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  • Zuppa di cavolo nero, lenticchie gialle e patate con pane all’uvetta.

    Zuppa di cavolo nero lenticchie gialle e patate con pane all'uvetta

    Sinceramente mi era sfuggita sinora l’esistenza di una varietà di lenticchie  di colore giallo. Le ho scoperte quest’anno in vacanza in Turchia, dove va per la maggiore una zuppa di lenticchie appunto, con una nota citrica per la presenza di limone, che si chiama corba (pronunciata ciorba), che è di un giallo ocra importante. Devo dire la verità, l’ho apprezzata molto, per quanto la discutibile cromaticità. Dato il mio naturale scetticismo però, pensando che mi stessero propinando qualche altro tipo di legume o chissà cos’altro che veniva tradotto impropriamente in inglese come lentils, ho fatto una ricerca in rete per capire effettivamente cosa stessi mangiando. È così ho colmato una lacuna. Le lenticchie gialle esistono e dopo mesi di ricerche, finalmente le ho trovate…

    Ingredienti per 3-4  persone:

    2 fasci di cavolo nero

    300 gr di lenticchie gialle decorticate

    Due patate grandi

    Sale q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Una punta di peperoncino

    Uno spicchio d’aglio

    Mondate e lavate il cavolo nero. Mettetelo a stufare in una casseruola alta dopo aver soffritto uno spicchio d’aglio ed una punta di peperoncino.

    Sbucciate le patate e tagliatele a pezzi piuttosto grossi, quindi mettetele a lessare in acqua e sale. Nel frattempo risciacquate per bene le lenticchie gialle.

    Quando le patate saranno ormai facili da schiacciare aggiungetevi anche le lenticchie, che essendo decorticate cuoceranno in pochi minuti (una decina più o meno).

    Quindi aggiungete patate e lenticchie, con la loro acqua di cottura al cavolo nero che avete stufato, fate amalgamare bene ed insaporire per alcuni minuti (aggiungete un po’ d’acqua se questa fosse insufficiente). Aggiustate di sale. Tagliate quindi il pane all’uvetta, eventualmente potete tostarlo in forno se preferite.

    Servite in una piatto fondo o in una terrina, accompagnando la zuppa con i crostini di pane.

    Bon Appetìt!

  • Zuppa d’autunno con zucca, castagne cavolo nero e topinambur con pane alle noci

    Zuppa d'autunno con zucca castagne cavolo nero e topinambur

    Per una volta cominciamo dai credits che vanno ad una cara collega della mia compagna. Campana come me e quindi con l’innato gene della generosità nella catena del dna (prima o poi lo scoveranno), ci ha fatto dono di un bel pacco di castagne made in Taburno, terra d’aglianico, ma non solo. I castagni che si arrampicano sui pendii del massiccio sannita, grondano dei loro frutti spinosi in questo periodo dell’anno ed il loro prezioso nucleo è uno degli alimenti simbolo della stagione autunnale. E qui introduciamo il progetto di quest’anno (inteso in senso calcistico…o scolastico, scegliete voi). Tre zuppe, una per stagione. Seguiranno quella invernale e quella primaverile (l’estate ne resta fuori per ovvie ragioni), tutte con prodotti rigorosamente tipici del periodo.

    Ingredienti per due persone:

    Un fascio di cavolo nero (500/600 gr ca)

    600 gr di zucca provenzale o napoletana

    3-4 radici di topinambur (150 gr ca)

    15/18 castagne di medie dimensioni

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale q.b.

    Due spicchi d’aglio

    Pane alle noci

    Cominciate con lo sgusciare le castagne, aiutandovi con un coltello a punta. Quindi mettetele a lessare in acqua salata per una trentina di minuti. Una volta cotte, rimuovete la pellicina il prima possibile, prima che si freddino. Conservate l’acqua di cottura.

    Mondate e lavate il cavolo nero (rimuovete la parte centrale della foglia, dura e fibrosa). In una casseruola alta fate andare uno spicchio d’aglio (rimuovetelo una volta imbiondito) e mettete a stufare il cavolo, coprendo con un coperchio.

    Tagliate nel frattempo la zucca a dadini. Non avendo trovato la napoletana, ho utilizzata la provenzale. Da evitare la mantovana in questo caso, in quanto molto povera d’acqua. In padella fate andare uno spicchio d’aglio (rimuovetelo una volta imbiondito), quindi aggiungete la zucca.

    Una volta che il cavolo sarà pronto, spegnete il fuoco per completare la cottura degli altri ingredienti. In particolare lasciate la zucca in cottura fino a che non si sarà ammorbidita (lasciate i pezzi interi, non schiacciatela).

    Quindi lavate, pelate e riducete a pezzi il topinambur. Spadellate per pochi minuti, aggiungendo giusto una tazzina d’acqua (la cottura è molto veloce).

    Aggiungete nella casseruola in cui avrete stufato il cavolo anche le castagne, il topinambur e la zucca (compresi gli umori rilasciati). Allungate con un poco d’acqua delle castagne, filtrandola opportunamente. Se dovesse essere insufficiente, allungate ulteriormente con acqua corrente. Fate, quindi, andare per una decina di minuti per insaporire il tutto.

