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  • Tagliata di filetto di scottona al pepe verde con riduzione di Porto e Shangai di asparagi bianchi in agrodolce

    Tagliata di filetto di scottona al pepe verde con riduzione di Porto e Shangai di asparagi bianchi in agrodolce

    Porto è una città incantevole: il fiume Douro, le imbarcazioni colorate, il ponte in ferro Dom Luis I, il frastornante barocco portoghese delle chiese, i vicoli pieni di ristorantini a ridosso della Ribera, i saliscendi del tessuto urbano, l’oceano a due passi ed ovviamente loro, le cantine del famoso vino liquoroso. Sull’altra sponda del fiume, di fatto nel comune di Vila Nova de Gaia, ma in linea d’aria ad un lancio di giavellotto dal lungofiume della città, sorgono una miriade di case vinicole che smerciano i rinomati vini della valle del Douro. Non si sopravvive facilmente alle degustazioni degli spericolati vini vintage, quelli da blended di vari invecchiamenti in botte, ma vi assicuro che la tappa è assolutamente obbligatoria e nonostante la fame chimica che vi lascerà scampo, il giorno dopo vorrete ripetere l’esperienza, provando magari un’altra cantina, rimpiangendo di non riuscire a battezzarle tutte. Insomma Porto è la tipica città da visitare in un week end (magari lungo) se si vuol riportare a casa il fegato ancora con tutte le sue funzionalità.

    Ingredienti per due persone:

    Per la carne:

    400 gr di filetto di scottona

    Pepe verde in salamoia q.b.

    Vino Porto Ruby (rosso) q.b.

    Farina di riso q.b.

    Sale q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Per gli asparagi:

    Un mazzo di asparagi bianchi

    Sale q.b.

    Zucchero di canna q.b.

    Aceto di vino q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Mettete, innanzitutto, i filetti di scottona a marinare almeno per un paio d’ore con un bicchiere di Porto e gli acini di pepe verde, avendo l’accortezza di girare la carne alla metà del tempo stabilito. Mondate, quindi, gli asparagi bianchi, eliminando la parte finale del gambo, dura e fibrosa come per gli asparagi classici, e pelandone la restante parte, tralasciando giusto le punte.

    Mettetele a lessare, legandoli con spago da cucina, in un bollitore di diametro ridotto, tenendo fuori le punte, che cuoceranno, essendo più tenere, col vapore sprigionato dall’acqua in ebollizione. Quindi ripassateli in padella, in olio e.v.o., aggiungendovi un pizzico di sale, un cucchiaino abbondante di zucchero di canna e 2/3 cucchiai di aceto di vino bianco.

    Fate andare un po’, fino a che l’aceto non sarà sfumato. Provate che il grado di agrodolce sia di vostro gradimento, nel caso correggete con sale o zucchero. Quindi spegnete il fuoco e mettete gli asparagi da parte, apprestandovi alla preparazione della riduzione di Porto.

    In un pentolino, meglio se antiaderente, a fuoco basso, versate 20/25 cl di Porto e fate andare per far evaporare quanto più possibile la parte liquida, rimestando frequentemente con l’aiuto di una frusta. In ultimo, procedete ad addensare la riduzione, aggiungendovi pochissima farina di riso (mezzo cucchiaino circa), avendo cura di setacciarla con un colino a maglie strette. Continuate a girare, anche a fuoco spento. Se dovesse ritirarsi troppo (anche una volta spento il fuoco, la parte liquida continuerà ad evaporare) allungate con qualche cucchiaino di Porto.

    Procedete alla cottura della carne, ungendo appena una padella e facendo cuocere da entrambi i versi per pochi minuti, tenendo il pepe verde anche in cottura. Salate in ultimo.

    Passate ad impiattare, tagliando il vostro filetto a striscioline, sporcando il piatto e la carne con la riduzione di Porto ed accompagnando, come contorno, con gli asparagi bianchi (riscaldateli un secondo prima di servirli).

    Bon Appetìt!

  • Spezzatino di manzo allo champagne su polenta macinata a pietra

    Spezzatino di manzo allo champagne su polenta macinata a pietra

    Tutta colpa della mia compagna che è una pessima bevitrice. Avevamo questa bella bottiglia di champagne, che ci era stata gentilmente omaggiata in occasione delle festività natalizie dalla sua azienda e ci eravamo ripromessi di brindare all’anno nuovo in grande stile. Di fatto lei praticamente si è limitata ad annusarlo dal bicchiere e io non me la sono sentita di scolarmi l’intera bottiglia da solo. Così, un terzo abbondante della prestigioso vino è finito per innaffiare uno spezzatino d’ordinanza, arricchito da una polenta a grana grossa macinata a pietra, uno dei tanti prodotti d’eccellenza delle terre lombarde. Nel complesso il tutto aveva questo aspetto qui…

    Ingredienti per due persone:

    150 gr di farina di mais macinata a pietra

    600 gr di spezzatino di manzo

    Olio e.v.o. q.b.

    Una carota

    Un gambo di sedano

    Mezza cipolla

    Una patata piccola

    Sale  q.b.

    Erbe aromatiche (rosmarino, salvia, alloro) q.b.

    30 cl di champagne

    Per il brodo di carne:

    Una paio di pezzi di carne per bollito

    Un paio di foglie di alloro

    Sale q.b.

