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  • Paccheri ripieni di ricotta di bufala, provola e pesce spada con pomodoro del piennolo

    Paccheri ripieni di ricotta di bufala, provola e pesce spada con pomodoro del piennolo

    Paccheri ripieni di ricotta di bufala provola e pesce spada con pomodoro del piennolo

    Un po’ di prodotti buoni rendono anche un piatto semplice un’esperienza goduriosa. In ordine sparso: ricotta di bufala dell’alto casertano, paccheri di Gragnano trafilati al bronzo, provola di Agerola, pesce spada del Mare Nostrum e lui, il protagonista cromatico di questo primo squisitamente domenicale, l’immarcescibile pomodoro del piennolo del Vesuvio, in questo caso coltivato da un caro amico in maniera assolutamente bio e conservato “a pacchetelle”. C’è da chiedersi come faccia questa terra, a fronte di tanta bellezza gastronomica, a non poter campare di solo turismo, senza voler nemmeno mettere sul piatto le sconfinate bellezze artistiche e paesaggistiche di cui siamo troppo spesso spettatori distratti, mancando clamorosamente in valorizzazione, manutenzione, promozione. Il riscatto di Napoli, della Campania, del Meridione tutto può passare solo attraverso questa strada, è una risorsa che vale molto di più di qualsivoglia giacimento petrolifero. Si chiama bellezza, si chiama arte, si chiama saper fare. È un patrimonio inestimabile, cominciamo ad apprezzarlo noi per primi e poi impariamo a difenderlo con i denti.

    Ingredienti per due persone:

    100 gr di paccheri

    Per il ripieno:

    250 gr di ricotta di bufala

    150 gr di pesce spada

    Un paio di fette di provola fresca

    Pepe q.b.

    Sale q.b.

    Per il condimento:

    Una conserva di pomodori del piennolo di 500 gr

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale q.b.

    Uno spicchio d’aglio

    Per la decorazione:

    4-5 pomodori del piennolo conservati sul ceppo

    60 gr di ricotta di bufala

    Un ciuffetto di basilico

    Tagliate i pomodorini del piennolo a metà. Con l’aiuto di un coltello a punta eliminate i semi ed infornate a 100° per un paio d’ore in modo che il pomodoro si disidrati. Nel frattempo cominciate a preparare il vostro sugo con i pomodori del piennolo conservati in barattolo a pacchetelle.

    Paccheri ripieni di ricotta di bufala provola e pesce spada con pomodoro del piennolo Paccheri ripieni di ricotta di bufala provola e pesce spada con pomodoro del piennolo

    Soffriggete uno spicchio d’aglio in olio e.v.o., quindi fate andare il pomodoro a fuoco lento per una mezz’ora. Controllate che non si asciughi troppo. Salate. Nel mentre, approntate anche alla preparazione del vostro pesce spada. Del trancio in foto ne ho utilizzato solo la metà. Cominciate, nel frattempo, anche a far bollire l’acqua per la pasta. Pentola grande ed acqua abbondante per evitare che i paccheri si spacchino.

    Paccheri ripieni di ricotta di bufala provola e pesce spada con pomodoro del piennolo Paccheri ripieni di ricotta di bufala provola e pesce spada con pomodoro del piennolo

    Eliminate dal trancio la pelle e l’osso centrale, quindi tagliate il pesce a dadini molto piccoli, come se voleste preparare una tartara. Quindi ripassateli in padella con un filo d’olio. Salate.

    Paccheri ripieni di ricotta di bufala provola e pesce spada con pomodoro del piennolo Paccheri ripieni di ricotta di bufala provola e pesce spada con pomodoro del piennolo_6

    La cottura sarà molto rapida, con una spumarola togliete i dadini dalla padella e versate il sugo del pesce spada in quello di pomodoro. Lasciate freddare i dadini di pesce spada, magari tenendoli per qualche minuto in freezer.

    Paccheri ripieni di ricotta di bufala provola e pesce spada con pomodoro del piennolo Paccheri ripieni di ricotta di bufala provola e pesce spada con pomodoro del piennolo

    Tagliate anche la provola a dadini piccoli e stemperate in una scodella la ricotta di bufala con una frusta o anche con una semplice forchetta.

