Tag: mozzarella di bufala

  • Scialatielli al vino rosso, con bufala, guanciale croccante e tarallo sbriciolato, su vellutata di patate e peperoni rossi

    Scialatielli al vino rosso, con bufala, guanciale croccante e tarallo sbriciolato, su vellutata di patate e peperoni rossi

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    Il vino rosso può essere un ottimo colorante per pasta e gnocchi freschi. Se ad esempio non riuscite a trovare le patate viola, che non sono sempre di facile reperibilità, per preparare degli gnocchi colorati, potete ripiegare su un vino rosso. Riuscirete ugualmente a donare un bellissimo colore al vostro piatto. In questo caso un Nero d’Avola mi ha aiutato a conferire la stessa tonalità a degli scialatielli di semola rimacinata di grano duro. Tutto il resto è venuto da sè…

    Ingredienti per 2 persone

    Per la pasta:

    200 gr di semola rimacinata di grano duro

    Un pizzico di sale

    100 ml di vino rosso

    Per la vellutata:

    2 patate medie

    1 peperone

    latte q.b.

    sale q.b.

    olio extra vergine di oliva q.b.

    Per il condimento:

    Una mozzarella di bufala da 125 gr

    Un tarallo con le mandorle

    4 fettine di guanciale

    Uno spicchio d’aglio

    Parmigiano q.b.

    Olio extra vergine di oliva q.b.

    Cominciate col mettere il peperone intero in una teglia antiaderente in forno a 170° (non ventilato). Servirà a spellarlo agevolmente. Una trentina di minuti dovrebbero bastare, controllate ogni tanto il grado di cottura e soprattutto che non annerisca, girandolo più volte su di ogni lato. Nel frattempo pelate le patate e tagliatele a pezzetti piccoli. Quindi mettetele a cuocere in padella con un filo d’olio ed in un dito d’acqua.

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    Cominciate nel frattempo a preparare la pasta. In una scodella disponete a fontana la semola di grano duro, il pizzico di sale e versateci il quantitativo previsto di vino al centro. Quindi cominciate ad impastare. Quando la semola avrà assorbito il vino, vi consiglio di continuare l’opera su di un piano, impastando energicamente per una decina di minuti, in modo da ottenere un composto sodo ed omogeneo, che poi andrete ad avvolgere in pellicola, lasciando riposare in frigo per una trentina di minuti.

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    Nel frattempo le patate che avete lasciato sul fuoco si saranno ammorbidite. Cominciate, quindi, a schiacciarle con l’aiuto di una cucchiaia di legno, magari alzando il fuoco per far asciugare l’acqua se ce n’è ancora tanta. Quando il tutto avrà raggiunto la consistenza di un purè, spegnete e lasciate riposare. Non dimenticatevi del peperone nel forno. Sarà cotto quando avrà questo aspetto qui! A quel punto privatelo di pelle e semi.

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    Quindi con l’aiuto di un frullatore ad immersione, frullate mezzo peperone (conservate per qualche altra pietanza la restante parte), la purea di patate ed un po’ di latte. Salate.

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    Tagliate, poi, a dadini la bufala, conservandone il latte e sbriciolate il tarallo. Potete iniziare anche a metter su l’acqua per la pasta a bollire. Il passo successivo sarà creare gli scialatielli colorati al vino rosso.

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    Stendete la pasta con l’aiuto di un mattarello, infarinando bene il piano di lavoro oppure, più semplicemente, se l’avete, tirate la sfoglia con l’apposita macchinetta. La mia al momento della preparazione di questo piatto era ai box, quindi ho optato per la soluzione più faticosa. Preparando degli scialatielli, la sfoglia non deve risultare troppo sottile, diciamo il doppio di una normale pappardella o tagliatella che sia.

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    Con l’aiuto di una rotella per la pasta o dell’apposito taglia pasta formate le fettuccine di 3-4 mm di spessore. Disponetele su di un vassoio, anch’esso infarinato, per evitare che si attacchino fra di loro.

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    Prima di buttare la pasta, quando l’acqua bolle, preparate il guanciale croccante. In una padella antiaderente, con un filo d’olio, fate arricciare le fettine di guanciale, che poi andrete a tagliare a metà o in tre parti a seconda della lunghezza. Basteranno, comunque, davvero pochi secondi. In un’altra padella più grande, dove andrete a saltare la pasta, fate imbiondire uno spicchio d’aglio in olio più abbondante. Tenete in caldo anche la vellutata di patate e peperoni.

