Tag: crema di patate

  • Linguine con crema di patate colorata allo zafferano, polipetti veraci e vongole su vellutata di zucca, imbrattate con polvere di prezzemolo

    Linguine con crema di patate colorata allo zafferano, polipetti veraci e vongole su vellutata di zucca, imbrattate con polvere di prezzemolo

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    L’abbinamento polpo e patate è un classico fra gli antipasti di mare e, come spesso mi capita, stravolgere piatti della tradizione per crearne di completamente diversi mi diverte non poco. E’ un piatto dove, naturalmente, la differenza la fanno gli ingredienti di mare. Puntate quindi sempre sul pescato fresco, mi raccomando. Qui la sapidità di polpi e vongole si sposano ottimamente al gusto dolce della zucca. Tra l’altro anche la pasta con le vongole e la zucca, per quanto non tradizionale, è un abbinamento consolidato nella cucina di mare/terra. A questo punto potremmo considerare questo piatto un po’ come se fosse un meltin pot…e a noi, si sa, le contaminazioni piacciono parecchio.

    Ingredienti per due persone

    250 gr di linguine

    300 grammi di polipetti veraci (due o tre di dimensioni ridotte)

    500 gr di vongole

    300 gr di patate

    200 gr di zucca

    Una bustina di zafferano

    Latte q.b.

    Prezzemolo q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Uno spicchio d’aglio

    Sale q.b.

    La cosa che vi richiederà più tempo è la preparazione della polvere di prezzemolo. Io, in realtà, l’ho preparata la sera prima. Ad ogni modo se non ne avete tempo, potrete cominciare da lì, ci vorranno un paio d’ore in tutto, che saranno più che sufficienti per completare la preparazione del piatto. Lavate le foglie di prezzemolo (eliminate tutti i gambi) e disponetele ordinatamente in una teglia su carta forno. Impostate la temperatura a 50° (non ventilato) e tenetele in forno per un’ora e mezzo circa. La bassa temperatura asciugherà lentamente l’acqua contenuta nelle foglie di prezzemolo, che prima appassiranno e poi si seccheranno totalmente. Vi accorgerete di aver raggiunto il punto di essiccazione ottimale quando le foglie si sgretoleranno facilmente tra le dita.

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    A questo punto con l’aiuto di un mortaio (o se non l’avete di un trita-vivande) pestate le foglie fino a ridurle completamente in polvere. Potrete utilizzare poi un setaccio a maglie strette per eliminare eventuali residui più grossolani ed ottenere così una polvere finissima.

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    Lasciando, quindi, la preparazione della polvere di decorazione, mettete in acqua e sale le vongole, in modo che potranno continuare a spurgare e pulite i polipetti (eliminando la sacca del nero, gli occhi e la bocca) nel caso non l’abbia fatto il vostro pescivendolo di fiducia per voi.

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    A questo punto passate alla preparazione della crema di patate e della vellutata di zucca. Tagliate a dadini, sia le patate che la zucca.

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    Mettete le patate a lessare in acqua leggermente salata e la zucca ad appassire in padella con un filo d’olio, un pizzico di sale e mezzo dito d’acqua. Attenti col sale, mi raccomando, la sapidità delle vongole potrebbe essere già da sola sufficiente, quindi vi consiglio di tirare le somme quando avrete assemblato le varie preparazioni. Ad ogni modo, patate e zucca saranno cotte quando riuscirete a schiacciarle con facilità con l’aiuto di una cucchiaia di legno.

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    Il passo successivo è la preparazione delle creme. Con l’aiuto di una spumarola tirate via le patate, aggiungete un po’ di latte o in alternativa un po’ di acqua di cottura e frullate con il minipimer. Stessa identica operazione da ripetere con la zucca. Le patate avranno, chiaramente una consistenza maggiore, la zucca sarà più fluida, l’importante è che entrambe le creme risultino lisce e senza grumi.

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    Per colorare la crema di patata, aggiungetevi una bustina di zafferano e girate energicamente con una frusta fino a far assumere alla crema un omogeneo color giallo intenso.

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    A questo punto mettete ad aprirsi in una padella, su fuoco vivo, le vongole. Coprite con un coperchio per aumentare la pressione, in breve tempo si apriranno. Non tenetele un secondo in più di quello che è il tempo necessario per farle schiudere, perché altrimenti si seccherebbero. Se ce n’è qualcuna più caparbia, tirate via quelle già aperte e tenete sul fuoco quelle non ancora schiuse. Conservate, quindi l’acqua fuoriuscita dai frutti di mare, passandola attraverso un colino per eliminare eventuali impurità.

