Tag: #patateviola

  • Polpo alla Galiziana con purè di patate viola

    Polpo alla Galiziana con pure di patate viola

    Stesso incipit della scorsa settimana. Con questo piatto concludiamo un’altra trilogia, poi giuro torno ad abboffarmi di pasta! Patate viola vs seafood, se vogliamo dare un’etichetta al concept. Inutile dire che il quid cromatico che danno queste patate straordinarie ai piatti è il vero valore aggiunto del prodotto, che si dimostra, ad ogni modo, particolarmente versatile e adatto, non solo ai classici gnocchi, ma anche ad altre preparazioni, come quelle presentate nella nostra trilogia, per l’appunto (recuperate le puntate precedenti, se le avete perse). In quest’ultimo episodio accompagnano, con un raggiante purè, el pulpo a la gallega, un vero e prorpio must della cucina regionale spagnola. In realtà nel piatto originale, le patate, quelle a pasta gialla, sono già presenti, semplicemente bollite e tagliate a fette in accompagnamento al polpo, condito con generose dosi di pimenton, come chiamano da quelle parti la paprika. Volendo esser precisi in Galizia utilizzano la paprika affumicata, che però, sinceramente, non sono riuscito a reperire. Ad ogni buon conto, questa non è la versione made in Santiago de Compostela, ma quella riverniciata, come sempre, da Belli e Buoni.

    Ingredienti per 3-4 persone:

    Per il polpo:

    Un polpo da 1 kg ca

    Pepe nero in grani q.b.

    Alloro q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale q.b.

    Paprika dolce q.b.

    Un paio di spicchi d’aglio.

    Per il purè:

    400 gr di patate viola

    40 gr di burro

    25 cl di latte

    Sale q.b.

    Portate ad ebollizione una pentola d’acqua sufficientemente capiente. Aggiungete il sale, il pepe in grani e qualche foglia di alloro, quindi bagnate le braccia del polpo, tirandole fuori e rimmergendole più volte, in modo che le estremità si arriccino. Solo a missione compiuta immergete l’intero cefalopode e fate andare per 50/60 minuti fino a che le carni dell’animale non saranno completamente ammorbidite.

    Nel mentre lessate le patate viola ed una volta cotte, rimuovete la buccia e schiacciatele due volte con l’apposito utensile.

    Tagliate il polpo a pezzetti, quindi condite con un paio di spicchi d’aglio tagliati a fettine, sale, olio e.v.o. (non lesinate) e paprika in abbondanza.

    Mescolate per bene e fate insaporire. Passate quindi alla preparazione del purè, cominciando a sciogliere il burro in un pentolino ed a scaldarvi il latte.

    Aggiungete la patata viola schiacciata e fate andare a fuoco lento, cercando di rimuovere tutti i grumi (schiacciate il purè con una cucchiaia di legno lungo i bordi del pentolino per scioglierli). Fate asciugare.

    Passate, quindi, ad impiattare, disponendo sulla base del piatto di portata il purè di patate viola ed adagiandovi sopra il polpo alla Galiziana (magari rimuovete l’aglio per evitare che qualcuno lo mangi). Spolverate con altra paprika e decorate, infine, con una fogliolina di alloro.

    Bon Appetìt!

  • Gateau di patate viola al baccalà con la sua crema

    Gateau di patate viola al baccala con la sua crema

    Quello che si pronuncia delicatamente in francese con una t sbarazzina, col basco e in maglia a strisce, viene spazzato via da quello che in napoletano ne triplica la dizione quasi fosse uno starnuto. Ecco questo piatto voleva essere un po’ francese, arricchito  dalla presenza di una salsa bechamel e cromaticamente ammiccante al tricolore d’Oltralpe, e un po’ napoletano, per la presenza dell’istrionico baccalà, che da secoli flirta con la sirena Partenope, in un caleidoscopio di abbinamenti che ne fanno uno degli ingredienti più amati e più caratteristici della cucina napoletana. La liaison ha assunto più o meno questa forma qui…

    Ingredienti per 2/4 persone (dipende dalla fame e dagli stampini che avete):

    600 gr di patate viola

    200 gr di baccalà

    Un paio di fettine di provola

    Sale q.b.

    Pepe nero q.b.

    Parmigiano q.b.