    Cominciate col preparare del brodo di carne (non ne servirà tanto) lessando della carne da bollito, aromatizzandolo con qualche foglio di alloro. Salate. Preparate anche il soffritto di base, con carota, cipolla, sedano ed una patata piccola (che servirà a dare maggiore densità alla vostra salsina).

    Tritate finemente con l’aiuto di un mixer. Quindi in una casseruola alta, fate scaldare per bene l’olio (non lesinate) ed aggiungetevi il trito. Fate andare per una decina di minuti scarsi.

    Inserite, quindi, in casseruola lo spezzatino di manzo.

    Fate rosolare per una decina di minuti, quindi innaffiate con lo champagne (o altro vino) e fate sfumare. Salate.

    Aggiungete le vostre erbe aromatiche in pentola ed accompagnate la cottura dello spezzatino, bagnando di tanto in tanto con un mestolo di brodo di carne. Il tempo di cottura totale della carne (a fuoco lento, mi raccomando e coprendo con un coperchio la pentola) sarà di almeno 90 minuti.

    Avviate la preparazione della polenta durante la cottura dello spezzatino. Per quella che ho utilizzato io, il tempo necessario di preparazione era di 45 minuti ca. Va da sé che il tempo varia molto a  secondo della qualità e della grana della farina di mais. Attenetevi, quindi, alle indicazioni della confezione.

    Una volta completata la cottura della carne (fatelo rosolare per bene, una volta asciugati i liquidi), raccogliete il condimento dalla pentola e frullatelo con l’aiuto del minipimer, allungandolo leggermente con un poco di brodo di carne se dovesse risultare troppo denso.

    Condite, quindi, lo spezzatino con una parte della salsina. Completate anche la cottura della polenta.

    Impiattate, semplicemente, disponendo sul fondo del piatto la polenta ed adagiandovi sopra lo spezzatino di manzo. Irrorate con la restante parte della salsina. Completate, infine, con un rametto di rosmarino a decorazione.

    Bon Appetìt!

  • Filetto di manzo allo scotch whisky con uvetta e mandorle a scaglie

    Filetto di manzo allo scotch whisky con uvetta e mandorle a scaglie

     

    Essere un monaco nell’antichità non doveva essere così male, soprattutto nelle abbazie sparse nel nord Europa, dove si producevano birra e distillati. Un bicchierino di acquavite dopo cena non avrebbe ucciso nessuno, né avrebbe distolto lo spirito nel suo colloquio con l’ultraterreno, di sicuro avrebbe rallegrato un po’ l’ambiente dopo una lunga giornata di ora et labora. Anche il whisky non faceva eccezione, trovando i suoi primi centri di produzione tra le mura delle abbazie dell’Irlanda e della Scozia. Eccoli lì intorno ad un tavolo, a lume di candela, con le gote rosse a godere del piacere alcoolico nelle rigide serate d’inverno. Sono sincero, mi sarebbero stati davvero simpatici. È anche grazie a questi uomini di fede, forgiati dal freddo e dal vento dell’Atlantico, se poi le tecniche di distillazione si sono nel tempo affinate per dar vita ad un prodotto d’eccellenza come il single malt whisky, orgoglio di Scozia e delizia da esportazione. E vi assicuro che anche usato con parsimonia in cucina (perché è sempre un peccato non berlo) può dare emozioni forti.

    Ingredienti per due persone:

    2 filetti di manzo da circa 350 gr ciascuno

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale q.b.

    Farina di riso q.b.

    Un terzo di bicchiere di scotch whisky

    Aceto balsamico q.b.

    Uvetta q.b.

    Mandorle a scaglie q.b.

    Un ramoscello di rosmarino

    Lasciate riposare il filetto fuori dal frigorifero almeno un’ora prima di cuocerlo. Io l’ho lasciato in un coppa pasta per fargli assumere quanto più possibile una forma rotonda regolare. Quindi prima di apprestarvi alla cottura, preparate gli altri ingredienti: il whisky, l’uvetta (che terrete 5 minuti in acqua per farla ammorbidire) e l’aceto balsamico.

    Filetto di manzo allo scotch whisky con uvetta e mandorle a scaglie Filetto di manzo allo scotch whisky con uvetta e mandorle a scaglie

    Infarinate il filetto con della farina di riso. Quindi in una padella fate riscaldare per bene un filo d’olio d’oliva

    Filetto di manzo allo scotch whisky con uvetta e mandorle a scaglie Filetto di manzo allo scotch whisky con uvetta e mandorle a scaglie

    E fate rosolare per bene il filetto all’esterno. Aggiungete quindi un po’ di aceto balsamico e dopo poco lo scotch. Quindi l’uvetta. Fate sfumare il liquido. Togliete il filetto che a questo punto sarà pronto (la carne all’interno deve risultare ben al sangue).

    Filetto di manzo allo scotch whisky con uvetta e mandorle a scaglie Filetto di manzo allo scotch whisky con uvetta e mandorle a scaglie

    Fate restringere il sughetto.

    Filetto di manzo allo scotch whisky con uvetta e mandorle a scaglie

    Infine impiattate, irrorando di sugo con l’uvetta e spolverando con le scaglie di mandorle. Decorate con un ramoscello di rosmarino.

    Bon Appetìt!