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  • Linguine con pesto di mandorle e frutti di mare

    Linguine con pesto di mandorle e frutti di mare

    Questa è la storia di due amiche per la pelle. Napoli, Pignasecca. Il più grande mercato del centro storico, dove le vie si riempiono di bancarelle di ogni genere alimentare. Il profumo dei forni che sfornano pane, taralli e casatielli. Quello pungente delle friggitorie di strada, al grido di pizze fitte e panzarotti. I colori dei banchi dell’ortofrutta. L’odore del mare che si insinua fino agli stretti vicoli del quartiere per la presenza delle numerose pescherie che ogni giorno mostrano con orgoglio al mondo intero il miracolo del pescato fresco del Golfo. In queste strade vivono Cuzzechella e Vungulella, inseparabili sin dalla tenera età e oggi sanguigne adolescenti della Napoli più verace. Ignoriamo i loro nomi di battesimo, ragion per cui continueremo a citarle con il nome che ha affibbiato loro il popolo dei vicoli. Cuzzechella è una ragazza genuina, sicuramente semplice e poco appariscente, decisamente bruttina ma dal carattere generoso e vigoroso. Vungulella è una bambolina, pulita, persino fine, ma un po’ insipida caratterialmente. Un po’ apatica, un po’ menefreghista, un po’ vuota, senza ombra di dubbio fragile. Sa di potersela cavare grazie alla sua bellezza, ma la verità è che senza Cuzzechella al suo fianco sarebbe spacciata, incapace di districarsi nella vita, oltre che nell’intricato groviglio di vicoli del quartiere Montesanto. Manco a dirlo, però, Vungulella riceve tutte le attenzioni dei coetanei, pronti a far a gara per mostrare quanto siano forti ed in gamba pur di conquistare il cuore della bella, mentre Cuzzechella è per lo più ignorata, se non a volte derisa da qualche ragazzino particolarmente stronzo. Capita un giorno che Vungulella accetta la corte di Totore ‘o lupo, imberbe aspirante delinquente che si è guadagnato sul campo l’appellativo infamante per la sua spregiudicatezza e la sua ferocia. Non un personaggio con cui vorreste che le vostre figlie uscissero insomma, anche se foste cresciuti in quei quartieri. Vungulella però ne è soggiogata, come può capitare ad un adolescente con poco nerbo, rapita dai bollori ormonali dell’età e a cui la società che la circonda ha insegnato che la femmina deve seguire l’omm’ fort’. Cuzzuchella, ben più avveduta dell’amica, sa che quel flirt porterà Vungulella ad allontanarsi da lei, ma la sua generosità la porta a star male più per le nefaste conseguenze che quel rapporto potrà avere sulla vita dell’amica che per il loro rapporto di amicizia. Passeranno i mesi e Vungulella, verrà umiliata, schiaffeggiata e persino messa in pericolo dal villano a cui ha deciso di consegnare le chiavi della sua vita. A Cuzzechella, che apprenderà i patemi di queste vicissitudini solo per interposta persona e non direttamente da Vungulella, che sentirà sempre più raramente ed in quelle poche occasioni in maniera distaccata, la situazione apparirà insopportabile e giurerà a sé stessa di riprendersi l’amica per salvarla. Ed è esattamente ciò che dovrà fare due anni dopo. Vungulella viene raggiunta da un colpo d’arma da fuoco durante un inseguimento in scooter. Lei, aggrappata a Totore sul mezzo truccato che scappano, inseguiti da rivali del suo ragazzo, pronti a toglierlo di mezzo per non meglio precisate questioni di malavita, viene colpita alla schiena, cadendo rovinosamente al suolo, mentre Totore continua la sua fuga, lasciando il corpo della sua ragazza sul selciato lavato dalla pioggia. Il tutto avviene, del tutto casualmente, davanti agli occhi di Cuzzechella che soccorre l’amica ormai in una pozza di sangue, fermando l’emorragia con la camicetta che aveva addosso e aspettando i soccorsi, abbracciando mezza nuda Vungulella per tutto il tempo, per scaldarla e per infonderle il bene che, nonostante tutto, ancora le voleva.

