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  • Mondeghili con maionesi allo zafferano ed alla barbabietola

    Mondeghili con maionesi allo zafferano ed alla barbabietola

    I mondeghili sono un classico esempio di piatto da recupero, ovvero quelli che riutilizzano avanzi, prodotti di scarto di altre preparazioni o semplicemente prodotti non più tanto freschi (come il pane raffermo ad esempio) da non poter essere più consumati senza un’adeguata trasformazione. Tipicamente milanesi, nella fattispecie, recuperano la carne utilizzata nel brodo preparato per i risotti. Sono polpette in tutto e per tutto, ma di carne cotta, a cui si aggiunge la mortadella di fegato, per ridargli quella parte di grasso scaricata, per l’appunto, nel brodo. Questo nei dettami della tradizione, poi ognuno è libero di interpretare la preparazione a modo suo. In questo caso ho preferito restargli abbastanza fedele, ad eccezione del fatto di aver lessato la carne per la preparazione dei mondeghili e di aver recuperato, poi, il brodo per un risotto il giorno seguente.

    Ingredienti per 3-4 persone:

    500 gr di carne da brodo (manzo)

    Mezza cipolla

    Una carota

    Un gambo di sedano

    3-4 fette di pane raffermo

    80 gr di mortadella di fegato (in alternativa quella classica)

    Un uovo

    Sale q.b.

    Pepe q.b.

    Parmigiano q.b.

    Olio e.v.o.

    Pan grattato

    Per le maionesi:

    2 uova

    400 ml di olio di girasole

    2 cucchiai di aceto di vino bianco

    Una barbabietola rossa

    Una bustina di zafferano

    Sale q.b.

    Preparate il brodo mettendo a lessare la carne, una carota, il sedano e mezza cipolla per almeno 50 minuti. Salate il brodo. Quindi una volta pronto, togliete la carne e fatela freddare. Eliminate, inoltre, le nervature più vistose per evitare che finiscano nelle polpette.

    Contemporaneamente alla carne, mettete a lessare anche una barbabietola rossa, dopo averla lavata e sbucciata (tagliatela a metà per fare prima, magari). Fate andare fino a che non sarà ben ammorbidita. Quindi riducetela in crema con il vostro minipimer aiutandovi con due/tre cucchiai della sua acqua di cottura. Fatela freddare per bene.

    Cominciate a preparare la prima maionese. Basterà inserire nel bicchiere del minipimer un uovo intero (a temperatura ambiente), 200 ml di olio di girasole, un cucchiaio di aceto, un pizzico di sale e una bustina di zafferano. Fate andare alla velocità massima per una trentina di secondi. Avrete una maionese dalla perfetta consistenza.

    Quando la crema di barbabietola si sarà completamente freddata, ripetete la procedura al paragrafo precedente, sostituendo lo zafferano, con un cucchiaino di crema. La maionese risulterà un pochino meno soda rispetto alla precedente, ma comunque densa.

    Aggiungete al mixer alla carne cotta, la mortadella di fegato. In mancanza o se non la trovate nelle vostre corte, potete tranquillamente sostituirla con quella classica. Tritate per bene fino ad avere un composto omogeneo.

    Aggiungete al trito, un uovo intero, una generosa manciata di parmigiano, la mollica del pane raffermo, precedentemente ammollata in acqua e ben strizzata, il sale ed il pepe. Impastate fino ad avere un composto omogeneo. A questo punto, prelevandone una quantità piuttosto piccola, appallottolatela sotto il palmo delle mani, esattamente come si fa con le polpette normali. Le dimensioni dei mondeghili sono, come detto, piuttosto piccole, diciamo volumetricamente un terzo di una normale polpetta. Altra caratteristica, non si presentano perfettamente sferiche ma schiacciate. Ripassate quindi nel pan grattato.

    Una volta esaurito l’impasto, cominciate a friggerle. Ho utilizzato in questo caso l’olio e.v.o., anziché il burro come da tradizione milanese, ma solo per non dare un ulteriore dispiacere al mio dottore.

    Impiattate a vostro piacimento, colorando la portata con la maionese allo zafferano e con quella alla barbabietola.

    Bon Appetìt!

  • Polpette di storione e feta greca con tzatziki alle erbe aromariche colorato alla curcuma

    Polpette di storione e feta greca con tzatziki alle erbe aromatiche colorato alla curcuma

    Famosi più per le loro uova che per le loro carni, gli storioni, come i salmoni, sono pesci anadromi, vale a dire che vivono in acqua salata ma che migrano, risalendo le correnti dei fiumi, in acqua dolce, per riprodursi. Per lo più, oggi, quelli che si consumano sono di itticoltura, così come quelli che depongono le uova che poi diventeranno caviale.  Sono sincero, non sono un fan del caviale e del prestigio a cui solitamente si accompagna il suo consumo. Ho trovato molto più nobili le carni del pesce, che non avevo mai provato e che risultano particolarmente delicate. In questo caso le ho maltrattate un poco, appallottolandole, per contrappasso, in delle volgari polpette in un piatto decisamente a trazione ellenica, ma mi riprometto di riproporvi, in un prossimo futuro, un’altra soluzione per esaltarne la bellezza delle sue carni sode.

    Ingredienti per 3-4 persone (15 polpette piccole):

    Per le polpette:

    400 gr di storione (in tranci)

    250 gr di pane raffermo

    Un tuorlo d’uovo

    Sale q.b

    Pepe q.b.

