Tag: #baccalà

  • Flan di carciofi e baccalà con crema di parmigiano

    Flan di carciofi e baccala con crema di parmigiano

    Giuro che è l’ultima volta, prima della nuova stagione fredda, che vi propongo un piatto con il baccalà. È che non potevo non sfruttarne l’accoppiamento coi carciofi che in aprile raggiungono il loro top. Un accostamento che mi piace un sacco e che ciclicamente ripropongo sotto nuove vesti. In questo caso il soprabito è in crema di parmigiano, delicata quanto basta, da non affogare i sapori degli altri due ingredienti principali. E poi, prima di sfondarsi a Pasqua, in quella che è la ricorrenza religiosa a più alto tasso di calorie nella storia dell’umanità, pranzare con una cosa più leggera, male non fa! 😉

    Ingredienti per 2 persone:

    Per i flan:

    2 carciofi

    100 gr di baccalà

    Un uovo

    Parmigiano q.b.

    Sale q.b.

    Pepe q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Mezzo limone

    Burro q.b.

    Per la crema:

    40 gr di burro

    125 gr di latte

    Tre cucchiaini circa di farina di riso

    Parmigiano q.b.

    Per la decorazione:

    Erba cipollina q.b.

    Paprika dolce q.b.

    Mondate i carciofi e metteteli in acqua, sale e limone come usualmente si fa. Quindi tagliateli a metà e metteteli a lessare.

    Flan di carciofi e baccala con crema di parmigiano Flan di carciofi e baccala con crema di parmigiano

    Prendete il vostro baccalà e scottatelo in padella con un po’ d’olio e.v.o. per pochi minuti. Una volta cotto, privatelo della pelle e tagliatelo in pezzi più piccoli. Conservate il sugo di cottura.

    Flan di carciofi e baccala con crema di parmigiano Flan di carciofi e baccala con crema di parmigiano

    Quando i carciofi saranno morbidi, toglieteli dall’acqua e fateli raffreddare. Quindi inseriteli in un trita-vivande insieme al baccalà, al sughetto messo da parte, all’uovo, ad un po’ di pepe e ad una spolverata di parmigiano. Tritate il tutto. Il composto deve risultare omogeneo, ma non perfettamente liscio. Quindi aggiustate di sale (il baccalà è di per sé sapido, farlo prima può essere rischioso).

    Flan di carciofi e baccala con crema di parmigiano Flan di carciofi e baccala con crema di parmigiano

    Imburrate gli stampini per il flan, quindi versateci il composto e mettete in forno non ventilato a 190°, per 30 minuti circa, a bagnomaria in un tegame.

    Flan di carciofi e baccala con crema di parmigiano Flan di carciofi e baccala con crema di parmigiano

    Nel frattempo preparate la crema di parmigiano. Sciogliete in un pentolino antiaderente il burro e scaldatevi il latte (senza farlo bollire). Quindi addensate con della farina di riso, avendo cura di setacciarla prima. Mescolate di continuo con l’aiuto di una frusta per evitare il formarsi di grumi.

    Flan di carciofi e baccala con crema di parmigiano Flan di carciofi e baccala con crema di parmigiano

    Quindi aggiungete abbondante parmigiano. Quando sarà perfettamente fluida, spegnete il fuoco, ma continuate a girare. Prima di impiattare, riaccendete il fuoco e ravvivatela con qualche goccia di latte.

    Flan di carciofi e baccala con crema di parmigiano Flan di carciofi e baccala con crema di parmigiano

    Il flan deve avere il tempo di rassodarsi e gonfiarsi, se trascorsi 30 minuti non dovrebbe ancora avere la consistenza corretta, aumentate la temperatura e fatelo stare per altri 5 minuti. Quindi a cottura completata, sfornateli.

    Flan di carciofi e baccala con crema di parmigiano

    Passate all’impiattamento. Rovesciate il flan di carciofi e baccalà al centro del piatto di portata. Quindi copritelo con della crema di parmigiano (non affogatelo completamente però). Completate con un po’ di erba cipollina fresca precedentemente sminuzzata, quindi con una leggera spolverata di paprika dolce.

    Bon Appetìt!

  • Tortelli ripieni di patate e baccalà con crema al burro e noci su vellutata di broccoli

    Tortelli ripieni di patate e baccalà con crema al burro e noci su vellutata di broccoli

    Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Sono un bel po’ di anni che manco dall’Emilia. Si mangia davvero bene lì. Se proprio c’è qualcosa di cui possiamo andar fieri, noi italiani, è la sconfinata tradizione regionale della nostra cucina. Spesso allora penso a come combinare elementi di varie regioni in una mia personalissima interpretazione della cucina fusion. Ad esempio perché non gettare le basi per un gemellaggio tra Modena e Somma Vesuviana ed inventarsi dei tortelli con dentro il pesce più buono del mondo? Ne è venuta fuori questa roba qui…

    Ingredienti per due persone

    Per i tortelli:

    150 di semola di grano duro

    75 ml di acqua

    Due patate medie

    250 gr di baccalà

    Pepe q.b.