    Servite accompagnando con del pane alle noci.

    Bon Appetìt!

  • Totano imbottito con cavolo nero e camembert su polenta taragna

    Totano imbottito con cavolo nero e camembert su polenta taragna

    L’apertura di una nuova pescheria a Milano, mi riempiva il cuore di gioia e di speranza. Eh sì perché nella capitale economica del paese, l’accessibilità al pesce fresco è ben lontana dall’opulenza dei banchi del pesce che si trovano al meridione, un controsenso se vogliamo, che però, ovviamente sottostà a motivazioni culturali e soprattutto logistiche. Le attese sono state solo parzialmente deluse, la qualità del pescato è ottima: tutto freschissimo anche se la messe non è così abbondante. L’aspetto negativo, ma c’era da aspettarselo, sta piuttosto nei prezzi, da vera boutique di alta moda. La qualità si paga si sa, ma a Milano, per una qualche ragione socio-economica, molto di più. Così me ne sono uscito a cresta bassa con due totani piccolini al posto della cernia di 15 kg che sognavo (che comunque non avevano), in attesa della tredicesima per poterci riprovare.

    Ingredienti per 2 persone:

    Due totani da 150 gr ciascuno

    Un fascio di cavolo nero

    70 gr di camembert

    Olio e.v.o. q.b.

    Uno spicchio d’aglio

    Sale q.b.

    Per la polenta:

    100 gr di polenta taragna

    Sale q.b.

    40 gr di burro

    Parmigiano q.b.

    Mondate e lavate il cavolo nero, eliminando la parte centrale della foglia. Quindi stufatelo al solito modo. Dopo aver soffritto uno spicchio d’aglio, aggiungete in una casseruola alta il cavolo nero e coprite con un coperchio. Aggiungete mezzo dito d’acqua per agevolarne la cottura. Salate. Postilla: la quantità di cavolo indicata negli ingredienti è sicuramente eccessiva per il nostro scopo (ne avrò utilizzato non più di un quarto del volume totale), per quanto farne solo una parte e lasciarne cruda la restante mi sembrava poco logico, va da sé che la parte eccedente potrete utilizzarla come contorno o per altra preparazione.

    Nel mentre il cavolo nero cuocia, eviscerate i totani e rimuovete occhi, bocca e pelle.

    Una volta cotto il cavolo, come detto, prelevatene una parte e sminuzzatela a coltello.

    Il camembert è un formaggio francese a pasta molle, con crosta edibile, che si scioglie con facilità. Simile al brie, ma molto più saporito, è molto diffuso in Francia ed anche da noi è di facile reperibilità. Tagliatene dalla forma un pezzo della quantità indicata e fatelo a dadini.

    In un filo d’olio, rosolate, per un minuto o due, i tentacoli del totano, quindi riducete a dadini anche quello. A fuoco spento, mischiate il cavolo nero, il camembert e i pezzettini di totano. La vostra farcitura è tutta qui.

    Con un po’ pazienza, riempite le teste dei totani con la farcitura. Quindi sigillate bene con l’aiuto di 4-5 stuzzicadenti. Oleate la teglia che userete in forno e disponetevi al centro i totani imbottiti con l’aggiunta di un altro filo d’olio. Infornate a 180° (non ventilato) per 25 minuti.

    Regolatevi in base al tempo di cottura indicata sulla confezione della polenta taragna. Io ne ho usata a cottura breve di un piccolo mulino valtellinese (uno dei souvenir che mi sono regalato durante una recente gita nella splendida valle tagliata dall’Adda). Condite con burro e parmigiano prima di terminarne la cottura e se volete renderla più ricca, inseriteci anche un pezzo di camembert.

    Impiattate disponendo la polenta al centro del piatto. Tagliate il totano a rondelle spesse, disponetelo sulla polenta taragna e bagnate col sughetto rilasciato in teglia, che sarà bello formaggioso a causa del camembert che si sarà sciolto.

    Bon Appetìt!

  • Zuppa di ceci, cavolo nero e funghi porcini con stick di pane di segale

    Zuppa di ceci cavolo nero e funghi porcini con stick di pane di segale

    E con questa si conclude la trilogia delle zuppe di verdure e legumi proposte per questa stagione invernale (se avete perso le puntate precedenti basta scorrere verso il basso la pagina del blog). Minestre calde per scaldare pancia e cuore dalle rigidità dei primi mesi dell’anno. Piatti a trazione contadina che però non rinunciano ad un pizzico di creatività. Veri toccasana, infine, per sbloccare le vostre viscere riottose (per chi ha di quei problemi, non il sottoscritto). Insomma, dei veri e propri jolly da calare in tavola tra le festività natalizie e quelle pasquali (stante la stagionalità delle verdure utilizzate).

    Ingredienti per due persone:

    2 fasci di cavolo nero

    250 gr di ceci lessati

    40 gr di porcini secchi

    Sale

    Olio e.v.o. q.b.