    Ingredienti per due persone:

    250 gr di linguine

    100 gr di mandorle sgusciate

    1 kg e mezzo di frutti di mare misti (cozze, vongole, lupini e fasolare)

    Una decina di pinoli

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale q.b.

    Una punta di peperoncini

    Uno spicchio d’aglio

    Prezzemolo q.b.

    Procedete con il pesto: in un mixer inserite le mandorle, i pinoli, due fettine d’aglio (per non appesantire troppo), il peperoncino, abbondante olio e.v.o. e una tazzina d’acqua, sempre necessaria quando si prepara un pesto di frutta secca. Fate andare il mixer fino ad ottenere un composto omogeneo e perfettamente trito. Coprite con un filo d’olio e tenete da parte.

    Pulite le cozze e sciacquate i frutti di mare sotto acqua corrente. Fateli aprire in una padella ben calda, senza aggiungere altro, con un coperchio sopra e conservate l’acqua che avranno rilasciato, filtrandola con un colino a maglie strette.

    Sgusciate i tre quarti di frutti di mare e tenete il resto (quelli che vi sembrano più belli) per la decorazione.

    In padella soffriggete uno spicchio d’aglio, rimuovetelo una volta imbiondito ed aggiungeteci l’acqua dei frutti di mare, lasciandola parzialmente asciugare. Scolate molto al dente le linguine, conservando un tazzone d’acqua di cottura della pasta. Saltate la pasta, aggiungendo il pesto e per stemperare l’acqua di cottura.

    Amalgamate per bene, facendo asciugare l’acqua in eccesso. In ultimo aggiungete i frutti di mare sgusciati e del prezzemolo tritato finemente. In altra padella scaldate velocemente i frutti di mare con guscio, bagnandoli con un po’ di sugo e un filo d’olio.

    Impiattate a vostro piacimento decorando con una foglia di prezzemolo, una mandorla intera e arricchendo il piatto con i frutti di mare col guscio.

    Bon Appetìt!

  • Paccheri ai frutti di mare

    Paccheri ai frutti di mare

    I piatti a base di frutti di mare sono una di quelle cose a cui, anche in uno scenario post-atomico o in una migrazione interstellare alla ricerca di nuovi pianeti da abitare, proprio non si puó rinunciare. Cosa dire di quella sapidità marina che trasmette profumi e sapori ineguagliabili?! Non ci si può limitare a vivere se non si prova a godere del piacere epicureo che accompagna il consumo di cozze, vongole, fasolare e quant’altro. Allora va benissimo deporre per un attimo la creatività alla ricerca del sapore incontaminato di un’unica eccellente materia prima che si cucina da sé…

    Ingredienti per due persone:

    250 gr di paccheri di Gragnano

    250 gr di vongole

    250 gr di lupini

    250 gr di cozze

    6/7 fasolare

    Una dozzina di cannolicchi

    Una decina di pomodorini del piennolo

    Uno spicchio d’aglio

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale q.b.

    Pepe nero in grani q.b.

    Prezzemolo q.b.

    Mettete a spurgo i frutti di mare in acqua e sale fino al momento della cottura. Nel mentre, pulite le cozze, eliminando bisso e incrostazioni del guscio. Prima di avviare la cottura risciacquate tutto per bene.

    Paccheri ai frutti di mare Paccheri ai frutti di mare

    Fate aprire i frutti di mare in una padella a fiamma viva, adagiandovi sopra un coperchio. I frutti di mare non si apriranno contemporaneamente. Vi consiglio di togliere dal fuoco, con l’aiuto di una spumarola, quelli che si saranno aperti per prima per evitare che quest’ultimi si cuociano troppo.

    Paccheri ai frutti di mare Paccheri ai frutti di mare

    Sgusciate qualche frutto di mare e conservate gli altri col guscio. Li riscalderete al momento dell’impiattamento. Conservate anche la preziosissima acqua che avranno rilasciato i frutti di mare, filtrandola con un colino a maglie strette.

    Paccheri ai frutti di mare Paccheri ai frutti di mare

    Nella padella in cui salterete la pasta, in abbondante olio e.v.o., fate soffriggere uno spicchio d’aglio, da rimuovere una volta imbiondito. Versateci, quindi, l’acqua rilasciata dai frutti di mare e fate restringere per una metà del volume. Nel frattempo tagliate a metà i pomodorini del piennolo e salateli leggermente dalla parte della polpa. Non andrà aggiunto assolutamente altro sale, se non una piccola manciata nell’acqua di cottura della pasta, essendo il sugo dei frutti di mare già molto sapido di suo.