    Sale q.b.

    Per il condimento:

    Due broccoli baresi di piccole dimensioni

    75 gr di burro a temperatura ambiente

    Mezza tazzina di latte

    Sale q.b.

    8 noci

    Olio e.v.o. q.b.

    Per la decorazione:

    Un rametto di rosmarino

    Cominciate a lessare le patate ed una volta cotte, dopo averle private della buccia, schiacciatele. Nel frattempo che le patate cuociano, lavate e mondate i broccoli. Mettete a lessare anche quelli in acqua. Aggiungete del sale.

    Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Cominciate  a preparare l’impasto per la sfoglia. In una scodella mescolate, nei quantitativi indicati, la semola di grano duro e l’acqua. Quindi trasferite il composto su di un piano di lavoro per impastare meglio. Lavorate energicamente per una decina di minuti. Una volta ottenuta la vostra palla di pasta, avvolgetela in della pellicola e lasciatela riposare in frigo per 30 minuti circa.

    Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Scottate, in un filo d’olio, il baccalà in padella. Mi raccomando conservate il sughetto fuoriuscito dal baccalà, vi servirà per insaporire tortelli. Quindi private il baccalà della pelle e macinatelo con l’aiuto di un mixer da cucina.

    Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Quindi mischiatelo alla patata schiacciata, aggiungendo del pepe ed eventualmente un pizzico di sale nel caso in cui il baccalà non sia troppo sapido. Impastate fino ad ottenere un composto omogeneo. Lasciate freddare bene, magari in frigo.

    Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Frullate i vostri broccoli, aggiungendo un po’ d’acqua di cottura fino ad ottenere una vellutata bella liscia. Quindi sgusciate le noci e tritatele in un mortaio.

    tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Apprestatevi a preparare la vostra sfoglia. Dividete a metà l’impasto ed appiattite le due metà per predisporle al passaggio tra i rulli della macchina per la pasta. Otterrete delle sfoglie sottili (vi consiglio di tagliarle ulteriormente a metà quando diventeranno troppo lunghe e non facilissime da maneggiare). Quindi tagliate a quadrati regolari.

    tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Fate una pallina di ripieno (mi raccomando deve essere ben freddo) e riponetela al centro di ogni quadrato. Quindi richiudete formando un triangolo e facendo pressione con le dita sui lati aperti per far aderire bene i due lembi. Unite le due punte tenendo il mignolo al centro per formare il caratteristico buco. Fatele aderire bene per evitare che in fase di cottura si stacchino. Quindi ripiegate la terza punta verso l’esterno.

    tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Prima di calarli in acqua, preparate velocemente la crema al burro. In una scodella riponete il tocchetto di burro a temperatura ambiente. Mi raccomando dovranno essere molto morbidi. Aggiungete un pizzico di sale ed un goccio di latte caldo. Con una frusta, preferibilmente elettrica se l’avete, cominciate ad inglobare aria per ottenere una semplicissima crema di burro.

    tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Quindi calate i tortelli in acqua bollente per pochi secondi. Tirateli su e saltateli nella padella dove avete conservato il sughetto del baccalà con parte delle noci ed in un secondo momento con la crema al burro.

    tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Passate all’impiattamento, disponendo la vellutata di broccoli sul fondo del piatto di portata a vostro piacimento. Disponetevi quindi i tortelli sopra, ricoprendoli con il burro sciolto. Quindi completate con una spolverata di granella di noci e decorate con un rametto di rosmarino.

    Bon Appetìt!

  • Baccalà foderato al guanciale su crema di friarielli

    Baccalà foderato al guanciale su crema di friarielli

    Baccala foderato al guanciale su crema di friarielli

    Non voglio pronunciare quella parola lì, ma tra poco più di un mese, con tutta probabilità, sarete intorno ad un tavolo apparecchiato con una tovaglia rossa e delle candele dorate assieme ad un po’ di gente a cui, si presume, volete un gran bene. Ecco, visto che in quella serata lì il baccalà non potrà proprio mancare, potreste aver deciso di servirlo in un modo inconsueto. Io vi lascio un’idea, un post-it appiccicato al frigo, nel caso vogliate accantonare l’ipotesi del solito fritto.

    Ingredienti per tre persone:

    Due fasci di friarielli

    Uno spicchio d’aglio

    Mezzo peperoncino

    Sale q.b.

    Un trancio di baccalà da 250 gr.

    Un etto di guanciale tagliato sottile

    Olio e.v.o.

    Pepe verde q.b.

    Per prima cosa mondate e lavate bene i friarielli.

