Tag: #pecorino

  • Tonnarelli cacio e pepe con fichi

    Tonnarelli cacio e pepe con fichi

    Fichi e pecorino sono fra gli accoppiamenti più azzeccati del firmamento. Qualche goccia di confettura su un pezzetto di caciotta sarda è, ad esempio, pura lussuria. In realtà un albero di fico in giardino è il mio sogno erotico recondito. Svegliarsi presto al mattino in estate, uscire scalzi dalla porta di casa, sentire la frescura dell’erba umida sotto i piedi e raccogliere un piccolo cestino di fichi con cui fare colazione. Non credo ci sia migliore rappresentazione del piacere. Nell’attesa però che compri una casa con giardino e avvii le mie pratiche onanistiche segrete, non mi rimane far altro che farne scorpacciate fino a star male o trovare qualche intrigante soluzione culinaria…come questa qui.

    Ingredienti per due persone:

    250 gr di tonnarelli

    Pecorino q.b.

    200 gr di fichi neri

    200 gr di fichi bianchi

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale

    Pepe nero macinato

    Pepe nero in grani

    La ricetta è davvero semplicissima. Se poi siete esperti di cacio e pepe, potrete farla ad occhi chiusi. Ad ogni modo separate la polpa dei fichi dalla buccia. Una metà la caramellerete al forno (senza l’aggiunta ulteriore di zucchero), disponendo la polpa del frutto su carta forno. 150° (forno statico) per 35/40 minuti.

    Tonnarelli cacio e pepe con fichi Tonnarelli cacio e pepe con fichi

    Con l’altra metà preparate un’emulsione con 2/3 cucchiai di olio e.v.o. Lavorate con la frusta per ottenere un composto omogeneo.

    Tonnarelli cacio e pepe con fichi Tonnarelli cacio e pepe con fichi

    Mentre l’acqua della pasta bolle, grattugiate abbondante pecorino e macinate grossolanamente il pepe in grani. Prima di scolare la pasta (ben al dente), raccogliete in un tazzone ampio l’acqua di cottura, fondamentale per la preparazione di ogni cacio e pepe che si rispetti. Scolate quindi la pasta e saltatela in padella con abbondante pecorino ed abbondante pepe macinato, aiutandovi ovviamente con l’acqua di cottura messa da parte. Quando si comincerà a formare la classica cremina, aggiungetevi due cucchiai di emulsione ai fichi e qualche pezzetto di fico caramellato.

    Tonnarelli cacio e pepe con fichi Tonnarelli cacio e pepe con fichi

    Amalgamate bene, fino a che i tonnarelli non saranno ben cremosi, aiutandovi all’occorrenza o con altro pecorino o con altra acqua.

    Tonnarelli cacio e pepe con fichi

    Impiattate. Per decorare aggiungete qualche altro pezzetto di fico caramellato, il pepe nero in grani macinato grosso e un quarto di fico per rendere più coreografico il vostro piatto.

    Bon Appetìt!

  • Linguine con pesto di pomodori secchi, melanzane, pomodori gialli del piennolo confit, olive, mandorle, uvetta e pecorino stagionato

    Linguine con pesto di pomodori secchi, melanzane, pomodori gialli del piennolo confit, olive, mandorle, uvetta e pecorino stagionato

    Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato

    Ora non voglio fare la parte del presuntuoso, né tanto meno quella del campanilista, ma diciamoci la verità, il pomodoro che nasce alle pendici e sui pendii del nostro glorioso vulcano non ha eguali. Il suo gusto equilibrato, tendente al dolce più che all’acidulo tipico del pomodoro, ed il basso contenuto di acqua nella polpa lo rendono perfetto per la preparazione di sughi che si trasformano, con questo portento della natura, in vere e proprie creme. E queste caratteristiche, quelle della dolcezza e della cremosità, sono ancora più accentuate nella variante gialla. Per non parlare poi del fatto che si conserva così tanto a lungo (fino alla primavera successiva quando addobbato nel classico piennolo) dal renderlo un unicum tra tutte le specie ortofrutticole. Insomma se non avete la fortuna di essere nati nel cono d’ombra del Vesuvio, varrebbe la pena arrivare fin quaggiù semplicemente per concedersi la gioia di una spaghettata al pomodoro fresco.