    Due spicchi d’aglio

    Una punta di peperoncino

    Un rametto di rosmarino

    Tre fette di pane di segale

    Mettete, innanzitutto, a bagno i funghi porcini secchi in acqua tiepida per una mezz’ora perché si reidratino. Nel mentre mondate e lavate il cavolo nero.

    Stufatelo al solito modo in una casseruola alta, dopo aver soffritto, in olio e.v.o., uno spicchio d’aglio ed avervi aggiunto una punta di peperoncino. Salate. Fate andare i ceci (pre-lessati) in acqua e sale, aromatizzando con un rametto di rosmarino.

    Verificate la cottura del cavolo nero e, a tempo debito, spegnete. Fate soffriggere un altro spicchio d’aglio e spadellate i funghi porcini (strizzateli prima di metterli in padella). Salate.

    Completate la cottura dei funghi, quindi tagliate le fette di pane di segale a stick e infornate su una placca a 180° per alcuni minuti per ottenere i vostri crostini.

    Assemblate quindi la zuppa, aggiungendo ai ceci il cavolo nero. Fate amalgamare per bene, quindi aggiungete i funghi ed amalgamate nuovamente.

    Impiattate a vostro piacimento, accompagnando con i crostini di pane di segale.

    Bon Appetìt!

  • Hamburger di tonno con salsa al bergamotto e chips di cavolo nero

    Hamburger di tonno con salsa al bergamotto e chips di cavolo nero

    Quand’ero bambino gli hamburger erano solo di carne e così è stato per secoli d’altronde. Nell’ultimo decennio, più o meno, sono spuntati invece come i funghi (ecco di funghi non ne ho visti ancora) hamburger di tutti i tipi, salvando del concetto originario solo la caratteristica forma a disco. I più temuti sono quelli rigorosamente veg di seitan. Non me ne vogliate amici vegetariani, ma non si possono guardare e non mi convincerete mai che rientrino nei parametri della commestibilità. Vi assicuro tra l’altro che con un po’ di pazienza in più, si possono preparare degli hamburger vegetariani del tutto dignitosi, con verdure, legumi, ortaggi, formaggio (per chi può) e così via. Essendo, però, notoria la mia impertinenza e visto che provengo da una città di mare, sposandone senza se e senza ma la cultura culinaria, non potevo non reinterpretare, nella fiche messami a disposizione, il piatto a base di pesce, in barba a puristi della carne e irredentisti veg.

    Ingredienti per due persone:

    Per gli hamburger:

    Un trancio di tonno rosso da 400 gr circa

    400 gr di pane raffermo

    Prezzemolo q.b.

    Un tuorlo d’uovo

    Pangrattato q.b.

    Sale q.b.

    Pepe q.b.

    Olio e.v.o.

    Per la salsa:

    25 gr di burro

    Una tazzina di latte

    Un bergamotto

    Farina 00 q.b.

    Per le chips:

    6 foglie di cavolo nero

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale q.b.

    Cominciate col lavare il cavolo nero, lasciandolo asciugare per un paio d’ore (è importante per la riuscita delle chips chele foglie siano completamente asciutte). Lavate bene anche il bergamotto ed asciugate bene anche questo.

    Grattugiate la buccia del bergamotto ed estraetene il succo.

    Mettete a bagno 3 grosse di fette di pane, quindi rimuovete la crosta e strizzate per bene la mollica bagnata. Tritate finemente il prezzemolo. Passate quindi alla preparazione del tonno.

    Tagliate con il coltello il tonno come se voleste fare una tartara. Dovrà venir fuori un trito vero e proprio. Quindi aggiungete in una scodella il pane, il prezzemolo, un tuorlo d’uovo, il sale e il pepe.

    Amalgamate bene l’impasto che dovrà risultare sufficientemente sodo. Quindi dividete a metà il composto e con l’aiuto di un coppapasta date forma agli hamburger. Ripassate nel pangrattato.

    Per le chips di cavolo nero, eliminate la nervatura centrale delle foglie con un coltello. Spennellatele con olio e.v.o. Salate leggermente ed infornate a 180° (forno non ventilato) per una decina di minuti o fino a che, comunque, le foglie non si saranno asciugate completamente. Dovranno risultare croccanti e friabili. Passate quindi alla preparazione della salsa, sciogliendo in un pentolino il burro e scaldandovi leggermente il latte.

    Aggiungete quindi il succo del bergamotto, fate andare per qualche minuto, quindi addensate la salsa con un po’ di farina, avendo cura di setacciarla prima con l’aiuto di un colino a maglie strette. Continuate a girare senza sosta con una frusta, per evitare il formarsi di grumi, anche dopo aver spento il fuoco.

    Passate, infine alla preparazione degli hamburger. In una padella antiaderente scaldate l’olio e.v.o. e friggeteli come se si trattassero di normali hamburger di carne. Dorate entrambi i lati.

    Hamburger di tonno con salsa al bergamotto e chips di cavolo nero

    Impiattate a vostro piacimento, decorando con le chips di cavolo nero e bagnando con la salsa. Completate con una spolverata di buccia di bergamotto.

    Bon Appetìt!