    Baccala foderato al guanciale su crema di friarielli_2 Baccala foderato al guanciale su crema di friarielli

    Stufateli in un pentolino alto. Imbrunite in olio e.v.o. uno spicchio d’aglio, rimuovetelo, aggiungete il peperoncino (non prima, altrimenti si brucerà), quindi i friarielli. Coprite con un coperchio e fate andare a fuoco moderato avendo l’accortenza di girare ogni tanto. Saranno necessari meno di dieci minuti per completare la cottura. Salate un paio di minuti prima di spegnere il fuoco.

    Baccala foderato al guanciale su crema di friarielli Baccala foderato al guanciale su crema di friarielli

    Con l’aiuto di un minipimer, senza aggiungere altro, riducete in crema.

    Baccala foderato al guanciale su crema di friarielli Baccala foderato al guanciale su crema di friarielli

    Prendete il vostro trancio di baccalà. Privatelo della pelle con l’aiuto di un coltello a lama liscia, quindi tagliatelo in tre pezzi. Quindi fatelo andare in padella con un filo d’olio. Una volta cotto, rimuovetelo e fate asciugare leggermente il sugo rilasciato.

    Baccala foderato al guanciale su crema di friarielli Baccala foderato al guanciale su crema di friarielli

    Prendete il guanciale ed avvolgete i tranci di baccalà con 3-4 fettine ciascuno.

    Baccala foderato al guanciale su crema di friarielli Baccala foderato al guanciale su crema di friarielli

    Tritate del pepe verde grossolanamente. Quindi ripassate velocemente in padella il baccalà avvolto nel guanciale. Per pochi secondi a lato in modo che quest’ultimo si mantenga morbido.

    Baccala foderato al guanciale su crema di friarielli Baccala foderato al guanciale su crema di friarielli

    Impiattate disponendo sul fondo del piatto la crema di friarielli, magari dandole una forma circolare con l’aiuto di un coppa-pasta. Quindi adagiatevi sopra il baccalà foderato al guanciale. Completate con una spolverata di pepe verde.

    Bon Appetìt!

     

     

  • Paccheri al baccalà con pomodori del piennolo, olive nere e cucunci

    Paccheri al baccalà con pomodori del piennolo, olive nere e cucunci

    Paccheri con baccala pomodori del piennolo olive nere e cucunci

    Arriva il momento nella vita di uno chef di mandare a quel paese qualsiasi rivisitazione creativa e qualsiasi abbinamento ricercato per tuffarsi tra le braccia della tradizione, quella che abbiamo la fortuna di rinsaldare quotidianamente in questa malcapitata nazione, che se non avesse la bellezza dalla sua parte, anche quella in ambito culinario si intende, sarebbe davvero il purgatorio dantesco. Questo per dire, semplicemente, che avevo una gran voglia di un classicone della cucina partenopea, più nello specifico di Somma Vesuviana, la capitale indiscussa (insieme a Lisbona per carità, dove però paccheri non se ne trovano) dei piatti a base di baccalà.

    Ingredienti per due persone:

    200 gr di paccheri

    Un trancio di baccalà da 250 gr circa

    700 gr di pomodori del piennolo

    Una ventina di olive nere di Gaeta

    Una dozzina di cucunci

    Uno spicchio d’aglio

    Sale q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Un ciuffetto di basilico

    Cominciate col dissalare in acqua tiepida i cucunci. Per chi non lo sapesse sono il frutto maturo della pianta del cappero, mentre quello che comunemente utilizziamo in cucina non è altro che il bocciolo del fiore da cui nascerà, poi, il frutto. Quindi snoccioliamo le nostre olive nere dopo averle risciacquate sotto acqua corrente per ripulirle dalla salamoia.

    Paccheri con baccala pomodori del piennolo olive nere e cucunci Paccheri con baccala pomodori del piennolo olive nere e cucunci_4

    Lavate bene i pomodori del piennolo, quindi tagliateli a metà e salateli dal lato della polpa.

    Paccheri con baccala pomodori del piennolo olive nere e cucunci Paccheri con baccala pomodori del piennolo olive nere e cucunci

    Prendete il vostro trancio di baccalà e privatelo della pelle. Tagliate a fette o a pezzi grossi. Quindi in una padella, in olio e.v.o. (non lesinate), soffriggete uno spicchio d’aglio. Toglietelo una volta imbrunito e fate andare i pezzi di baccalà per 3-4 minuti al massimo.

    Paccheri con baccala pomodori del piennolo olive nere e cucunci Paccheri con baccala pomodori del piennolo olive nere e cucunci

    Quindi tirate via il baccalà e nel sughetto che avrà rilasciato buttateci i pomodori del piennolo.

