nella grande distribuzione (ma dalle premesse sapete a quale campanello bussare). Fate imbiondire in olio e.v.o. uno spicchio d’aglio, quindi, dopo averlo rimosso versate in pentola la conserva di pomodoro pizzutello.

    Fate andare a fuoco basso per una trentina di minuti scarsi. Non dimenticate a metà cottura di salare. Ovviamente il sugo dovrà restringersi parecchio, ma non seccare completamente. Grattugiate nel frattempo il pecorino.

    Quando la pasta sarà al dente, scolatela e rimettetela nella pentola per condirla con il sugo di pomodoro (non tutto, una parte conservatelo). Aggiungetevi anche una prima generosa manciata di pecorino e un abbondante spolverata di pepe nero, possibilmente macinato grosso.

    Impiattate a vostro piacimento, irrorando gli spaghetti con il restante sugo, completando con un’ ulteriore nevicata di pecorino, una macinata robusta di pepe nero e decorando con qualche fogliolina di basilico.

    Bon Appetìt!

  • Spaghettoni con pesto di mandorle, pomodorino giallo, peperoncini verdi e ventresca di tonno

    Spaghettoni con pesto di mandorle pomodorino giallo peperoncini verdi e ventresca di tonno

    La ventresca di tonno, la parte più grassa del pesce, vero elemento totemico della cucina giapponese. Nella patria del sushi, questa piccola porzione del pesce, viene assurta a qualcosa di più di una semplice leccornia. E’ considerata piuttosto una sublimazione. Guardandola con sufficienza sembrerebbe, all’aspetto, più carne che pesce, una carne pregiata va da sé, marmorizzata da infiniti filamenti di grasso, tipo la Kobe, per intenderci e per restare dalle parti del Sol Levante. Certo i maestri della tradizione culinaria nipponica mi manderebbero davanti alla corte marziale per averla cotta in questa ricetta, fatto sta che un paio di striscioline di questa prelibatezza hanno mandato in estasi anche me.

    Ingredienti per due persone:
    200 gr di spaghettoni
    400 gr di peperoncini verdi dolci
    Olio per friggere q.b.
    80 gr di mandorle sgusciate
    Uno spicchio d’aglio
    Una punta di peperoncino piccante
    Olio e.v.o q.b.
    Sale q.b.
    Una dozzina di pomodorini gialli
    150 gr di ventresca di tonno
    Sale q.b.
    Basilico q.b.

    Mondate i peperoncini verdi, privandoli dei semi. Basterà incidere lateralmente con un coltello appuntito e tirarli via. Quindi risciacquate.

    Spaghettoni con pesto di mandorle pomodorino giallo peperoncini verdi e ventresca di tonno Spaghettoni con pesto di mandorle pomodorino giallo peperoncini verdi e ventresca di tonno

    Portate a temperatura l’olio, quindi friggetene una manciata alla volta. Basteranno una paio di minuti. Asciugate su carta assorbente.

    Spaghettoni con pesto di mandorle pomodorino giallo peperoncini verdi e ventresca di tonno Spaghettoni con pesto di mandorle pomodorino giallo peperoncini verdi e ventresca di tonno

    In un mixer mettete la mandorle, abbondante olio e.v.o., una fettina d’aglio (per non rendere il pesto troppo pesante), un goccio d’acqua ed una punta di peroncino piccante. Tritate fino ad ottenere un pesto compatto ed omogeneo. Aggiustate di sale e coprite con un altro filio d’olio e.v.o.

    Spaghettoni con pesto di mandorle pomodorino giallo peperoncini verdi e ventresca di tonno Spaghettoni con pesto di mandorle pomodorino giallo peperoncini verdi e ventresca di tonno

    Prendete la vostra ventresca di tonno. Privatela della pelle e tagliatela a striscioline. Tagliate i pomodorini gialli a metà e salateli dalla parte della polpa.

    Spaghettoni con pesto di mandorle pomodorino giallo peperoncini verdi e ventresca di tonno Spaghettoni con pesto di mandorle pomodorino giallo peperoncini verdi e ventresca di tonno

    In una padella in olio e.v.o. (non lesinate), soffriggete uno spicchio d’aglio (quello da cui avrete prelevato la fettina per il pesto), fatelo imbiondire, quindi rimuovetelo e fate andare i pomodorini gialli, il tempo necessario per ammorbidirli appena. Aggiungete quindi anche la ventresca di tonno, anche in questo caso la cottura è rapidissima (un minuto più o meno).