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    Nella padella in cui salterete la pasta, soffriggete in olio e.v.o. uno spicchio d’aglio. Toglietelo quando sarà imbiondito e mettete a cuocere i polpi. Prima di lasciarli cadere in padella, immergete nell’olio caldo solo le punte delle braccia, in modo che si arriccino (ve ne servirà qualcuna per decorazione). Anche in questo caso la cottura dovrà essere molto veloce, 4-5 minuti, per evitare che si induriscano. Quando saranno cotti, toglieteli via e aggiungete nella padella con l’olio sfrigolante, l’acqua delle vongole, aspettando, prima di spegnere, fino a che non si riduca più o meno della metà.

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    Nel frattempo tagliate a pezzettini i polipetti e sgusciate parte delle vongole. Tenete da parte i tentacoli più carini e qualche vongola col guscio. Quindi a fuoco spento aggiungete la crema di patate, i pezzetti di polpo e le vongole sgusciate al sugo che avete in padella. Amalgamate bene, assaggiate ed eventualmente aggiustate di sale.

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    A questo punto, non vi rimane che attendere che l’acqua della pasta bolla. Salate leggermente e calate le linguine che scolerete, ovviamente, ben al dente. Saltate, quindi, la pasta in padella. Riscaldate la restante parte di polpo e vongole che avete messo da parte per la decorazione in un’altra padella.

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    Impiattate, infine, sistemando dapprima la vellutata di zucca sul fondo del piatto, quindi adagiandovi la pasta sopra e imbrattando con la polvere di prezzemolo.

    Bon Appetìt

     

     

     

     

     

     

     

  • Scialatielli al vino rosso, con bufala, guanciale croccante e tarallo sbriciolato, su vellutata di patate e peperoni rossi

    Scialatielli al vino rosso, con bufala, guanciale croccante e tarallo sbriciolato, su vellutata di patate e peperoni rossi

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    Il vino rosso può essere un ottimo colorante per pasta e gnocchi freschi. Se ad esempio non riuscite a trovare le patate viola, che non sono sempre di facile reperibilità, per preparare degli gnocchi colorati, potete ripiegare su un vino rosso. Riuscirete ugualmente a donare un bellissimo colore al vostro piatto. In questo caso un Nero d’Avola mi ha aiutato a conferire la stessa tonalità a degli scialatielli di semola rimacinata di grano duro. Tutto il resto è venuto da sè…

    Ingredienti per 2 persone

    Per la pasta:

    200 gr di semola rimacinata di grano duro

    Un pizzico di sale

    100 ml di vino rosso

    Per la vellutata:

    2 patate medie

    1 peperone

    latte q.b.

    sale q.b.

    olio extra vergine di oliva q.b.

    Per il condimento:

    Una mozzarella di bufala da 125 gr

    Un tarallo con le mandorle

    4 fettine di guanciale

    Uno spicchio d’aglio

    Parmigiano q.b.

    Olio extra vergine di oliva q.b.

    Cominciate col mettere il peperone intero in una teglia antiaderente in forno a 170° (non ventilato). Servirà a spellarlo agevolmente. Una trentina di minuti dovrebbero bastare, controllate ogni tanto il grado di cottura e soprattutto che non annerisca, girandolo più volte su di ogni lato. Nel frattempo pelate le patate e tagliatele a pezzetti piccoli. Quindi mettetele a cuocere in padella con un filo d’olio ed in un dito d’acqua.

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    Cominciate nel frattempo a preparare la pasta. In una scodella disponete a fontana la semola di grano duro, il pizzico di sale e versateci il quantitativo previsto di vino al centro. Quindi cominciate ad impastare. Quando la semola avrà assorbito il vino, vi consiglio di continuare l’opera su di un piano, impastando energicamente per una decina di minuti, in modo da ottenere un composto sodo ed omogeneo, che poi andrete ad avvolgere in pellicola, lasciando riposare in frigo per una trentina di minuti.

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    Nel frattempo le patate che avete lasciato sul fuoco si saranno ammorbidite. Cominciate, quindi, a schiacciarle con l’aiuto di una cucchiaia di legno, magari alzando il fuoco per far asciugare l’acqua se ce n’è ancora tanta. Quando il tutto avrà raggiunto la consistenza di un purè, spegnete e lasciate riposare. Non dimenticatevi del peperone nel forno. Sarà cotto quando avrà questo aspetto qui! A quel punto privatelo di pelle e semi.

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    Quindi con l’aiuto di un frullatore ad immersione, frullate mezzo peperone (conservate per qualche altra pietanza la restante parte), la purea di patate ed un po’ di latte. Salate.