    Paccheri con baccala pomodori del piennolo olive nere e cucunci Paccheri con baccala pomodori del piennolo olive nere e cucunci

    Quindi aggiungete anche le olive ed i cucunci. Fate andare un bel po’ fino a che il sugo del pomodoro non si sia ristretto per bene. Aggiungete il baccalà, che nel frattempo avrete sminuzzato in pezzi più piccoli (nel fare quest’operazione date sempre una controllatina che non siano rimaste spine). Aggiustate eventualmente di sale.

    Paccheri con baccala pomodori del piennolo olive nere e cucunci Paccheri con baccala pomodori del piennolo olive nere e cucunci

    Calate i paccheri quando l’acqua bolle e scolateli al dente. Quindi saltate in padella amalgamando per bene.

    Paccheri con baccala pomodori del piennolo olive nere e cucunci Paccheri con baccala pomodori del piennolo olive nere e cucunci

    Quindi impiattate decorando con un ciuffetto di basilico (o di prezzemolo).

    Bon Appetìt!

     

     

     

  • Tartara di baccalà con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino

    Tartara di baccalà con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino

    Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino

    Esatto! L’idea era proprio quella di fare un piatto che ricordasse una cheese cake ma che, chiaramente, fosse tutt’altro. La panna acida, ingrediente base nella preparazione del famoso dolce, il trait d’union. Ero indeciso se utilizzare lo stoccafisso o il baccalà che ammetto di propinarvi troppo spesso, ma dopo un consulto silenzioso col mio pusher (di baccalà non di droga, si intende), guardandoci negli occhi come Lee Van Cleef e Clint Eastwood nel duello finale de Il Buono, il Brutto, il Cattivo, “’o baccalà!” è stato il verdetto unanime pronunciato all’unisono…

    Ingredienti per due persone:

    Per la tartara:

    300 gr di baccalà

    Pepe Nero q.b.

    Pepe Verde q.b.

    Succo di limone q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Per il biscotto:

    160 gr di farina 00 debole

    80 gr di burro

    1 uovo

    Sale q.b.

    Un ramoscello di rosmarino

    Per la panna acida:

    125 gr di yogurt intero

    125 gr di panna fresca

    1 cucchiaio di succo di limone

    Due dozzine di olive nere

    Per prima cosa estraete con uno spremiagrumi il succo da un limone e mezzo o due a seconda delle dimensioni. Filtratelo con un passino per eliminare eventuali residui di polpa. Tagliate quindi in cubetti molto piccoli il baccalà dopo averlo privato della pelle (usate un coltello a lama liscia e ben affilato).

    Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino

    Conditelo, quindi con parte del succo di limone, olio ed il pepe verde e quello nero, entrambi macinati in maniera grossolana. Lasciate marinare. Prima di apprestarvi alla preparazione della pasta frolla, tagliate il rosmarino a pezzetti.

    Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino

    Quindi in una scodella mettete la farina, il sale, il rosmarino ed il burro a temperatura ambiente. Cominciate a lavorare incorporando gli ingredienti. Lavorate poco, con la punta delle dita, in modo da ottenere un composto granuloso.

    Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino

    Aggiungete l’uovo e cominciate ad impastare. Trasferite il composto dopo aver incorporato l’uovo su un ripiano di lavoro per agevolarvi il compito. Cercate, ad ogni modo, di lavorare l’impasto il meno possibile. Otterrete una palla di pasta frolla che farete riposare in frigorifero, avvolta in pellicola, almeno per 30 minuti.

    Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino

    Passate alla preparazione della panna acida. Snocciolate le olive nere e preparate in due recipienti le quantità indicate di yogurt e panna fresca.

    Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino

    Prelevate 25 gr di panna che inserirete nel bicchiere del minipimer insieme alle olive. Frullate fino ad avere un composto liscio ed omogeneo.

    Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino

    Aggiungete alla crema di olive così ottenuta lo yogurt e mescolate con una frusta.

    Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino

    Aggiungete quindi la panna. Amalgamate bene ed in ultimo aggiungete un cucchiaio di succo limone. Mescolate e lasciate riposare in frigo per una mezz’ora almeno.

    Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino

    Prendete dal frigo la pasta frolla, stendetela col matterello ottenendo una sfoglia di mezzo cm. Con un coppapasta (del diametro di 9 cm) date la forma circolare ai vostri futuri biscotti. Disponeteli, quindi, su una teglia foderata con carta forno. I biscotti che avanzeranno potrete spenderveli al successivo aperitivo.

    Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino_18

    Infornate a 180° per una ventina di minuti con forno statico. Per gli ultimi 3-4 passate alla ventilazione per far dorare i biscotti. Nella cottura i dischetti si restringeranno, avrete bisogno di un coppapasta di una misura poco più piccola (del diametro di 7,5 cm) per comporre la vostra tartara.