    Paccheri ai frutti di mare Paccheri ai frutti di mare

    Scottate i pomodorini, lasciandoli in cottura giusto quei pochi minuti necessari per ammorbidirli (non devono schiacciarsi). Aggiungete a fine cottura i frutti di mare sgusciati. Quindi, mentre attendete che i paccheri cuociano, tritate finemente del prezzemolo fresco e mettete in una padella più piccola i frutti di mare col guscio, irrorandoli con un po’ del sugo appena preparato. Scolate la pasta al dente e saltatela per bene nel sugo dei frutti di mare, aggiungendo una manciata di prezzemolo tritato.

    Paccheri ai frutti di mare Paccheri ai frutti di mare

    Scaldate i frutti di mare col guscio e completate l’impiattamento con una spolverata ulteriore di prezzemolo ed una di pepe macinato grosso. Arricchite, infine, il piatto coi frutti di mare a decorazione.

    Bon Appetìt!

  • Orecchiette con broccoli e frutti di mare profumate al limone

    Orecchiette con broccoli e frutti di mare profumate al limone

    Nelle ultima settimane sto sperimentando un po’ di variazioni sul tema: accoppiare i frutti di mare a prodotti dell’orto di stagione per rendere un piatto tendenzialmente estivo inaspettatamente autunnale. Qui il concept è doppio: perché, oltre all’accoppiamento suddetto, viene ripreso anche un piatto della tradizione regionale italiana, pugliese nello specifico, arcinota nel mondo. Il broccolo barese a fare da trait d’union per un risultato collaudatissimo.

    Ingredienti per due persone:

    200 gr di orecchiette

    Un broccolo barese

    Un limone

    250 gr di vongole

    250 gr di lupini

    300 gr di cozze

    7/8 fasolare

    Olio e.v.o.

    Uno spicchio d’aglio

    Qualche foglia di prezzemolo

    Risciacquate i frutti di mare e metteteli in acqua e sale in modo che finiscano di spurgare. Tagliate le cime dei broccoli e lavatele accuratamente. Mettetele a lessare in acqua e sale fino a che non saranno belli morbide.

    Orecchiette con broccoli e frutti di mare profumate al limone Orecchiette con broccoli e frutti di mare profumate al limone

    Grattugiate la scorza di un limone ed estraetene il succo da una metà.

    Orecchiette con broccoli e frutti di mare profumate al limone Orecchiette con broccoli e frutti di mare profumate al limone

    Nel mentre che l’acqua per la pasta bolla, fate aprire i frutti di mare mettendoli in una padella ben calda e coprendo con un coperchio. Non appena aperti, toglieteli dal fuoco per non farli seccare troppo.

    Orecchiette con broccoli e frutti di mare profumate al limone Orecchiette con broccoli e frutti di mare profumate al limone

    Conservate l’acqua che hanno rilasciato, filtrandola con un passino a maglie strette. Quindi sgusciatene una parte.

    Orecchiette con broccoli e frutti di mare profumate al limone Orecchiette con broccoli e frutti di mare profumate al limone

    Fate soffriggere in olio e.v.o. (non lesinate) uno spicchio d’aglio che andrà rimosso una volta imbrunito. Quindi aggiungete l’acqua rilasciata dai frutti di mare e fate restringere per metà. Aggiungete, quindi, i broccoli schiacciandone una parte con una cucchiaia.

    Orecchiette con broccoli e frutti di mare profumate al limone Orecchiette con broccoli e frutti di mare profumate al limone

    Scolate la pasta e fatela saltare nella padella, aggiungendo anche i frutti mare sgusciati, il succo del limone e parte delle scorzette grattugiate. Amalgamate per bene. Scaldate a parte i frutti di mare con guscio.

    Orecchiette con broccoli e frutti di mare profumate al limone

    Passate all’impiattamento disponendo i frutti di mare con guscio intorno alla pasta e spolverando con la restante parte di scorza di limone grattugiata. Una fogliolina di prezzemolo a decorazione il tocco finale.

