Tag: pomodori secchi

  • Scialatielli di farina di castagne con salsiccia piccante di maiale nero della Sila cotto alla birra, con porcini, pomodori secchi e tarallo sbriciolato

    Scialatielli di farina di castagne con salsiccia piccante di maiale nero della Sila cotto alla birra, con porcini, pomodori secchi e tarallo sbriciolato

    Scialatielli di farina di castagne salsiccia piccante di maiale nero della Sila porcini pomodori secchi tarallo sbriciolato

    Avevo un pochino di farina di castagne, residuo di una crostata fatta un po’ di tempo fa e non sapevo cosa farmene. Ci ho pensato per settimane. Quando poi, durante una sessione di corsa, in una serata gelida, col mare in burrasca a fare da backing vocals al mio fiatone (chi ha la fortuna di correre vicino al mare sa che poche cose ti fanno sentir meglio) e con la spuma del mare a inumidirmi di acqua salata le labbra, ecco che arriva l’illuminazione. E se ci facessi delle tagliatelle? C’è da dire che la farina di castagne non è particolarmente indicata per la produzione di pasta fresca perché è del tutto priva di elasticità, sapevo già di doverla mischiare con qualcos’altro. Tant’è che durante la lavorazione ho ripiegato su un formato leggermente diverso, uno scialatiello, più spesso e più corto delle tagliatelle, di sicuro più resistente.

    Ingredienti per due persone

    Per la pasta fresca:

    100 gr di farina di castagne

    100 gr di semola di grano duro

    2 uova

    Un pizzico di sale

    Per il sugo:

    2 salsicce di maiale nero

    Una bustina di porcini secchi

    6 pomodori secchi

    Un bicchiere di birra

    Mezzo tarallo sbriciolato

    Uno spicchio d’aglio

    Parmigiano q.b.

    Sale q.b.

    Due foglie di alloro

    Olio e.v.o. q.b.

    Iniziate col dissalare i pomodori secchi sotto l’acqua corrente. Quindi immergeteli in una ciotolina con dell’olio e.v.o. per farli ammorbidire. Mettete quindi a bagno anche i funghi secchi.

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    Passate quindi alla preparazione della pasta. Miscelate le due farine in una scodella, quindi create la classica fontana al centro della farina e metteteci le uova. Inglobando man mano la farina nell’uovo comincerete ad impastare con forza. Vi consiglio di trasferire l’impasto ancora farinoso su un ripiano, per lavorarlo meglio. Durante la lavorazione aggiungete altra semola e fatela assorbire gradualmente. Saranno sufficienti una decina di minuti, nulla che i vostri bicipiti non possano affrontare con nonchalance. Alla fine otterrete una bella palla compatta e soda che, dopo aver avvolto in una pellicola, farete riposare in frigo per una mezz’ora.

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    Avrete, nel frattempo, modo di preparare il sugo. Prendete le salsicce di maiale nero (la razza Silana è una delle più saporite), privatele del budello e sbriciolatele.

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    Rosolatele, quindi,  in padella, in olio e.v.o. con uno spicchio d’aglio (che toglierete quando si sarà imbrunito). Versate quindi un bicchiere di birra (ne ho utilizzato una tipo pilsner non filtrata) e fate andare a fuoco vivace.

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    Quando la birra si sarà dimezzata in volume, aggiungeteci i funghi secchi. Completate la cottura finché la birra non sarà completamente prosciugata ed i funghi ben cotti. Prima di passare alla preparazione della pasta, sbriciolate il tarallo con l’aiuto di un mortaio.

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    Stendete la pasta con un mattarello fino ad ottenere una sfoglia di circa un millimetro. Non ho usato la macchina sfogliatrice perché l’impasto non era sufficientemente elastico. Con l’aiuto di un apposito taglia pasta, o anche di una semplice rondella per la pizza, tagliate delle striscioline di pasta lunghe una decina di cm ciascuna. Disponetele quindi su un ripiano o un vassoio infarinato con altra semola.

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    Aspettate che l’acqua bolla. Prima di buttare la pasta, tagliate alla julienne i pomodori secchi che si saranno, ormai, ammorbiditi. Salate l’acqua ed immergetevi le tagliatelle. Ci metteranno davvero pochi minuti per essere pronte. Provate per assaggiare il giusto punto di cottura. Toglietele comunque al dente perché andranno saltate in padella con il sugo delle salsicce, i pomodori, del parmigiano e parte del tarallo sbriciolato.