    Tartara di baccala con panna acida alle olive nere su biscotto di pasta frolla al rosmarino

    Scolate bene i pezzetti di baccalà dal succo in cui l’avete lasciato marinare (altrimenti inzupperebbero il vostro biscotto). Disponete, quindi, i dadini di pesce sul biscotto compattandoli con l’aiuto di un cucchiaio e livellando il più possibile la superficie. Infine versate la panna acida sulla tartara distribuendo equamente e completate con una spolverata di pepe.

    Bon Appetìt!

     

  • Baccalà in pastella allo zafferano su fonduta al cognac

    Baccalà in pastella allo zafferano su fonduta al cognac

    Baccalà in pastella allo zafferano su fonduta al cognac

    A casa, nel mobiletto che ho adibito a bar, ho un piccolo arsenale bellico che stenderebbe il più incallito degli alcoolisti. Giuro di frequentarlo con parsimonia, tant’è vero che ho scoperto di avere ancora intonsa una bottiglia di uno spettacolare cognac regalatami qualche tempo fa. All’espressione di incredulità al momento dell’apertura della scatola, è seguita, in rapida successione, l’illuminazione. In questo caso l’espressione era pari pari a quelle che faceva Diego Abatantuono in Attila il Flagello di Dio, quando aveva un’idea. Le due dita di puro godimento che ho versato nel bicchiere, ad ogni modo, sono state sufficienti a delineare il quadretto che vi andrò testé a descrivere.

    Ingredienti per 2 persone:

    2 tranci di baccalà (300 gr ca)

    Olio per frittura q.b.

    Per la pastella:

    200 gr di farina 00

    20 cl di birra

    Una bustina di zafferano

    Sale q.b.

    Per la fonduta:

    40 gr di burro

    25 cl di latte

    100 gr di taleggio

    Due dita di cognac

    Per la decorazione:

    Un ciuffetto di prezzemolo

    Peperoncini a fili

     

    Partiamo dalla preparazione della pastella. In una scodella versate la farina 00 (vi consiglio di utilizzarne una specifica per la frittura) e la birra. Con una frusta girate velocemente in modo da avere una pastella liscia e priva di grumi. Aggiungete lo zafferano per colorarla continuando a girare. La consistenza della pastella dovrà essere abbastanza densa, troppo liquida scivolerebbe via al momento della frittura. Ad ogni modo potete aggiustarne la densità, aggiungendo farina nel caso sia troppo liquida o altra birra nel caso contrario. La pastella va fatta riposare una mezz’ora.

    Baccalà in pastella allo zafferano su fonduta al cognac Baccalà in pastella allo zafferano su fonduta al cognac

    Prendete i tranci di baccalà e, con l’aiuto di un coltellino appuntito ed a lama liscia, eliminate la pelle restandovi con la lama il più possibile aderenti.

    Baccalà in pastella allo zafferano su fonduta al cognac Baccalà in pastella allo zafferano su fonduta al cognac

    A questo punto preparate la fonduta. Togliete la crosta dal taleggio e preparate il vostro bicchierino di cognac.

     Baccalà in pastella allo zafferano su fonduta al cognac Baccalà in pastella allo zafferano su fonduta al cognac

    Prima di cominciare però, in una padella cominciate a scaldare l’olio per la frittura in modo che sarà ben caldo a fonduta pronta. Sciogliete, quindi, in un pentolino antiaderente il burro, quindi versatevi il latte portandolo a temperatura, ma non facendolo bollire. Aggiungete il taleggio e mescolate con l’aiuto della solita frusta. Quando il formaggio sarà completamente fuso aggiungete il cognac. Se la fonduta vi apparirà eccessivamente liquida fate andare ancora (sempre a fuoco lento) per asciugare il latte in eccesso.

    Baccalà in pastella allo zafferano su fonduta al cognac Baccalà in pastella allo zafferano su fonduta al cognac

    Quindi intingete il baccalà nella pastella facendola ben aderire su tutti i lati del trancio. Tenendolo con un cucchiaio, per evitare che la pastella sgoccioli, fatelo scivolare nell’olio bollente. Giratelo più di una volta per una cottura uniforme.

    Baccalà in pastella allo zafferano su fonduta al cognac Baccala in pastella allo zafferano su fonduta al cognac_11

    Dopo qualche minuto avrete una frittura croccante e di un giallo brillante. Asciugate su carta assorbente.

    Baccalà in pastella allo zafferano su fonduta al cognac

    Passate, infine, all’impiattamento, disponendo sul fondo del piatto la fonduta, adagiandovi sopra i tranci di baccalà e decorando con un ciuffetto di prezzemolo e del peperoncino a fili.

    Bon Appetìt!