    Spaghettoni con pesto di mandorle pomodorino giallo peperoncini verdi e ventresca di tonno Spaghettoni con pesto di mandorle pomodorino giallo peperoncini verdi e ventresca di tonno

    Aggiungete infine al sugo i peperoncini fritti in precedenza. Quando la pasta sarà al dente, scolatela (conservate un po’ di acqua di cottura) e saltatela velocemente in padella nel sugo di pomodorini gialli, ventresca di tonno e peperoncini verdi.

    Spaghettoni con pesto di mandorle pomodorino giallo peperoncini verdi e ventresca di tonno Spaghettoni con pesto di mandorle pomodorino giallo peperoncini verdi e ventresca di tonno

    Aggiungete quindi in un secondo momento il pesto di mandorle ed, aiutandovi con l’acqua di cottura, fate saltare fino a che non si sarà formata la caratteristica cremina.

    Spaghettoni con pesto di mandorle pomodorino giallo peperoncini verdi e ventresca di tonno Spaghettoni con pesto di mandorle pomodorino giallo peperoncini verdi e ventresca di tonno

    Impiattate decorando con qualche fogliolina di basilico.

    Bon Appetìt!

  • Spaghettone con crema di fave, cozze e pecorino

    Spaghettone con crema di fave cozze e pecorino

    Questo è un piatto nato per proprietà transitiva, se le fave con il pecorino sono la morte sua e cozze e pecorino è un abbinamento tanto a la page, perché non provarli tutti e tre insieme? E devo dire il risultato è stato davvero sorprendente, un piatto semplice, ma gustosissimo. Ovviamente con prodotti di stagione o meglio prodotti che si stanno per dare il cambio sui banchi, le fave che escono ad inizio primavera e terminano a maggio e le cozze che con l’aumento delle temperature dell’acqua del mare, a maggio cominciano a diventare particolarmente prolifiche, per esserlo per tutta l’estate. La mia raccomandazione è sempre la stessa, usate prodotti stagionali, sono più buoni e sostenibili.

    Ingredienti per due persone:

    250 gr di spaghettoni gragnanesi

    Un chilo e mezzo di fave (con baccello)

    750 gr di cozze

    70 gr di pecorino romano

    Uno spicchio d’aglio

    Sale q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Basilico q.b.

    Sbucciate le fave e mettetele a lessare in acqua e sale. Lasciatene qualcuna cruda per la decorazione.

    Spaghettone con crema di fave cozze e pecorino Spaghettone con crema di fave cozze e pecorino

    Rimuovete la pelle esterna e mettete in un recipiente solo la parte interna delle fave. La buccia è molto spessa e coriacea, ma dopo averle lessate verrà via facilmente. Aggiungete un filo d’olio e.v.o, giusto una fettina di uno spicchio d’aglio (per non rendere la crema troppo pesante) ed un poco d’acqua di cottura (o del latte).

    Spaghettone con crema di fave cozze e pecorino Spaghettone con crema di fave cozze e pecorino

    Frullate col vostro minipimer di fiducia fino ad attenere un composto liscio e fluido. Aggiustate di sale. Quindi passate a pulire le cozze, eliminando il bisso e le incrostazioni esterne, raschiando i gusci con un coltello a seghetto.

    Spaghettone con crema di fave cozze e pecorino Spaghettone con crema di fave cozze e pecorino

    Fatele aprire in una padella a fuoco vivo, coprendole con un coperchio. Quando si saranno aperte, tiratele vie. Conservate e filtrate con un colino a maglie strette l’acqua che avranno rilasciato. Fate quindi soffriggere uno spicchio d’aglio in olio e.v.o. (non lesinate), toglietelo una volta imbiondito e versateci l’acqua rilasciata dalle cozze, facendola asciugare dei due terzi. Sgusciate parte delle cozze. Le restanti conservatele col guscio.