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    Quindi calate la pasta nell’acqua salata e tirate via al dente. Trattandosi di pasta fresca, basteranno davvero pochi minuti. Fate saltare la pasta prima con il solo latte che la bufala avrà scaricato ed il parmigiano. Quindi in un secondo momento, quando si sarà creata una cremina anche la mozzarella e poche briciole di tarallo.

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    Passate quindi all’impiattamento. Disponete la vellutata al centro del piatto. Adagiatevi gli scialatielli, quindi guarnite con il guanciale croccante, le restanti briciole di tarallo ed un ciuffetto di basilico.

    Bon Appetìt!

     

     

     

  • Bufala ripiena di pesce spada e datterini

    Bufala ripiena di pesce spada e datterini

     

    bufala ripiena

    Questo piatto è frutto dell’insistenza del mio salumiere di fiducia che mi ripeteva da settimane: “ma l’hai mai fatta la bufala fritta? io l’ho fatta l’altra sera con scarole ed olive nere, senza acciughe perché mia moglie è vegetariana…”. Mi ha raccontato la sua impresa culinaria almeno tre volte, finché non mi sono deciso a comprargli un chilo di bufala per emularlo, ovviamente con qualche variante…

    Ingredienti per sei persone:

    6 bufale da 125 gr.

    300 gr di pesce spada

    una manciata di pomodori datterini

    origano q.b.

    Olio extra vergine di oliva q.b.

    1 spicchio d’aglio

    Per l’impanatura:

    5 uova

    sale, pepe, parmigiano e noce moscata q.b.

    pan grattato q.b.

    750 ml di olio per friggere

    Per prima cosa togliete le bufale dalla loro acqua, in modo che comincino a scaricare da subito il latte che contengono. Cominciate quindi la preparazione del ripieno, riscaldando in una padella un po’ di olio extra vergine e soffriggendogli uno spicchio d’aglio. Una volta imbiondito l’aglio, toglietelo e mettete a cuocere il vostro pesce spada. Vi consiglio di mettere in padella l’intera fetta, dopo vi sarà più semplice togliere la spina centrale e la pelle.

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    Mentre il pesce spada si cuoce (basteranno pochissimi minuti) tagliate i datterini in pezzetti piccolini. A cottura ultimata, togliete il pesce spada dalla padella, lasciate asciugare un po’ il sugo e quindi aggiungete i pomodori (non dimenticate di salarli). Vanno appena scottati, devono rimanere intatti e non trasformarsi in un sugo al pomodoro.

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    Tagliate a pezzetti anche il pesce spada ed a cottura dei pomodorini ultimata aggiungeteli in padella. Aggiustate di sale e insaporite con un po’ di origano

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    A questo posto il vostro ripieno è pronto, lasciatelo freddare ed attaccate l’operazione più complicata, svuotare le mozzarelle. Con un po’ di pazienza ed un coltello affilato ed appuntito ci si riesce senza particolari patemi però. Tagliate la parte superiore del bocconcino senza staccarla completamente. Quindi con l’aiuto del coltello cominciate a scavare un pezzetto alla volta sino a svuotarla di buona parte del suo interno.

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    Quando avrete svuotato tutte le bufale mettetele a testa in giù per farle rilasciare ancora un po’ di latte. Dopo qualche minuto riempitele col pesce spada, che intanto si sarà freddato, aiutandovi con un cucchiaino.

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    Ricopritele col cappelletto e passate all’impanatura. Sbattete le uova con sale, pepe, noce moscata e parmigiano. Sbattetele bene, fino a che non si formi una leggera schiumetta in superficie.

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    Quindi, una alla volta, inserite le bufale nel composto d’uovo.

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    Poi passatele nel pan grattato. Ripetete l’operazione per altre due volte. Sarà necessaria una tripla panatura per evitare che il latte della bufala fuoriesca e per avere una bella crosta compatta e dorata.

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    Quindi friggete in olio bollente, aiutandovi per tirare su le bufale con una spumarola, quando saranno belle dorate.

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    Bon appétit!

    P.S. Se avete tanta fame o se siete bufaladipendenti potete decidere anche di utilizzare mozzarelle da 250 gr. Con la stesse quantità indicate per il ripieno ne verranno 3 o 4.