     

     

     

     

  • Parmigiana di carciofi e baccalà

    Parmigiana di carciofi e baccalà

    Parmigiana di carciofi e baccalà

    Era il 1867, da pochi mesi mi ero arruolato nella marina mercantile islandese. A quelle latitudini, c’era poco da mercanteggiare; l’unica cosa da scambiare era il pesce. Quando uscivi in mare, manco a dirlo, il freddo ti tagliava la pelle e a nulla serviva la barba lunghissima che portavamo tutti, se non a cristallizzare il respiro intorno alla bocca. Cristalli di ghiaccio va da sé.

    Tanti e confusi sono i ricordi di quei tempi lontani eppure non potrò mai dimenticare quell’alba del 16 dicembre; come fosse ieri, per ogni giorno della mia vita.

    Navigavamo tra i fiordi del Vestfirdir, nella parte nord occidentale dell’isola, proprio di fronte alla Groenlandia. Un posto incantevole per quanto assolutamente inospitale. Il mare era calmo, piatto come una pozzanghera dopo che ha smesso di piovere. All’improvviso, però, l’acqua si increspò. Piccole onde che cominciarono a sbattere sulla carena della nave, prima dolcemente, poi sempre con maggiore impeto. Fu un attimo e dinanzi a nostri occhi si materializzò una creatura mostruosa. Un merluzzo enorme, più grande della più grande balena che avesse mai solcato gli oceani. Una chimera preistorica che doveva essersi infilata in un buco spazio temporale per lasciarsi alle spalle il Mesozoico e pararsi, proprio in quel momento, innanzi a noi. Denti aguzzi come quelli di un dinosauro, squame spesse come la pelle di un rinoceronte.

    Non ci scoraggiammo. L’occasione era troppo ghiotta per lasciarla sparire negli abissi. Ci lanciammo all’inseguimento del mostro, risoluti a pescarlo e a riportarlo sulla terra ferma, per farne tonnellate di baccalà!

    Appena a tiro gli lanciammo sul dorso le due reti più grandi che avevamo. A stento però riuscimmo ad imbrigliargli la seconda e la terza pinna dorsale. Dovevamo osare di più. Ci staccammo dalla scia della sua coda per virare verso il largo. Il merluzzo gigante si stava dirigendo verso il promontorio che chiudeva il lato nord del fiordo. Avrebbe con tutta probabilità virato anche lui verso il mare aperto e noi saremmo stati lì ad aspettarlo.

    Andò esattamente così. Ce lo trovammo dopo pochi minuti davanti a noi, con le fauci spalancate come se avesse voluto inghiottire la nostra barca e sciogliere nelle sue viscere quell’equipaggio di pochi uomini che osava affrontarlo.

    Fummo più lesti. Gli sparammo decine di fiocine, mirando agli occhi per accecarlo ed alle branchie per soffocarlo. Il grosso pesce si dimenò. Se avesse avuto una voce, avrebbe emesso il suono più straziante mai udito sulla terra. Inarcò dal dolore il suo corpo, facendoci imbarcare l’acqua di mezza baia. Ma, aggrappati a qualunque cosa, nessuno di noi finì in mare. Lanciammo l’ultima definitiva offensiva, un’ultima fiocina che gli si conficcò diritta nel cuore.

    Al mio ritorno in patria, mesi dopo, portai con me due grosse casse, colme di quelle carni preziose, frutto del coraggio di quello sparuto manipolo di vichinghi. Sciolsi il freddo, che mi si era attaccato addosso come una seconda pelle, al tepore primaverile del Sud. Aprii una delle due casse, ne estrassi una lunga lingua di filetto che bagnai per giorni fino a fargli perdere tutto il sale di cui si era impregnata. Quindi andai per campi a raccogliere dei bellissimi carciofi, maturi per le braci pasquali. Fu così che nacque questo piatto. Era l’aprile 1868.

    Ingredienti per due persone:

    3 carciofi

    Mezzo limone

    250 gr di baccalà (filetto)

    60 gr di provola

    Parmigiano q.b.

    2 uova

    Sale q.b.

    Pepe q.b.

    Noce moscata q.b.

    Burro q.b.

    Olio Frittura q.b.

    Due ciuffetti di basilico

    Una precisazione innanzitutto. Ho utilizzato, per questo piatto, uno stampino a tronco di cono. Va da sé che potete realizzarlo con stampi di forma diversa o semplicemente in una terrina come per la classica parmigiana. Il sapore non cambierà di certo.

    La preparazione è molto semplice. Basta innanzitutto preparare dei carciofi indorati e fritti. Per prima cosa mondate i carciofi dalle foglie esterne e dalla parte esterna dei gambi. Tenete i gambi dei carciofi lunghi, vi servirà. Quindi tagliate la parte superiore delle foglie per conservarne solo il cuore che immergerete (mentre ripetete l’operazione con gli altri carciofi) in acqua e sale. Spremetegli dentro, inoltre, mezzo limone in modo che i carciofi non scuriscano. Ho preferito non lessarli prima, visto il doppio processo di cottura che subiranno, fritti e poi in forno. Tagliateli, quindi, a crudo a fette spesse mezzo cm circa. Vi serviranno 8 fettine dalla forma ad Y, quindi non tagliatele troppo spesse.