    Un uovo

    Pan grattato q.b.

    40 gr di burro

    150 ml di latte

    Farina 00 q.b.

    Pepe rosa in grani q.b.

    Mettete a lessare le patate con la buccia e, una volta perfettamente morbide, spellatele e ripassatele un paio di volte con l’apposito schiacciapatate.

    Tagliate in pezzi più piccoli il vostro trancio di baccala. Fate sciogliere in un pentolino 40 gr di burro e ripassateci velocemente il baccalà.

    Coprite a livello con il latte e completate la cottura del pesce.

    Ricavate 4 pepite di baccalà che costituiranno parte del ripieno del gateau. Rimettete la restante parte nel latte. Tagliate a cubetti piccoli la provola.

    Impastate le patate viola schiacciate con pepe, parmigiano e un tuorlo d’uovo. Aggiustate di sale. Quindi imburrate gli stampini che utilizzerete per dar forma al vostro mini gateau e cospargeteli di pan grattato.

    Riempite con l’impasto di patate ottenuto gli stampini, lasciando l’interno incavo per accogliervi la farcitura. Riempitelo quindi con la pepita di baccalà e qualche pezzetto di provola.

    Ricoprite con altra patata sigillando bene il tutto e spolverando con altro pan grattato. Infornate a 180° per 35/40 minuti. Fate dorare la superficie negli ultimi 5 minuti passando alla modalità ventilazione del forno.

    Nel mentre completate la crema di baccalà. Frullate per bene il pesce all’interno del latte, in modo da non lasciare pezzetti interi. Quindi addensate con farina 00, aggiungendola poca alla volta ed avendo l’accortezza di setacciarla con un colino a maglie strette, proprio come si fa per una besciamella. È importante che il risultato finale sia una salsa sufficientemente densa e perfettamente liscia.

    Quindi impiattate, capovolgendo nel piatto di portata lo stampino. Il gateau di patate viola verrà via con facilità. Quindi ricoprite con la crema al baccalà e decorate con qualche bacca di pepe rosa.

    Bon Appetìt!

  • Filetto di tonno in crosta di nocciole, su vellutata di patate viola, con cicorino rosso

    Filetto di tonno in crosta di nocciole su vellutata di patate viola e con cicorino rosso

    Chi mi conosce bene per davvero, sa che molto prima che la cucina diventasse il mio hobby prevalente, avevo una passione sconsiderata per la musica altra, alternativa si diceva all’epoca, vale a dire quella non allineata a mode del momento e agli imprinting del mercato discografico. Uso un tempo passato, ma la passione, per quanto ci dedichi meno tempo rispetto a quanto fatto in gioventù, mi è rimasta, eccome. Così continuo a leggere di rock, elettronica e mutazioni varie per rinnovare di volta in volta i miei ascolti, alla ricerca di piccoli tesori musicali che mi diano gioia. Quest’anno, ad esempio, ho molto amato un album, per quanto ne riconosca lo stile derivativo, di una band minuscola che arriva da San Francisco. Loro si chiamano “The Reds, pinks and purples” e se dovessi elencare tre colori per rappresentare la loro musica, indovinate un po’, sarebbero proprio quelli che compongono il nome del gruppo. Geniale! L’album in questione, reso in italiano come “potresti essere felice un giorno”, rende l’idea della visione malinconica della musica della band californiana, che parte dalle lezione degli Smiths, dalle chitarre di Johnny Marr più che dalla voce di Morrissey per la precisione, per accasarsi poi nei 90’s di band indipendenti come Yo la tengo o East River Pipe. Cosa c’entra tutta questa manfrina con il piatto di oggi? Pressoché nulla, se non per i colori evocati, chiaramente…

    Ingredienti per due persone:

    2 tranci di tonno rosso di circa 200 gr ciascuno

    50 gr di nocciole

    Un cucchiaio di pan grattato

    2 patate viole di medie dimensioni

    500 gr di cicorino rosso

    Sale q.b.

    Olio e.v.o.

    Uno spicchio d’aglio

    Un ramoscello di timo

    Lavate e mondate il cicorino rosso, quindi mettetelo a stufare in una casseruola alta, dopo aver fatto soffriggere, in olio e.v.o., uno spicchio d’aglio. Salate.

