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  • Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza

    Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza

    Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza

    Nell’area di Largo di Torre Argentina, fra i templi romani risalenti al III secolo a.c., ci vive una gattina, dal pelo grigio come quello dei certosini, che il vicinato ha ribattezzato Gricia. È la gatta più nota della colonia, sciantosa e vanesia, sfila in perfetto equilibrio sulle ringhiere del belvedere del sito archeologico, in attesa che qualche passante le accarezzi il pelo soffice e lucido. Quando qualcuno le offre un bocconcino prelibato lei fa prima l’aria snob, come se non fosse interessata all’articolo, quasi infastidita dal cibo e con l’espressione di una di quelle pin-up perennemente a dieta. Poi, dopo l’ennesima carezzina, si concede un assaggio. Veloce, come la lingua di un camaleonte, fa scomparire la leccornia dietro i denti aguzzi ed un attimo dopo si lecca i baffi in segno di apprezzamento. Adorabile ruffiana che non è altra!

    Ingredienti per due persone

    Per la pasta:

    200 gr di mafalde

    80 gr di guanciale

    Pecorino q.b.

    Pepe q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale q.b.

    Un mazzetto di agretti

    Uno spicchio d’aglio

    Per la fonduta:

    30 gr di burro

    Mezzo bicchiere di latte

    120 gr di pecorino di Pienza semistagionato

    Cominciate col mondare gli agretti, privandoli delle radici. Quindi lavateli bene, più volte, sotto l’acqua corrente. In un pentolino, fate soffriggere uno spicchio d’aglio, toglietelo una volta imbiondito e versatevi gli agretti. Coprite con un coperchio e fate andare a fuoco basso, in modo che lentamente si stufino. Saranno sufficienti, ad ogni modo, pochi minuti di cottura. Salate.

    Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza

    Tagliate a listarelle sottili il guanciale, quindi scaldate nella padella in cui salterete la pasta abbondante olio e.v.o. Versatevi il guanciale e lasciate giusto il tempo che il grasso diventi trasparente (se preferite il guanciale croccante lasciatelo un minuto in più). Quindi aggiungetevi una prima manciata di pepe e gli agretti.

    Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza

    Scaldate l’acqua per la pasta e poco prima di calare le mafalde, cominciate la preparazione della fonduta. Sciogliete in un pentolino antiaderente il burro, quindi versatevi il latte e portate a temperatura (non fatelo bollire). Quindi aggiungetevi i pezzetti di formaggio e, a fuoco basso, cominciate a girare senza sosta fino a che il pecorino non si sia fuso del tutto. Continuate, quindi, sin quando la fonduta non sia diventata della giusta densità. Nell’attesa che la pasta cuocia, spegnete il fuoco sotto la fonduta, ma continuate a girare (utilizzate una cucchiaia di legno).

    Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza

    Conservate un bicchiere di acqua di cottura della pasta, dopodiché scolate le mafalde al dente, versatele nella padella e cominciate saltare, aggiungendovi altro pepe ed abbondante pecorino ed aiutandovi con l’acqua di cottura messa da parte.

    Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza Mafalde alla gricia con agretti su fonduta di pecorino di Pienza

    Passate, infine, all’impiattamento. Con l’aiuto di un coppapasta formate una base di fonduta a forma di circonferenza, quindi disponetevi sopra le mafalde e completate con dell’altro pepe, macinato grosso ed una leggera spolverata di pecorino.

    Bon Appetìt!

     

  • Mafalde con totani, peperoncini verdi, pomodorini e stracciata di bufala

    Mafalde con totani, peperoncini verdi, pomodorini e stracciata di bufala

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    Per esempio un accoppiamento che mi piace proporre spesso è quello tra molluschi e latticini. Un giusto equilibrio tra dolcezza e sapidità che esalta il sapore dei due ingredienti. Nelle infinite varianti che si possono presentare in tavola, questa volta è toccata ad un bellissimo totano ed alla stracciatella di bufala, che raramente si trova ed a cui, alla proposta del salumiere, non si poteva dir di no.

    Ingredienti per 2 persone

    200 gr di mafalde

    1 totano (2 se di piccole dimensioni)

    150 gr di stracciata di bufala

    200 gr di peperoncini verdi

    8 pomodorini del Vesuvio

    2 spicchi d’aglio

    olio e.v.o. qb

    sale qb

    2 ciuffetti di basilico

    Il primo passo è quello di sconfiggere la pigrizia e mondare i peperoncini dai loro semi. E’ operazione noiosa si sa, ma necessaria. I semi si spargerebbero nel piatto, rendendolo anche più amaro. Basta tagliar via il peduncolo e incidere su un lato. Con l’aiuto del coltello, quindi, tirate via tutti i semi. Tagliate anche i pomodorini a metà e salateli dalla parte della polpa.

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    Pulite anche i totani, se non lo ha fatto il vostro pescivendolo per voi, tirando via occhi, bocca e le viscere, nonché l’ossicino trasparente presente nella testa. Tagliatelo a pezzetti conservando alcune delle ventose lunghe intatte (vi serviranno per la guarnizione). In una padella fate soffriggere uno spicchio d’aglio ed una volta imbrunito toglietelo via. Quindi cominciate a cuocere il totano.

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    Saranno sufficienti pochi minuti di cottura, le carni passeranno rapidamente dall’essere molli a diventare sode. Aggiustate di sale. Quindi, con l’aiuto di una spumarola, togliete i pezzetti di totano e lasciate andare per qualche altro minuto il sughetto che ha rilasciato. Quindi spegnete il fuoco.

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    In un’altra padella, fate soffriggere un altro spicchio d’aglio in olio e.v.o. ed anche qui, una volta imbrunito, toglietelo. Versateci i peperoncini ed aspettate che si dorino leggermente (non bruciateli). Quindi aggiungete i pomodorini, che andranno appena scottati. Non si dovranno spappolare, insomma, e non dovranno rilasciare il loro sugo. Aggiustate di sale.

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    A questo punto,a fuoco spento, unite i due sughi e i pezzetti di totano in un’unica padella, quella in cui salterete la pasta. Cominciate a preparare anche la vostra stracciata di bufala, tagliando qualche pezzo che vi sembrerà più grosso. Ovviamente conservatene la panna, che vi servirà per formare una saporitissima cremina una volta che si andrà a saltare la pasta.

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    Nel frattempo avrete portato l’acqua a bollitura, salate ed immergetevi le mafalde. Scolate al dente e saltate in padella la pasta, in un primo momento solo col sugo di totani e peperoncino, in un secondo momento anche la stracciata di bufala. Amalgamate bene ed aspettate che fili. Quindi impiattate, decorando con un ciuffetto di basilico e i tentacoli del totano, creando la coreografia che più vi aggrada.

    Bon Appetìt!