    Parmigiana di carciofi e baccalà Parmigiana di carciofi e baccalà

    Sbattete le uova con sale, pepe, noce moscata e parmigiano. Sbattetele con energia, fino a formare sopra una schiumetta come in foto. Passate quindi ad infarinare accuratamente i carciofi. Se usate una farina specifica per la frittura, è meglio.

    parmigiana di carciofi e baccalà parmigiana di carciofi e baccalà

    Nel frattempo portate a temperatura l’olio per friggere. Quando sarà ben caldo, bagnate i carciofi nell’uovo da entrambi i lati ed immergeteli nell’olio bollente.

    parmigiana di carciofi e baccalà parmigiana di carciofi e baccala 7

    Asciugate la frittura su un doppio strato di carta assorbente. Lo so, a quel punto dovrete combattere la tentazione per non mangiarli subito, ma se sapete di non essere così forti di spirito, la soluzione può essere quella di comprare qualche carciofo in più.

    parmigiana di carciofi e baccalà

    Passate quindi a tagliare a dadini un paio di fette di provola e con molta accortenza, utilizzando un coltello a lama liscia ben affilato, il filetto di baccalà, che va fatto a fettine sottili di 4-5 mm circa.

    parmigiana di carciofi e baccalà parmigiana di carciofi e baccalà

    Quindi passate a comporre nella formina la vostra parmigiana. Imburrate le pareti dello stampo e disponete una o due fette di baccalà in modo che il fondo sia completamente ricoperto. Disponete quindi 4 fette di carciofi, quelle a forma di Y, lungo i lati dello stampo. Quindi inserire dei dadini di provola ed una prima spolverata di parmigiano.

    parmigiana di carciofi e baccalà parmigiana di carciofi e baccalà

    Prendete altre fette di baccalà ed andate a coprire gli spazi vuoti rimasti sul bordo. Quindi tagliate la parte del gambo dei carciofi in più, usandola per riempire la parte centrale. Aggiungete altra provola ed altro parmigiano, un’altra fetta di baccalà ed altri carciofi (non quelli a forma di Y che vi serviranno per l’altro stampino, mi raccomando). Riempite fino all’orlo, comprimendo bene. Completate con un’ultima spolverata di parmigiano.

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    Infornate a 180° (forno non ventilato) per 35 minuti circa. Quindi tirate fuori lo stampo con la parmigiana, lasciate freddare un paio di minuti e rovesciate lo stampo nel piatto di portata. Sfilate lo stampo delicatamente. Il risultato sarà un tornino compatto e geometrico. Completate l’impiattamento spolverando con altro parmigiano e un ciuffetto di basilico.

    Bon Appetìt!

     

     

     

  • Pappardelle con porcini, baccalà e pomodorino giallo

    Pappardelle con porcini, baccalà e pomodorino giallo

     

    Pappardelle con porcini baccalà e pomodorino giallo

    Vi racconto una storiella breve breve: in un giorno di autunno di tanti secoli fa me ne andavo balzellon balzelloni a far la spesa. All’arrivo dal mio fruttivendolo di fiducia, spinto dalla mia consueta curiosità, tra una cassetta di broccoli ed una di radicchio, li adocchiai. Erano una decina, tutti chiattissimi e bellissimi. Intimorito chiesi il prezzo: l’oro! Ne scelsi uno, non prima di aver preteso l’intervento del bilancino di precisione: 100 gr giusti giusti. La divisione era facilissima e non potevo farmelo scappare di certo. Fu così che nacque questo piatto.

    Ingredienti per due persone

    200 gr di pappardelle

    100 gr di funghi porcini

    250 gr di baccalà

    Una decina di pomodorini gialli

    Due spicchi d’aglio

    Sale q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Basilico q.b.

    Cominciate col pulire e tagliare i porcini. Utilizzate un coltello a lama liscia e sufficientemente grande. Le fettine dovranno essere di un paio di millimetri ciascuno. Tagliatele con cautela, in modo da ottenere la caratterista forma del fungo.

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    In una padella fate soffriggere uno spicchio d’aglio, fatelo imbiondire e toglietelo. Quindi mettete i porcini e, a fuoco lento, fate andare coprendo la padella con un coperchio. Salate.

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    Passate quindi alla preparazione del baccalà, anche questa sarà particolarmente semplice. Privatelo della pelle e di eventuali lische. Quindi alla stessa maniera, ma in un’altra padella, dopo aver soffritto uno spicchio d’aglio, metteteci il baccalà. In questo caso la cottura sarà molto più veloce. Non appena la carne del pesce si sarà rassodata, spegnete il fuoco.