    Sbucciate e tagliate a tocchetti grossi le patate viola e mettetele a lessare in acqua salata.

    Nel frattempo che il cicorino cuocia e le patate siano pronte, tritate con l’aiuto di un mixer le nocciole, fino ad ottenere una granella piuttosto sottile. Aggiungetevi un cucchiaio di pan grattato e mescolate fino ad ottenere un composto omogeno.

    Quando le patate saranno pronte, frullatele con il vostro mimipimer aiutandovi con l’acqua di cottura, fino ad ottenere una vellutata densa e perfettamente liscia. Aggiustate di sale.

    Spennellate i tranci di tonno con olio e.v.o. e salateli leggermente, quindi impanateli con il composto di nocciole.

    Scottate i filetti di tonno in una padella antiaderente appena unta e fate tostare velocemente la granella di nocciola. La parte interna del tonno dovrà restare rosa.

    Filetto di tonno in crosta di nocciole su vellutata di patate viola e con cicorino rosso

    Impiattate disponendo sul fondo del piatto la vellutata di patate viola, adagiatevi sopra il filetto di tonno rosso in crosta di nocciola, quindi accompagnate con il cicorino rosso. Completate con un ramoscello di timo a decorazione.

    Bon Appetìt!

  • Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Un bel dì di un passato nemmeno così lontano, si narra che una patata, spuntò prematuramente dalla terra sotto cui era sepolta, mentre tutte le altre sue colleghe vi giacevano guardinghe nell’attesa di essere raccolte non prima di qualche altra settimana di maturazione.  La patata in questione era molto curiosa e, sospinta dalla brama di vedere il mondo, decise che, se voleva andare lontano, doveva necessariamente prima conoscere l’orto in cui era cresciuta. Solo così avrebbe potuto capire cosa potesse intendersi per davvero l’espressione “altri mondi” che aveva sentito sotto terra da altre patate più grandi e più istruite di lei. Rotolava sorniona tra i solchi dei campi anche per scrollarsi di dosso quella terra che la impolverava tutta e che le impediva di rotolare più velocemente. Si imbattette inizialmente in delle carote. Anche loro come lei, spuntavano timidamente dal terreno, erano impasticciate di terra umida ed avevano una buccia ruvida, per quanto sfoggiassero un copricapo di un verde brillante che le rendevano decisamente più allegre di quanto potessero apparire delle semplici patate. Salutò educatamente e chiese informazioni. Vi erano per caso altre specie vegetali in quell’orto? Spiegò che era all’inizio di un lungo viaggio e che prima di andare lontano, aveva il desiderio di conoscere anche l’orto in cui era nata, essendo ancora molto giovane e poco esperta. Un gruppetto di carote le dissero che, per quanto piccola e poco esperta, mostrava grande saggezza in quelle parole e si mostrarono entusiaste nel fornirle le informazioni di cui aveva bisogno. Le spiegarono che, proseguendo per quella strada che aveva intrapreso, avrebbe incontrato per primo una vasta coltivazione di pomodori e poi delle distese di melanzane. Sono specie fortunate, aggiunsero, non sono costrette a vivere sotto terra come noi, si godono il sole per tutto il tempo, vedrai che colori. La patata ringraziò e continuò a rotolare tutta eccitata pre-gustando i prossimi incontri che avrebbe fatto. Di lì a poco vide spuntare, scavalcando un dosso della terra, una miriade di piante con dei bellissimi frutti rossi, tondeggianti come biglie. Dovevano essere i pomodori, della cui bontà e della cui succosità aveva sentito spesso parlare dal solito gruppo di patate ben informate. Vi passò vicino, ma non riuscì a proferire parola, intimidita da tanto colore a fronte della sua pallida polpa e della sua buccia indefinitamente scolorita. Pensò, magari che le melanzane potessero essere meno belle e che al loro cospetto non si sarebbe sentita così a disagio. Ed invece, dopo qualche minuto si trovò dinanzi ad una meraviglia ancor più grossa. Erano grosse come clave degli uomini preistorici, turgide e lucenti. Il sole vi rifletteva su quella buccia viola intenso, che pareva un abito da sera. Si sentì stordita, forse poteva dirsi addirittura innamorata. Era tremante e non era sicura di farcela a proseguire il suo viaggio. Aveva due possibilità. O tornarsene mesta da dove era venuta, nel terreno umido e sporco, tanto inospitale quanto triste, insieme a tutte le altre patate, o decidere di proseguire il suo viaggio, decidere di attingere dalla bellezza della diversità delle altre specie vegetali che avrebbe incrociato sul suo cammino, lasciandosene contaminare. Per quanto piccola e sporca, la patata mostrò ancora una volta grande saggezza e rotolò via alla scoperta del mondo. Fu da quel desiderio di conoscenza che in seguito si diffusero, come narra la leggenda, patate viola come melanzane.