    Paccheri ripieni di ricotta di bufala provola e pesce spada con pomodoro del piennolo Paccheri ripieni di ricotta di bufala provola e pesce spada con pomodoro del piennolo

    Aggiungete alla ricotta, sale, pepe, i dadini di pesce spada e la provola. Girate fino ad aver mescolato omogeneamente gli ingredienti. Quindi mettete il ripieno con cui farcirete i paccheri in una sac a poche con beccuccio largo (altrimenti i cubetti di provola e di pesce spada ostruirebbero il foro). Quella della farcitura è un’operazione che potete tranquillamente fare anche con un cucchiaino, armandovi di un po’ di pazienza in più.

    Paccheri ripieni di ricotta di bufala provola e pesce spada con pomodoro del piennolo Paccheri ripieni di ricotta di bufala provola e pesce spada con pomodoro del piennolo

    Scolate i paccheri molto al dente, conditeli con un filo d’olio e.v.o. per non farli attaccare, quindi passate a farcirli.

    Paccheri ripieni di ricotta di bufala provola e pesce spada con pomodoro del piennolo Paccheri ripieni di ricotta di bufala provola e pesce spada con pomodoro del piennolo

    In una teglia da forno disponete uno strato sottile di sugo di pomodoro sul fondo. Posizionatevi sopra i paccheri ripieni. Ricopriteli con un altro po’ di sugo. Conservatene un poco da parte che scalderete al momento dell’impiattamento. Infornate quindi a 180° (forno statico) per 25 minuti.

    Paccheri ripieni di ricotta di bufala provola e pesce spada con pomodoro del piennolo Paccheri ripieni di ricotta di bufala provola e pesce spada con pomodoro del piennolo

    Passate all’impiattamento, aggiungendo del sugo sui vostri paccheri, decorando con i pomodori del piennolo disidratati e con della ricotta di bufala a vostro piacimento e, infine, completando con un ciuffetto di basilico.

    Bon Appetìt!

  • Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Un bel dì di un passato nemmeno così lontano, si narra che una patata, spuntò prematuramente dalla terra sotto cui era sepolta, mentre tutte le altre sue colleghe vi giacevano guardinghe nell’attesa di essere raccolte non prima di qualche altra settimana di maturazione.  La patata in questione era molto curiosa e, sospinta dalla brama di vedere il mondo, decise che, se voleva andare lontano, doveva necessariamente prima conoscere l’orto in cui era cresciuta. Solo così avrebbe potuto capire cosa potesse intendersi per davvero l’espressione “altri mondi” che aveva sentito sotto terra da altre patate più grandi e più istruite di lei. Rotolava sorniona tra i solchi dei campi anche per scrollarsi di dosso quella terra che la impolverava tutta e che le impediva di rotolare più velocemente. Si imbattette inizialmente in delle carote. Anche loro come lei, spuntavano timidamente dal terreno, erano impasticciate di terra umida ed avevano una buccia ruvida, per quanto sfoggiassero un copricapo di un verde brillante che le rendevano decisamente più allegre di quanto potessero apparire delle semplici patate. Salutò educatamente e chiese informazioni. Vi erano per caso altre specie vegetali in quell’orto? Spiegò che era all’inizio di un lungo viaggio e che prima di andare lontano, aveva il desiderio di conoscere anche l’orto in cui era nata, essendo ancora molto giovane e poco esperta. Un gruppetto di carote le dissero che, per quanto piccola e poco esperta, mostrava grande saggezza in quelle parole e si mostrarono entusiaste nel fornirle le informazioni di cui aveva bisogno. Le spiegarono che, proseguendo per quella strada che aveva intrapreso, avrebbe incontrato per primo una vasta coltivazione di pomodori e poi delle distese di melanzane. Sono specie fortunate, aggiunsero, non sono costrette a vivere sotto terra come noi, si godono il sole per tutto il tempo, vedrai che colori. La patata ringraziò e continuò a rotolare tutta eccitata pre-gustando i prossimi incontri che avrebbe fatto. Di lì a poco vide spuntare, scavalcando un dosso della terra, una miriade di piante con dei bellissimi frutti rossi, tondeggianti come biglie. Dovevano essere i pomodori, della cui bontà e della cui succosità aveva sentito spesso parlare dal solito gruppo di patate ben informate. Vi passò vicino, ma non riuscì a proferire parola, intimidita da tanto colore a fronte della sua pallida polpa e della sua buccia indefinitamente scolorita. Pensò, magari che le melanzane potessero essere meno belle e che al loro cospetto non si sarebbe sentita così a disagio. Ed invece, dopo qualche minuto si trovò dinanzi ad una meraviglia ancor più grossa. Erano grosse come clave degli uomini preistorici, turgide e lucenti. Il sole vi rifletteva su quella buccia viola intenso, che pareva un abito da sera. Si sentì stordita, forse poteva dirsi addirittura innamorata. Era tremante e non era sicura di farcela a proseguire il suo viaggio. Aveva due possibilità. O tornarsene mesta da dove era venuta, nel terreno umido e sporco, tanto inospitale quanto triste, insieme a tutte le altre patate, o decidere di proseguire il suo viaggio, decidere di attingere dalla bellezza della diversità delle altre specie vegetali che avrebbe incrociato sul suo cammino, lasciandosene contaminare. Per quanto piccola e sporca, la patata mostrò ancora una volta grande saggezza e rotolò via alla scoperta del mondo. Fu da quel desiderio di conoscenza che in seguito si diffusero, come narra la leggenda, patate viola come melanzane.