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    Tagliate quindi i pomodorini gialli a metà. Salateli leggermente dalla parte della polpa. Quindi verificate la cottura dei porcini. Non appena vi sembreranno cotti, aggiungete i pomodorini, che andranno scottati giusto per un paio di minuti, giusto il tempo che si ammorbidiscano.

    Pappardelle con porcini, baccalà e pomodorino giallo 4 Pappardelle con porcini, baccalà e pomodorino giallo 7

    Quindi mettete a cuocere le pappardelle. Nel mentre aggiungete a porcini e pomodorini il baccalà a pezzetti ed amalgamate il sugo a fuoco spento. Prima di scolare la pasta, conservate un po’ di acqua di cottura, quindi scolate al dente e saltate in padella, aggiungendovi un po’ di acqua di cottura per formare la tipica cremina.

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    Impiattate, infine, decorando con un ciuffetto di basilico e a vostro piacimento.

    Bon Appetìt!

     

  • Carbonara di baccalà su crema di ricotta ed olive nere

    Carbonara di baccalà su crema di ricotta ed olive nere

     

    carbonara di baccalà su crema di ricotta ed olive nere

    Da autentico patito del baccalà, anzi sarebbe più veritiero il termine fanatico, mi piace ogni tanto contaminarlo con diversi piatti della tradizione regionale italiana. A questo giro con la regina di Roma, la carbonara. Anche questo è un piatto semplicissimo che necessità solo un po’ di accortezza nel momento in cui si va a saltare la pasta in padella.

    Ingredienti per due persone

    200 gr. di bucatini

    200 gr di baccalà

    Cipolla q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale q.b

    Pepe (macinato ed in grani) q.b.

    2 uova

    Parmigiano q.b.

    Prezzemolo q.b.

    Per la crema di ricotta:

    150 gr. di ricotta di fuscella

    Una dozzina di olive nere

    Sale q.b.

    Cominciate a preparare la crema di ricotta, è importante utilizzare una ricotta molto fresca e morbida come quella di fuscella, stemperandola prima con una frusta. Aggiungeteci le olive snocciolate (ho utilizzato quelle buonissime di Gaeta), un pizzico di sale e frullate col il minipimer fino a che non vi saranno grumi consistenti di olive. Saranno necessari davvero pochi secondi. Quindi conservate la crema così ottenuta per dopo.

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    Quindi passate alla preparazione del sugo per la carbonara. Tagliate un paio di fettine di cipolla ramata e soffriggetele in olio. Attenzione alla temperatura, se il fuoco è troppo alto la cipolla brucerà presto, dovrà, invece, semplicemente imbiondirsi.

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    Tagliate a pezzi il baccalà e, quando la cipolla è cotta a puntino, mettetelo in padella. La cottura del pesce è sempre molto veloce, basteranno pochi minuti, tagliate a metà magari uno dei pezzi di pesce per capire se è ancora crudo o meno. Al momento opportuno, tirate via il baccalà che avrà rilasciato in padella il suo umore e lasciate andare il sughetto per farlo restringere un po’.

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    A questo punto pulite il baccalà dalla pelle e da eventuali lische e sminuzzatelo in pezzi più piccoli che, quando il sughetto si sarà ristretto a sufficienza, inserirete in padella.

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    Quindi spegnete il fuoco e passate a mettere l’acqua sul fuoco per la pasta e a sbattere le uova con sale (poco visto la presenza del baccalà già sufficientemente saporito), pepe macinato e parmigiano (evitate il pecorino perché rischiereste un piatto troppo salato). Sbattetele bene con l’aiuto di una frusta fino a renderlo leggermente spumoso.

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    Non vi resta che aspettare che l’acqua bolla e di seguito che i bucatini cuociano. Nel mentre avrete tutto il tempo per tritare finemente il prezzemolo e macinare in maniera grossolana un po’ di acini di pepe. Scolate la pasta al dente e cominciate saltarla in padella solo col sugo del baccalà in modo che la pasta si insaporisca. Quindi a fuoco spento aggiungete l’uovo ed il prezzemolo e continuate a girare la pasta in modo che si distribuisca bene su tutta la pasta.

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    Per dare, a questo punto, una consistenza cremosa alla carbonara, è necessario che riaccendiate il fuoco molto basso, in modo che il composto di uova cominci ad asciugarsi. State ben attenti a non tenerlo troppo a lungo su fuoco per evitare che si formino quei sgradevoli grumi di frittata. Quando la consistenza vi sembrerà ok, spegnete ed impiattate, disponendo sul fondo del piatto la vostra crema di ricotta colorata alle olive nere e disponendovi sopra i bucatini. Completate quindi adornando con un ciuffetto di prezzemolo ed il pepe macinato grosso a sporcare un po’ il piatto.

    Bon Appetìt!