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    Impiattate con l’aiuto di un coppa pasta, aggiungete un’altra spolverata di parmigiano e di tarallo, quindi decorate con una foglia di alloro.

    Bon Appetìt!

     

     

     

     

  • Cavatelli colorati alla curcuma con patate, pistacchi, pomodori secchi, pecorino e pepe nero in grani

    Cavatelli colorati alla curcuma con patate, pistacchi, pomodori secchi, pecorino e pepe nero in grani

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    A volte i piatti nascono da studi meticolosi di giorni, da lunghe passeggiate al mercato o in 5 minuti, con quello che si ha in casa, perché non si è avuto il tempo di andare a far la spesa. Come in questo caso. Ti svegli tardissimo perché alla sera prima hai fatto le cinque del mattino, hai fame e mentre ti accingi a prepararti per colazione pasta e patate, pensi tra te e te che vorresti qualcosa di più sfizioso. Adocchi un paio di ingredienti avanzati da piatti precedenti e dopo due minuti ti trovi a friggere le patate anziché a preparare la classica minestra per la pasta e patate.

    Ingredienti per due persone:

    Per la pasta

    200 gr di semola rimacinata di grano duro

    100 ml d’acqua

    curcuma q.b.

    Un pizzico di sale

    Per il condimento:

    5-6 pomodori secchi

    Una patata grande

    Una dozzina di pistacchi

    Pecorino q.b.

    Pepe nero in grani

    Sale. q.b.

    Olio per friggere q.b.

    Olio extra vergine di oliva q.b.

    Uno spicchio d’aglio

    Il procedimento per preparare la pasta è molto semplice. Disponete la farina di grano duro nella classica fontana ed aggiungetevi l’acqua al centro, un pizzico di sale ed abbondante curcuma. Per evitare di sporcare troppo potete usare anche una ciotola sufficientemente grande dove cominciare ad impastare. E’ meglio, però, una volta assorbita l’acqua, continuare a lavorare l’impasto su un piano di lavoro (meglio ancora se una spianatoia di legno). L’impasto andrà lavorato per una decina di minuti e dovrà risultare alla fine compatto e sodo. Formate una pallina, avvolgetela nella pellicola per alimenti e lasciatela riposare in frigo per una trentina di minuti.

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    Nel frattempo mondate la patate e tagliatela a pezzetti abbastanza piccoli. Quindi friggeteli in olio ben caldo. Una volta cotti tirateli via aiutandovi con una spumarola e fare asciugare bene su carta assorbente, salandoli leggermente.

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    Passate quindi a tagliare alla julienne i pomodori secchi e a sgretolare i pistacchi con l’aiuto di un mortaio o di un tritavivande.

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    Passati i 30 di riposto dell’impasto, tirate fuori dal frigo la vostra palla di pasta e cominciate a staccarne dei pezzetti con l’aiuto di una spatola o di un coltello, quindi, possibilmente su di una superficie di legno, modellate dei filoncini di pasta del diametro di circa un centimetro e mezzo. Quindi tagliateli in tanti gnocchetti di un paio di cm di lunghezza e fate scorrere il dito indice su ogni gnocchetto portandolo verso di voi. Metteteci forza in modo da creare un incavo profondo tipico dei cavatelli. Utilizzare una superficie di legno, che sia anche quella di un tagliere, è importante perché, oltre a donare ruvidità alla pasta, creerà anche un maggior attrito che impedirà al cavatello di scivolare via. Disponete i vostri cavatelli quindi su di un vassoio leggermente infarinato per evitare che tendano ad attaccarsi.

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    Nel frattempo, avrete messo a bollire l’acqua. Contemporaneamente in una padella fate soffriggere in olio extra vergine uno spicchio d’aglio che andrete ad eliminare una volta che sarà imbiondito. Quindi aggiungetevi le patate e i pomodori secchi e lasciate andare giusto per un paio di minuti. Buttate nell’acqua salata, non appena sarà a temperatura, i cavatelli. Essendo pasta fresca saranno sufficienti pochi minuti, qualcuno in più, comunque, rispetto a formati più sottili (come pappardelle, tagliatelle, ecc). Controllate il punto di cottura e prima di scolare la pasta conservate un po’ di acqua di cottura. Quindi saltate in padella a fuoco vivo, aggiungendo una tazzina o poco più dell’acqua che avete conservato, pepe nero macinato grosso e parte di pistacchi. In un secondo momento il pecorino

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    Quando tutto sarà ben amalgamato, impiattate, spolverando con i restanti pistacchi, il pepe nero macinato grosso e un altro po’ di pecorino.

    Bon Appetìt!