    Ingredienti per 3 persone:

    500 gr di patate viola (circa 400 gr di polpa schiacciate)

    200 gr di semola di grano duro rimacinata

    Una patata americana

    2 carciofi

    50 gr di lardo + 2 fettine tagliate sottili

    Olio e.v.o. q.b.

    Un goccio di latte

    Parmigiano q.b.

    Sale q.b.

    Pepe nero q.b.

    Pepe nero in grani q.b.

    Cominciate col lessare le patate viola con tutta la buccia. Nel mentre approcciate alla vostra patata americana (dal colore arancio e dalla polpa più dura della normale patata). Sbucciatela, tagliatela a pezzi e mettete a lessare in acqua e sale.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Quindi quando le patate viola saranno cotte, spellatele e schiacciatele con l’apposito utensile. Due volte per conferire maggiore morbidezza. Aggiungete poco alla volta la semola. La quantità indicata negli ingredienti è solo orientativa. La capacità di assorbimento di farina dipenderà sempre dal grado di umidità della patata.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Dovrete fare affidamento sulla vostra percezione. In generale l’impasto dovrà risultare morbido ma non appiccicoso. Continuate ad impastare fino ad ottenere la vostra palla d’impasto della consistenza desiderata.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Prima di passare agli gnocchi veri e propri, verificate che anche la patata americana sia cotta. Frullatela con il vostro minipimer fino ad ottenere una vellutata priva di grumi,  aiutandovi con poca acqua di cottura. Insaporite con del pepe macinato ed eventualmente correggete di sale.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Passate alla preparazione degli gnocchi. Staccate un pezzo dal vostro impasto con una spatola, cospargete di semola il vostro piano di lavoro e lavorate facendolo scorrere sotto le mani per ottenere dei filoncini dal diametro regolare.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Quindi staccate con la spatola dei pezzetti di un centimetro e mezzo circa. Ripassateli sotto il palmo della mano sull’apposito utensile. Otterrete degli gnocchi perfettamente rigati. Disponete gli gnocchi su dei vassoi precedentemente spolverati di altra semola, per esser sicuri che non si attacchino.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Mondate i carciofi, privandoli delle foglie e della parte esterna del gambo. Quindi metteteli in acqua e sale e limone per prima a metà, quindi subito dopo tagliateli a listarelle. In una padella, soffriggete in olio e.v.o. uno spicchio d’aglio, quindi mettete a cuocere i carciofi aggiungendo un po’ d’acqua e coprendo con un coperchio. Saranno cotti quando saranno ben morbidi.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Prendete un pezzetto di lardo e ripassatelo al coltello più volte, in modo da ottenere un battuto.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Quindi aggiungetelo ai carciofi a fine cottura, aspettando che si sciolga quasi del tutto. Tritate, nel frattempo, del pepe in grani grossolanamente in un mortaio.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Disponete un paio di fettine di lardo (che avrete fatto tagliare a macchina dal vostro salumiere di fiducia), in una teglia su della carta forno e tenetele in forno già caldo a 200° per pochissimi minuti, fino a quando non si arriccerà (non fatelo sciogliere del tutto). Tagliatele quindi in straccetti più sottili.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Quando bollirà l’acqua, gettate gli gnocchi, aspettate che, nel giro di breve, salgano a galla e scolate. Saltate nella padella con il lardo sciolto ed i carciofi, aggiungendo un goccio di latte ed il parmigiano.

    Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana Gnocchi di patate viola con lardo di Pata Negra e carciofi su vellutata di patata americana

    Passate all’impiattamento, disponendo sul fondo del piatto di portata la vellutata di patata americana, quindi sistemate gli gnocchi decorando con gli straccetti di lardo e completando con una spolverata ulteriore di parmigiano e di pepe macinato grosso.

    Bon Appetìt!

     

  • Cous cous di pesce

    Cous cous di pesce

    couscousdipesce

    Ero a Trapani un paio di estati fa ed ho visto, la notte di Ferragosto per la precisione, al tavolo a fianco al mio in un ristorante vicino al mare, un uomo del profondo Nord, credo fosse danese o giù di lì, emozionarsi fin quasi alle lacrime davanti ad un piatto di cous cous di pesce. La sua faccia esprimeva al contempo estasi e stupore. Ogni tanto si lasciava andare all’indietro cercando con le spalle lo schienale della sedia per sorreggersi, chiudeva leggermente gli occhi per pochissimi secondi, poi si metteva di nuovo con la schiena dritta ed in maniera composta tornava ad assaporare quella bontà divina frutto di chissà quale magia gastronomica. Rapimento, poteva essere il titolo di quella scena, se qualcuno si fosse preso la briga di filmarla.

    Ingredienti per 4 persone:

    300 gr di cous cous

    750 gr di pesce per zuppa

    500 gr di cozze

    500 gr di vongole

    Un calamaro

    Una seppia

    Un polpo

    4 gamberoni

    6 mazzancolle

    6 scampetti

    Una pelata di pomodoro del tipo San Marzano

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale q.b.

    Tre spicchi d’aglio

    Un bicchiere di vino bianco

    Una bustina di zafferano

    Per il brodo:

    Una costa di sedano

    Una carota

    Mezza cipolla

    Per la decorazione:

    Prezzemolo tritato q.b.

    Innanzitutto partiamo dal pesce. Io ho trovato dei cocci, dette anche gallinelle (un paio di medie dimensioni) e degli scorfani piccoli. Nulla vi vieta di arricchire la vostra zuppa di pesce con altre specie (ad esempio con tracine, rana pescatrice, san pietro, ecc.), l’importante è che siano freschi. Puliteli eliminando viscere e branchie. Fate lo stesso con calamaro, polpo e seppia. Se non avete dimestichezza affidatevi al vostro pescivendolo di fiducia.

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    Pulite anche le cozze, eliminando bisso e le incrostazioni sul guscio. Tenete le vongole in acqua e sale a spurgare. Quindi cominciate a preparare la vostra zuppa. Fate soffriggere un paio di spicchi d’aglio in una pentola (ho utilizzato la mia bellissima pentola di coccio). Quindi una volta imbruniti, toglieteli ed inserite in casseruola il polpo, quindi dopo pochi minuti la seppia, tagliata a listarelle e il calamaro ad anelli. Irrorate con un bicchiere di vino bianco e lasciate andare per un quarto d’ora circa.

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    Sgusciate le mazzancolle e i gamberoni, conservando le teste di entrambe e le code delle prime. Preparateci un brodo con sedano, carote e cipolla. Aggiungete la pelata ai molluschi che stanno cuocendo in casseruola.

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    Aggiungete il pesce ai molluschi e fate andare per un’altra ventina di minuti. Allungate con un po’ di brodo ottenuto dagli scarti dei crostacei.

    couscousdipesce couscousdipesce

    Fate aprire in padella, con fuoco vivo, le cozze e le vongole. Conservate l’acqua, filtrandola con un passino a maglie strette. In una padella soffriggete un altro spicchio d’aglio e cuocete per pochi minuti i crostacei. Conservate il sugo ottenuto.

    couscousdipesce couscousdipesce

    Togliete il pesce dalla zuppa ed eventualmente completate la cottura dei molluschi se non sono ancora sufficientemente morbidi.

    couscousdipesce couscousdipesce

    Aggiungete i frutti di mare (in parte sgusciati, in parte con i gusci) e i crostacei alla zuppa. Lasciate insaporire per pochi minuti, quindi passate alla preparazione del cous cous. Versatene la quantità indicata in una padella irrorandola con l’acqua dei frutti di mare, il sugo dei crostacei e  con un paio di mestoli di brodo.

    couscousdipesce couscousdipesce

    Completate la cottura aggiungendo lo zafferano ed il sugo della zuppa di pesce, eventualmente altro brodo. Quindi a fine cottura aggiungete i molluschi ed i frutti di mare sgusciati.

    couscousdipesce couscousdipesce

    Infine impiattate, decorando con i frutti di mare, gli scampi, i gamberoni e i frutti di mare con guscio. Completate con una spolverata di prezzemolo tritato.