    Ingredienti per 3 persone:

    500 gr di patate viola (circa 400 gr di polpa schiacciate)

    200 gr di semola di grano duro rimacinata

    Una patata americana

    2 carciofi

    50 gr di lardo + 2 fettine tagliate sottili

    Olio e.v.o. q.b.

    Un goccio di latte

    Parmigiano q.b.

    Sale q.b.

    Pepe nero q.b.

    Pepe nero in grani q.b.

    Cominciate col lessare le patate viola con tutta la buccia. Nel mentre approcciate alla vostra patata americana (dal colore arancio e dalla polpa più dura della normale patata). Sbucciatela, tagliatela a pezzi e mettete a lessare in acqua e sale.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Quindi quando le patate viola saranno cotte, spellatele e schiacciatele con l’apposito utensile. Due volte per conferire maggiore morbidezza. Aggiungete poco alla volta la semola. La quantità indicata negli ingredienti è solo orientativa. La capacità di assorbimento di farina dipenderà sempre dal grado di umidità della patata.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Dovrete fare affidamento sulla vostra percezione. In generale l’impasto dovrà risultare morbido ma non appiccicoso. Continuate ad impastare fino ad ottenere la vostra palla d’impasto della consistenza desiderata.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Prima di passare agli gnocchi veri e propri, verificate che anche la patata americana sia cotta. Frullatela con il vostro minipimer fino ad ottenere una vellutata priva di grumi,  aiutandovi con poca acqua di cottura. Insaporite con del pepe macinato ed eventualmente correggete di sale.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Passate alla preparazione degli gnocchi. Staccate un pezzo dal vostro impasto con una spatola, cospargete di semola il vostro piano di lavoro e lavorate facendolo scorrere sotto le mani per ottenere dei filoncini dal diametro regolare.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Quindi staccate con la spatola dei pezzetti di un centimetro e mezzo circa. Ripassateli sotto il palmo della mano sull’apposito utensile. Otterrete degli gnocchi perfettamente rigati. Disponete gli gnocchi su dei vassoi precedentemente spolverati di altra semola, per esser sicuri che non si attacchino.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Mondate i carciofi, privandoli delle foglie e della parte esterna del gambo. Quindi metteteli in acqua e sale e limone per prima a metà, quindi subito dopo tagliateli a listarelle. In una padella, soffriggete in olio e.v.o. uno spicchio d’aglio, quindi mettete a cuocere i carciofi aggiungendo un po’ d’acqua e coprendo con un coperchio. Saranno cotti quando saranno ben morbidi.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Prendete un pezzetto di lardo e ripassatelo al coltello più volte, in modo da ottenere un battuto.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Quindi aggiungetelo ai carciofi a fine cottura, aspettando che si sciolga quasi del tutto. Tritate, nel frattempo, del pepe in grani grossolanamente in un mortaio.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Disponete un paio di fettine di lardo (che avrete fatto tagliare a macchina dal vostro salumiere di fiducia), in una teglia su della carta forno e tenetele in forno già caldo a 200° per pochissimi minuti, fino a quando non si arriccerà (non fatelo sciogliere del tutto). Tagliatele quindi in straccetti più sottili.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Quando bollirà l’acqua, gettate gli gnocchi, aspettate che, nel giro di breve, salgano a galla e scolate. Saltate nella padella con il lardo sciolto ed i carciofi, aggiungendo un goccio di latte ed il parmigiano.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Passate all’impiattamento, disponendo sul fondo del piatto di portata la vellutata di patata americana, quindi sistemate gli gnocchi decorando con gli straccetti di lardo e completando con una spolverata ulteriore di parmigiano e di pepe macinato grosso.

    Bon Appetìt!