    50 gr di feta greca

    Due uova intere

    Pan grattato q.b.

    Olio di girasoloe q.b. per friggere

    Per lo tzatziki:

    Uno yogurt greco da 150 gr

    Aneto q.b.

    Timo q.b.

    Erba cipollina q.b.

    Rosmarino q.b.

    Un cucchiaio di aceto di vino bianco

    Sale q.b.

    Curcuma q.b.

    Due fettine d’aglio

    Oltre che del caviale, ammetto di non essere un fan nemmeno del cetriolo, da qui la variazione sulla ricetta classica della salsa più famosa di Grecia. Nulla vi vieterà di prepararla in maniera tradizionale. Per prima cosa, tritate finemente le erbe aromatiche e le due fettine d’aglio (anche qui, la quantità è meramente basata su gusti e propensioni personali, laddove quest’ultime debbano intendersi come le ridotte capacità di digerire l’aglio del sottoscritto).

    Unite allo yogurt greco, le erbe, l’aglio e un cucchiaio di aceto ed amalgamate per bene.

    Quindi aggiungete della curcuma per dare una bella tonalità di giallo al vostro tzatziki. Fate riposare in frigo, per un paio d’ore prima di consumarlo.

    Prendete i vostri tranci di storione e tritatelo finemente a coltello, come se voleste preparare una tartara.

    Aggiungete la mollica di pane raffermo, ovviamente precedentemente spugnata in acqua e ben strizzata, un tuorlo d’uovo, sale, pepe e la feta grattugiata. Lavorate fino ad ottenere un impasto compatto e ben amalgamato, quindi date forme alle vostre polpettine. Quindi sbattete due uova intere (aggiungendo il sale e un po’ di pepe) e procedete alle operazioni di impanatura. Ho preferito ripassarle due volte nel pan grattato per avere una bella crosta croccante.

    Portate l’olio a temperatura, ben caldo ma non fumante mi raccomando, quindi friggete le polpette fino ad avere una bella doratura.

    Servite in tavola, accompagnando le polpettine con la vostra salsa tzatziki e decorando con un ciuffetto di aneto e dei coriandoli di erba cipollina.

    Bon Appetìt!

  • Polpette alla nocciola con riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    È successo che sono rimasto ipnotizzato da una bottiglia di passito mentre ero al supermercato. Sono rimasto lì a fissarla per interi minuti. Voleva dirmi qualcosa, ne ero sicuro. Così ho aspettato, pazientemente, incurante dei vecchietti che si infilavano tra me e lo scaffale per portare a casa una bottiglia di lambrusco. Poi è arrivata: l’immagine  di una salsina caramellosa, dolce e un po’ acida che inondava del pesce, anzi no meglio della carne, delle polpette magari, che non avevo mai fatto per il blog. Mi sono allontanato, ho finito la spesa e pagato alle casse. Poi ho completato sulla strada di ritorno verso casa il piatto. Dolce, salato, acido più qualcosa di fresco e un tocco di croccante. Storie di un’ispirazione.

    Ingredienti per una ventina di polpette di medie dimensioni (una decina grandi)

    Per le polpette:

    500 gr di carne di manzo macinata

    500 gr di pane raffermo

    70 gr di nocciole

    Un uovo

    Sale q.b.

    Pepe q.b.

    Parmigiano q.b.

    Pan grattato q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Per le salse:

    Un bicchiere di vino passito moscato

    Una burrata da 200 gr circa

    Latte q.b.

    Una bustina di zafferano

    Mettere a bagno in acqua il pane raffermo, tagliandone 4 grosse fette ed attendere che si ammorbidisca del tutto. Nel frattempo tritate finemente le nocciole in un mixer.

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    In una scodella mettete la carne macinata, il sale, il pepe, il parmigiano, metà delle nocciole tritate e un uovo, quindi aggiungete la mollica di pane (solo la mollica non anche la crosta) avendone cura di strizzarla per bene. Cominciate ad impastare fino ad ottenere un composto perfettamente omogeneo.

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    Mescolate l’altra metà delle nocciole tritate con pari quantità di pan grattato e mescolate per bene. Quindi dall’impasto staccate un po’ di carne alla volta e appallottolatela sotto i palmi delle mani per ottenere la polpetta. Impanatela nel composto di nocciole e pan grattato.

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    Scaldate in padella l’olio e friggete le polpette fino a che non saranno ben rosolate all’esterno. Se non avete una padella troppo grande friggetene un po’ per volta, tenendo in caldo le altre nel forno (statico) tenuto a bassa temperatura (al max 50°).

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    Nel frattempo che le polpette friggono, passate alla preparazione della crema di burrata. Incidete la burrata nella parte superiore e con un cucchiaino prelevate la parte interna.

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    Frullatela con un minipimer aggiungendo eventualmente mezza tazzina di latte per rendere la crema più fluida. Dovrà alla fine risultare perfettamente liscia. Aggiungete quindi una bustina di zafferano.

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    Mescolate per ottenere una crema omogeneamente colorata. Quindi passate alla preparazione della riduzione di passito.

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    Basterà versare il passito in un pentolino antiaderente tenendolo a fiamma media e farlo asciugare per i tre quarti del suo volume. Dovrete ottenere una salsina fluida e un po’ caramellosa.

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    Passate quindi all’impiattamento, disponendo alla base la crema di burrata colorata allo zafferano, disponendovi sopra le polpette alle nocciole e irrorando con la riduzione di vino passito.

    Bon Appetìt!