    Bon Appetìt!

  • Risotto profumato al limone con spinaci e fasolare

    Risotto profumato al limone con spinaci e fasolare

    Risotto profumato al limone con spinaci e fasulare

    Quando mi va di dare un tocco di solarità ad un risotto, ci infilo da qualche parte sempre dei limoni, le loro scorzette, o il loro succo, o entrambi. Proprio come Montale, quando li evocava, nell’omonima poesia, come panacea al gelo dei cuori che si approssima con l’inverno. Era una delle ultime occasioni, tra l’altro. I limoni torneranno ad allietare i nostri piatti solo all’inizio della primavera; tutt’al più, nei mesi freddi, proveranno a scaldare i nostri stomaci sotto forma di limoncello di Sorrento. 🙂

    Ingredienti per due persone:

    180 gr di riso parboiled

    400 gr di spinaci freschi

    500 gr di fasolare

    Un limone

    50 gr di burro

    Olio e.v.o.

    Uno spicchio d’aglio

    Per il brodo:

    Mezza cipolla

    Una patata

    Due carote

    Un gambo di sedano

    Sale q.b..

    Cominciate col lasciare in acqua e sale le fasolare per farle spurgare. Ne ho comprate sia di quelle a guscio liscio, più grandi e con la lingua meno pronunciata, sia di quelle a guscio arricciato, più piccole e con la lingua più in evidenza. Preparate anche il brodo vegetale con le solite modalità. Mondate, quindi, e lavate con cura gli spinaci freschi.

    Risotto profumato al limone con spinaci e fasulare Risotto profumato al limone con spinaci e fasulare

    In un pentolino alto, soffriggete uno spicchio d’aglio fino a farlo imbrunire, quindi toglietelo e stufate gli spinaci freschi. Saranno pronti in una decina di minuti scarsi.

    Risotto profumato al limone con spinaci e fasulare Risotto profumato al limone con spinaci e fasulare

    Aprite le fasolare in una padella. Senza l’aggiunta di altro, tenendo la fiamma a fuoco vivo e coprendo con un coperchio. Conservate l’acqua che rilasceranno. Sgusciatene una parte e conservate l’altra con tutto il guscio. Serviranno, quest’ultime, per la decorazione.

     Risotto profumato al limone con spinaci e fasulare Risotto profumato al limone con spinaci e fasulare

    Tagliate la buccia di un limone, tenendo solo la parte gialla ed eliminando quella interna bianca e spugnosa. Tagliatela, quindi, a listarelle molto sottili. Estraete il succo del limone, poi, con l’aiuto di uno spremi-agrumi.

    Risotto profumato al limone con spinaci e fasulare Risotto profumato al limone con spinaci e fasulare

    Passate alla preparazione del risotto. Sciogliete in padella 30 gr di burro e fate tostare per un minuto il riso (ho utilizzato come sempre un ribe parboleid, che difficilmente scuoce). Quindi versate abbondante brodo e cominciate a far assorbire l’acqua al riso.

    Risotto profumato al limone con spinaci e fasulare Risotto profumato al limone con spinaci e fasulare

    Nel frattempo sminuzzate gli spinaci, tagliandoli a coltello. Proseguite la cottura del risotto con altro brodo e con l’acqua rilasciata dalle fasolare. Quindi a cottura quasi ultimata, aggiungete gli spinaci.

    Risotto profumato al limone con spinaci e fasulare Risotto profumato al limone con spinaci e fasulare

    Amalgamate bene. Quindi aggiungete il succo del limone.

    Risotto profumato al limone con spinaci e fasulare Risotto profumato al limone con spinaci e fasulare

    Fate asciugare anche il succo di limone. Completate, quindi, la mantecatura, aggiungendo le fasolare sgusciate ed un’altra noce di burro. Amalgamate bene.

    Risotto profumato al limone con spinaci e fasulare Risotto profumato al limone con spinaci e fasulare

    Passate, infine, all’impiattamento. Con l’aiuto di un coppa-pasta, disponete il risotto al centro del piatto di portata, decorando con le bucce di limone e con le fasolare lasciate da parte.

    Bon Appetìt!