    Ingredienti per due persone:

    200 gr di linguine

    Per il pesto:

    100 gr di pomodori secchi

    Una dozzina di pinoli

    Due fettine di uno spicchio d’aglio

    Olio e.v.o. q.b.

    Per i pomodori confit:

    10 pomodori gialli del piennolo

    Sale q.b.

    Menta in polvere q.b.

    Origano secco q.b.

    Zucchero q.b.

    Per il condimento:

    2 melanzane

    Una dozzina di olive schiacciate

    Una manciata di uvetta sultanina

    Una manciata di mandorle sgusciate

    70 gr di pecorino stagionato

    Olio e.v.o. q.b.

    Uno spicchio d’aglio

    Olio per frittura

    100 ml di latte di capra

    Per la decorazione:

    Basilico

    Cominciate con lo sciacquare i pomodori secchi per liberarli del sale in eccesso, per evitare che il pesto risulti troppo sapido. Lasciateli quindi ammorbidire in una ciotolina con olio e.v.o. per almeno un paio d’ore (in realtà io li ho preparati la sera prima). Passate quindi alla preparazione dei pomodori confit, in questo caso dei bellissimi esemplari di piennolo giallo del Vesuvio, rigorosamente bio.

    Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato

    Dopo averli lavati, tagliateli perfettamente a metà e con l’aiuto di un coltello appuntito rimuovete i semi all’interno. Foderate, quindi, una placca con carta forno e disponetevi sopra i pomodori, ordinatamente e distanziati tra di loro. Salatene leggermente la polpa, quindi spolverate con menta in polvere ed origano. La scelta delle spezie non è tassativa, potrete utilizzarne anche delle altre, ad esempio prezzemolo, timo, ecc. Ricoprite quindi con lo zucchero (semolato o di canna).

    Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato

    Visto che avevo pensato di preparare per la decorazione una polvere di basilico, sulla stessa placca ho adagiato delle foglie di basilico precedentemente ben lavate. Infornate quindi a 100° (non ventilato) fino a che le foglie di basilico non abbiano perso completamente l’acqua interna. Ve ne accorgerete dal fatto che si sgretoleranno facilmente al tatto. Saranno sufficienti 20-25 minuti circa. Quindi proseguite la cottura dei confit, alzando la temperatura del forno a 130°.

    Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato

    Polverizzate con l’aiuto di un mortaio le foglie secche di basilico e passatele, infine, attraverso le maglie strette di un colino, per ottenere una polvere finissima, priva di residui più grandi.

    Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato

    Dopo un’ora mezzo – due di cottura a bassa temperatura, i confit saranno pronti. Sfornateli e teneteli da parte. E’ giunto il momento di preparate il vostro pesto. Nel bicchiere del mixer aggiungete oltre ai pomodori secchi, olio e.v.o., pinoli ed un paio di fettine d’aglio (preferisco utilizzarne poco in qualsiasi pesto, in modo che l’aroma non si senta troppo per non coprire in parte gli altri sapori).

    Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato

    Azionate il mixer fino ad ottenere un bel pesto omogeneo. Ricopritelo con un altro filo d’olio. Passate quindi alla preparazione delle melanzane che andranno tagliate a funghetto e fritte in olio ben caldo.

    Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato

    Tiratele via quando avranno un bel colore dorato ed asciugatele bene su carta assorbente. Snocciolate le olive, tagliandole in due metà. Ho utilizzate quelle tipiche siciliane che vengono solitamente schiacciate e condite.

    Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato

    A questo punto tritate le mandorle grossolanamente con un mortaio o con il mixer e preparate l’uvetta. Grattugiate il pecorino stagionato, a grana fine per i 3/4 e per la restante parte in scaglie.

    Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato

    Ora che avete tutti gli ingredienti pronti, cominciate a metter su l’acqua della pasta ed assemblate il sugo. Nella padella in cui salterete le linguine in olio e.v.o. soffriggete uno spicchio d’aglio, quindi, una volta imbiondito toglietelo. Fate andare per un paio di minuti, le olive, il pesto di pomodori secchi e le melanzane. Quindi a fuoco spento aggiungete i pomodori gialli confit, una prima manciata di mandorle ed il latte di capra, che servirà a dare più cremosità al sugo. Va da sé che potrete utilizzare tranquillamente anche un altro tipo di latte.

    Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato

    Scolate ben al dente le linguine e versatele nella padella, aggiungendo il pecorino stagionato grattugiato fine. Saltate bene e fate asciugare il latte, in modo che si trasformi in una gustosa cremina.

    Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato Linguine con pesto di pomodori secchi melanzane pomodori gialli del piennolo confit olive mandorle uvetta e pecorino stagionato

    Completate l’impiattamento, aiutandovi con un coppa pasta, formando un cono di linguine. Quindi decorate con qualche pomodoro confit agli angoli del piatto e sporcando la portata con la restante parte delle mandorle tritate, il pecorino grattugiato a scaglie e la polvere di basilico.

    Bob Appetìt!

     

     

     

     

  • Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza

    Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza

    Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza

    Nell’area di Largo di Torre Argentina, fra i templi romani risalenti al III secolo a.c., ci vive una gattina, dal pelo grigio come quello dei certosini, che il vicinato ha ribattezzato Gricia. È la gatta più nota della colonia, sciantosa e vanesia, sfila in perfetto equilibrio sulle ringhiere del belvedere del sito archeologico, in attesa che qualche passante le accarezzi il pelo soffice e lucido. Quando qualcuno le offre un bocconcino prelibato lei fa prima l’aria snob, come se non fosse interessata all’articolo, quasi infastidita dal cibo e con l’espressione di una di quelle pin-up perennemente a dieta. Poi, dopo l’ennesima carezzina, si concede un assaggio. Veloce, come la lingua di un camaleonte, fa scomparire la leccornia dietro i denti aguzzi ed un attimo dopo si lecca i baffi in segno di apprezzamento. Adorabile ruffiana che non è altra!

    Ingredienti per due persone

    Per la pasta:

    200 gr di mafalde

    80 gr di guanciale

    Pecorino q.b.

    Pepe q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale q.b.

    Un mazzetto di agretti

    Uno spicchio d’aglio

    Per la fonduta:

    30 gr di burro

    Mezzo bicchiere di latte

    120 gr di pecorino di Pienza semistagionato

    Cominciate col mondare gli agretti, privandoli delle radici. Quindi lavateli bene, più volte, sotto l’acqua corrente. In un pentolino, fate soffriggere uno spicchio d’aglio, toglietelo una volta imbiondito e versatevi gli agretti. Coprite con un coperchio e fate andare a fuoco basso, in modo che lentamente si stufino. Saranno sufficienti, ad ogni modo, pochi minuti di cottura. Salate.

    Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza

    Tagliate a listarelle sottili il guanciale, quindi scaldate nella padella in cui salterete la pasta abbondante olio e.v.o. Versatevi il guanciale e lasciate giusto il tempo che il grasso diventi trasparente (se preferite il guanciale croccante lasciatelo un minuto in più). Quindi aggiungetevi una prima manciata di pepe e gli agretti.

    Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza

    Scaldate l’acqua per la pasta e poco prima di calare le mafalde, cominciate la preparazione della fonduta. Sciogliete in un pentolino antiaderente il burro, quindi versatevi il latte e portate a temperatura (non fatelo bollire). Quindi aggiungetevi i pezzetti di formaggio e, a fuoco basso, cominciate a girare senza sosta fino a che il pecorino non si sia fuso del tutto. Continuate, quindi, sin quando la fonduta non sia diventata della giusta densità. Nell’attesa che la pasta cuocia, spegnete il fuoco sotto la fonduta, ma continuate a girare (utilizzate una cucchiaia di legno).

    Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza

    Conservate un bicchiere di acqua di cottura della pasta, dopodiché scolate le mafalde al dente, versatele nella padella e cominciate saltare, aggiungendovi altro pepe ed abbondante pecorino ed aiutandovi con l’acqua di cottura messa da parte.

    Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza

    Passate, infine, all’impiattamento. Con l’aiuto di un coppapasta formate una base di fonduta a forma di circonferenza, quindi disponetevi sopra le mafalde e completate con dell’altro pepe, macinato grosso ed una leggera spolverata di pecorino.

    Bon Appetìt!

     

  • Orecchiette con torzelle, filetti di acciughe piccanti, pecorino e finocchietto

    Orecchiette con torzelle, filetti di acciughe piccanti, pecorino e finocchietto

    Orecchiette con torzelle filetti di acciuga piccanti pecorino e finocchietto

    Le torzelle sono una verdura antichissima, progenitrice del più famoso friariello napoletano, meno amare rispetto a quest’ultimo, più saporite rispetto alle canoniche cime di rapa. Accantonate per decenni, sopravvissute probabilmente solo in qualche piccolo orto privato, sono state riscoperte da una dozzina d’anni e ri-commercializzate. In realtà, a tutt’oggi, non sono di semplicissima reperibilità. Più spesso appaiono sui banchi dei fruttivendoli nel periodo natalizio. Sono, infatti, una delle verdure che rientrano nella fatidica ricetta della minestra maritata. Dalle foglie arricciate e carnose, più spesse e con un più basso contenuto di acqua, rispetto a quello dei friarielli, possono anche essere preparate stufate o saltate in padella. Ad ogni modo, nel caso vi inciampiate nel vostro cammino, non potete lasciarvele scappare, innanzitutto perché sono buonissime e poi perché potrebbe passare un anno intero prima di poterle cucinare di nuovo.

    Ingredienti per due persone:

    200 gr di orecchiette

    8 filetti di acciuga piccanti

    1 fascio di torzelle

    Pecorino q.b.

    2 spicchi d’aglio

    Olio e.v.o.

    Sale q.b.

    Finocchietto q.b.

    La ricetta è semplicissima ed anche la preparazione è piuttosto veloce. Partiamo da loro, le protagoniste: le torzelle. Se non le avete mai viste sono queste qui in foto. Privatele dei gambi, esattamente come fate con i più comuni friarielli, lasciando solo le foglie, e lavatele.

    Orecchiette con torzelle filetti di acciuga piccanti pecorino e finocchietto Orecchiette con torzelle filetti di acciuga piccanti pecorino e finocchietto

    Soffriggete in olio e.v.o. (non lesinate), in una pentola alta, uno spicchio d’aglio. Toglietelo quando è imbiondito e immergetevi le torzelle. Coprite con il coperchio. Il vapore favorirà la cottura. Girate spesso con un forchettone per evitare che la verdura si bruci. Quando cominceranno ad appassirsi, aggiungete il sale (non troppo visto la presenza di altri ingredienti molto sapidi). Quindi continuate la cottura. In totale saranno sufficienti una decina di minuti. Quindi prendete una manciata di torzelle alla volta e sminuzzatele con un coltello da cucina.

    Orecchiette con torzelle filetti di acciuga piccanti pecorino e finocchietto Orecchiette con torzelle filetti di acciuga piccanti pecorino e finocchietto

    Cominciate a far bollire l’acqua e calate le orecchiette. Mentre la pasta cuoce, nella padella in cui andrete a saltarla, soffriggete uno spicchio d’aglio in olio e.v.o.. Toglietelo al momento opportuno, fatevi sciogliere 4 degli 8 filetti di acciughe e ripassatevi, quindi, le torzelle sminuzzate.

    Orecchiette con torzelle filetti di acciuga piccanti pecorino e finocchietto

    Prima di colare la pasta conservate un bicchiere di acqua di cottura, quindi scolate le orecchiette e saltatele in padella, aggiungendo una manciata di pecorino, qualche finocchietto e l’acqua di cottura. In un secondo momento i restanti filetti di acciuga (che non andranno sciolti del tutto) ed un altro po’ di pecorino.

    Orecchiette con torzelle filetti di acciuga piccanti pecorino e finocchietto Orecchiette con torzelle filetti di acciuga piccanti pecorino e finocchietto

    Completate l’impiattamento con una spolverata leggera di pecorino ed altri semi di finocchietto.

    Bon Appetìt!