    Spaghettone con crema di fave cozze e pecorino Spaghettone con crema di fave cozze e pecorino_8

    Nel frattempo grattugiate il pecorino e preparate delle piccole cialde disponendo su carta forno un piccolo mucchietto di formaggio che stenderete e metterete in forno a 180° per una decina di minuti, fino a che, comunque, non fonderà e formerà la cialda (che utilizzerete per la decorazione).

    Spaghettone con crema di fave cozze e pecorino Spaghettone con crema di fave cozze e pecorino

    Quando lo spaghettone sarà ben al dente, scolatelo e fatelo saltare nel sugo delle cozze. Aggiungetevi i mitili sgusciati. Quindi aggiungete la crema di fave ed il pecorino.

    Spaghettone con crema di fave cozze e pecorino Spaghettone con crema di fave cozze e pecorino

    Continuate a saltare, fate asciugare l’acqua in eccesso (ma non fate seccare troppo la crema) ed amalgamate bene. Scaldate anche le cozze  col guscio in una padella a parte.

    Spaghettone con crema di fave cozze e pecorino

    Impiattate completando con una ulteriore spolverata di pecorino, la cialda, qualche fava fresca, una fogliolina di basilico e le cozze col guscio, posizionandole a vostro piacimento.

    Bon Appetìt!

  • Spaghetti integrali con telline, zucchine e tarallo sbriciolato

    Spaghetti integrali con telline zucchine e tarallo sbriciolato

    Un ricordo d’infanzia: quand’ero bambino mi capitava, non troppo spesso a dire il vero, di andare al mare con i miei genitori sul litorale domizio. Alle normali attività ludiche di un mocciosetto, paletta e secchiello, preferivo quella meno usuale della pesca delle telline a mani nude. Mi mettevo lì sul bagnasciuga per ore, dove il mare inumidisce la sabbia ad ogni piccola onda, rendendola morbida, e vi infilavo le manine sotto, alla ricerca dei preziosi frutti di mare. La pesca era sempre ricca di messi, non certo perché avessi sviluppato una particolare abilità, quanto piuttosto per l’abbondanza delle telline in quelle acque. Mi sentivo come un pirata che affondasse le mani in una cassa del tesoro pieno di dobloni d’oro. Riempivo un secchiello intero lasciandole in acqua di mare per non farle morire, come mi aveva insegnato mia madre. Ora non ricordo distintamente se il raccolto finisse in padella la sera a casa, di certo ho avuto modo di apprezzarne la bontà solo molto più in là, quando i frutti di mare smettono di essere proibiti nella dieta di un bambino.

    Ingredienti per due persone:

    200 gr di spaghetti integrali

    600 gr di zucchine

    500 gr di telline

    Un tarallo napoletano

    Sale q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Uno spicchio d’aglio

    Prezzemolo q.b.

    Lasciate in acqua e sale le telline, in modo che continuino a spurgare. Cominciate, quindi, con il tagliare le zucchine a pezzetti eliminando parte della polpa interna in cui sono presenti le sementi.

    Spaghetti integrali con telline zucchine e tarallo sbriciolato Spaghetti integrali con telline zucchine e tarallo sbriciolato

    I due terzi le metterete a lessare in acqua e sale per ottenerne una crema. La restante parte la stuferete in padella con dell’olio e.v.o. (aiutatevi con mezza tazzina d’acqua per far ammorbidire le zucchine più velocemente).

    Spaghetti integrali con telline zucchine e tarallo sbriciolato Spaghetti integrali con telline zucchine e tarallo sbriciolato

    Quando le zucchine lesse saranno cotte, frullatele col vostro minipimer, aiutandovi con un po’ d’acqua di cottura. La crema dovrà essere abbastanza fluida. Aggiustate di sale.

    Spaghetti integrali con telline zucchine e tarallo sbriciolato Spaghetti integrali con telline zucchine e tarallo sbriciolato

    Passate quindi a far aprire le telline in una padella ben calda (coprite con un coperchio per aumentare la pressione). Conservate l’acqua che avranno rilasciato i frutti di mare.

    Spaghetti integrali con telline zucchine e tarallo sbriciolato Spaghetti integrali con telline zucchine e tarallo sbriciolato

    Sgusciate parte delle telline e sbriciolate il tarallo nel mentre la pasta si cuocia.