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    Tagliate, poi, a dadini la bufala, conservandone il latte e sbriciolate il tarallo. Potete iniziare anche a metter su l’acqua per la pasta a bollire. Il passo successivo sarà creare gli scialatielli colorati al vino rosso.

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    Stendete la pasta con l’aiuto di un mattarello, infarinando bene il piano di lavoro oppure, più semplicemente, se l’avete, tirate la sfoglia con l’apposita macchinetta. La mia al momento della preparazione di questo piatto era ai box, quindi ho optato per la soluzione più faticosa. Preparando degli scialatielli, la sfoglia non deve risultare troppo sottile, diciamo il doppio di una normale pappardella o tagliatella che sia.

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    Con l’aiuto di una rotella per la pasta o dell’apposito taglia pasta formate le fettuccine di 3-4 mm di spessore. Disponetele su di un vassoio, anch’esso infarinato, per evitare che si attacchino fra di loro.

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    Prima di buttare la pasta, quando l’acqua bolle, preparate il guanciale croccante. In una padella antiaderente, con un filo d’olio, fate arricciare le fettine di guanciale, che poi andrete a tagliare a metà o in tre parti a seconda della lunghezza. Basteranno, comunque, davvero pochi secondi. In un’altra padella più grande, dove andrete a saltare la pasta, fate imbiondire uno spicchio d’aglio in olio più abbondante. Tenete in caldo anche la vellutata di patate e peperoni.

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    Quindi calate la pasta nell’acqua salata e tirate via al dente. Trattandosi di pasta fresca, basteranno davvero pochi minuti. Fate saltare la pasta prima con il solo latte che la bufala avrà scaricato ed il parmigiano. Quindi in un secondo momento, quando si sarà creata una cremina anche la mozzarella e poche briciole di tarallo.

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    Passate quindi all’impiattamento. Disponete la vellutata al centro del piatto. Adagiatevi gli scialatielli, quindi guarnite con il guanciale croccante, le restanti briciole di tarallo ed un ciuffetto di basilico.

    Bon Appetìt!

     

     

     

  • Orecchiette con asparagi, crema di patate e salsiccia

    Orecchiette con asparagi, crema di patate e salsiccia

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    Uno dei motivi per cui amo la primavera ed il mese di Aprile in particolare, nonostante la spada di Damocle dell’allergia alle parietarie che mi pende costantemente tra capo e collo, è la presenza di frotte di asparagi al bancone del fruttivendolo. Li comprerei tutti e ne farei piante da appartamento…

    Ingredienti per 2/3 persone:

    250 gr di orecchiette

    350 gr di patate

    Latte q.b.

    Un mazzo di asparagi

    2 salsicce

    Uno spicchio d’aglio

    Parmigiano q.b.

    Pecorino q.b.

    Sale q.b.

    Pepe q.b.

    Olio extravergine di oliva

    Un ciuffetto di basilico

    Cominciate col preparare la crema di patate. Mettete in una padella le patate tagliate a tocchetti, un filo d’olio, un pizzico di sale e un dito d’acqua. Quando si saranno ammorbidite cominciate a schiacciarle con l’aiuto di una cucchiaia di legno. Aggiungete del latte, fate amalgamare bene e a cottura ultimata passate al frullatore. La crema deve essere fluida, quindi, se vi pare troppo densa, allungatela con dell’altro latte. Quindi aggiustate di sale e pepate.

    Cominciate quindi a far soffriggere, in un’altra padella, in olio d’oliva uno spicchio d’aglio e, quando sarà imbiondito, toglietelo. A questo punto mettete gli asparagi (tagliateli corti, mettete solo le punte ed una piccola parte del gambo, la restante parte centrale del gambo potete conservarla magari per farne una crema per un altro piatto). con mezzo dito d’acqua. Coprite con un coperchio ed aspettate che si cuociano fino a farli diventare morbidi (mi raccomando, se li fate fare troppo si spappoleranno). A cottura ultimata togliete gli asparagi nella padella e metteteci le salsicce sbriciolate. Fate quindi rosolare bene e una volta cotte aggiungete nuovamente gli asparagi e la crema di patate per far insaporire tra loro gli alimenti.

    Nel frattempo avrete trovato il tempo di metter su l’acqua a bollire. Al momento propizio buttate le orecchiette. Tenete da parte una tazza di acqua di cottura, potrebbe servirvi nel caso vi accorgiate, quando andrete a saltare la pasta, il sugo non sia abbastanza fluido. Scolate la pasta al dente e, per l’appunto, saltate aggiungendo una manciata di parmigiano ed una di pecorino. Quindi impiattate decorando con un ciuffetto di basilico.

    Bon Appetìt!