    Spaghetti integrali con telline zucchine e tarallo sbriciolato Spaghetti integrali con telline zucchine e tarallo sbriciolato

    In una padella fate soffriggere in olio e.v.o. uno spicchio d’aglio, aggiungetevi l’acqua delle telline, fate restringere un po’, quindi aggiungete le zucchine stufate e le telline sgusciate. Quando la pasta sarà cotta, saltale nel sugo aggiungendo in un secondo momento anche la crema di zucchine.

    Spaghetti integrali con telline zucchine e tarallo sbriciolato Spaghetti integrali con telline zucchine e tarallo sbriciolato

    Aiutatevi con un po’ di acqua di cottura della pasta se il sugo non dovesse essere sufficientemente fluido. Quindi aggiungetevi alla fine del prezzemolo tritato finemente e finite di saltare.

    Spaghetti integrali con telline zucchine e tarallo sbriciolato

    Impiattate spolverando gli spaghetti integrali con il tarallo sbriciolato e disponendo a vostro piacimento le telline con guscio.

    Bon Appetìt!

  • Spaghetti alle vongole con crema di piselli freschi

    Spaghetti alle vongole con crema di piselli freschi

    Qualcuno sui social in settimana, in riferimento ai capricci meteorologici di questa primavera travestita da autunno, ha fatto una battuta che mi ha fatto molto ridere: “volevo fare il cambio di stagione, ma a ‘sto punto faccio ‘o presepe”. Io avevo preventivato per questo periodo una bella insalata di riso, ma a ‘sto punto, in linea con la cena d’a vigilia, ho fatto uno spaghetto a vongole. Che ne pensate, ho fatto bene?

    Ingredienti per due persone:

    200 gr di spaghetti

    500 gr di vongole

    500 gr di piselli freschi (con baccello)

    Sale q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Uno spicchio d’aglio

    Prezzemolo in polvere

    Un ciuffetto di prezzemolo

    Mettete a spurgare, come prima cosa, le vongole in acqua e sale. Sbucciate quindi i piselli.

    Spaghetti alle vongole con crema di piselli freschi Spaghetti alle vongole con crema di piselli freschi

    Metteteli a lessare in acqua e sale. Quindi quando saranno cotti, mettetene da parte qualcuno intero e frullate la restante parte con il vostro minipimer, aggiungendo qualche cucchiaio di acqua di cottura.

    Spaghetti alle vongole con crema di piselli freschi Spaghetti alle vongole con crema di piselli freschi

    Otterrete una crema perfettamente liscia ed abbastanza densa. Schiudete, quindi, in una padella su fuoco vivo le vongole.

    Spaghetti alle vongole con crema di piselli freschi Spaghetti alle vongole con crema di piselli freschi

    Mettete da parte le vongole schiuse (mi raccomando, toglietele non appena si sono aperte, non fatele cuocere più del dovuto). Conservate, poi, l’acqua che hanno rilasciato, filtrandola con un passino a maglie strette. Nella stessa padella soffriggete uno spicchio d’aglio in olio e.v.o. (non lesinate) e non appena imbiondito, toglietelo. Quindi fate sfumare in parte l’acqua rilasciata dai frutti di mare. Nel frattempo sgusciate qualche vongola, mentre la restante parte mettetela in un’altra padella con un po’ di sugo (le scalderete al momento di impiattare).

    Spaghetti alle vongole con crema di piselli freschi Spaghetti alle vongole con crema di piselli freschi

    Quando la pasta sarà al dente, scolatela. Ricordate di conservare un po’ di acqua di cottura. Saltate dapprima gli spaghetti nel solo sugo delle vongole, quindi aggiungete la crema, i piselli freschi interi e l’acqua di cottura. Saltate per bene. In ultimo aggiungete anche le vongole sgusciate.

    Spaghetti alle vongole con crema di piselli freschi Spaghetti alle vongole con crema di piselli freschi

    Prima di impiattare, scaldate le vongole intere che avete messo da parte, quindi passate all’impiattamento, sistemando un nido di spaghetti al centro del piatto, le vongole col guscio tutt’intorno e completando con una pioggerellina di polvere di prezzemolo e un ciuffetto a decorazione.

    Bon Appetìt!