    Bon Appetìt!

  • Tortelli ripieni di patate e baccalà con crema al burro e noci su vellutata di broccoli

    Tortelli ripieni di patate e baccalà con crema al burro e noci su vellutata di broccoli

    Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Sono un bel po’ di anni che manco dall’Emilia. Si mangia davvero bene lì. Se proprio c’è qualcosa di cui possiamo andar fieri, noi italiani, è la sconfinata tradizione regionale della nostra cucina. Spesso allora penso a come combinare elementi di varie regioni in una mia personalissima interpretazione della cucina fusion. Ad esempio perché non gettare le basi per un gemellaggio tra Modena e Somma Vesuviana ed inventarsi dei tortelli con dentro il pesce più buono del mondo? Ne è venuta fuori questa roba qui…

    Ingredienti per due persone

    Per i tortelli:

    150 di semola di grano duro

    75 ml di acqua

    Due patate medie

    250 gr di baccalà

    Pepe q.b.

    Sale q.b.

    Per il condimento:

    Due broccoli baresi di piccole dimensioni

    75 gr di burro a temperatura ambiente

    Mezza tazzina di latte

    Sale q.b.

    8 noci

    Olio e.v.o. q.b.

    Per la decorazione:

    Un rametto di rosmarino

    Cominciate a lessare le patate ed una volta cotte, dopo averle private della buccia, schiacciatele. Nel frattempo che le patate cuociano, lavate e mondate i broccoli. Mettete a lessare anche quelli in acqua. Aggiungete del sale.

    Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Cominciate  a preparare l’impasto per la sfoglia. In una scodella mescolate, nei quantitativi indicati, la semola di grano duro e l’acqua. Quindi trasferite il composto su di un piano di lavoro per impastare meglio. Lavorate energicamente per una decina di minuti. Una volta ottenuta la vostra palla di pasta, avvolgetela in della pellicola e lasciatela riposare in frigo per 30 minuti circa.

    Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Scottate, in un filo d’olio, il baccalà in padella. Mi raccomando conservate il sughetto fuoriuscito dal baccalà, vi servirà per insaporire tortelli. Quindi private il baccalà della pelle e macinatelo con l’aiuto di un mixer da cucina.

    Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Quindi mischiatelo alla patata schiacciata, aggiungendo del pepe ed eventualmente un pizzico di sale nel caso in cui il baccalà non sia troppo sapido. Impastate fino ad ottenere un composto omogeneo. Lasciate freddare bene, magari in frigo.

    Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli Tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Frullate i vostri broccoli, aggiungendo un po’ d’acqua di cottura fino ad ottenere una vellutata bella liscia. Quindi sgusciate le noci e tritatele in un mortaio.

    tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Apprestatevi a preparare la vostra sfoglia. Dividete a metà l’impasto ed appiattite le due metà per predisporle al passaggio tra i rulli della macchina per la pasta. Otterrete delle sfoglie sottili (vi consiglio di tagliarle ulteriormente a metà quando diventeranno troppo lunghe e non facilissime da maneggiare). Quindi tagliate a quadrati regolari.

    tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Fate una pallina di ripieno (mi raccomando deve essere ben freddo) e riponetela al centro di ogni quadrato. Quindi richiudete formando un triangolo e facendo pressione con le dita sui lati aperti per far aderire bene i due lembi. Unite le due punte tenendo il mignolo al centro per formare il caratteristico buco. Fatele aderire bene per evitare che in fase di cottura si stacchino. Quindi ripiegate la terza punta verso l’esterno.

    tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Prima di calarli in acqua, preparate velocemente la crema al burro. In una scodella riponete il tocchetto di burro a temperatura ambiente. Mi raccomando dovranno essere molto morbidi. Aggiungete un pizzico di sale ed un goccio di latte caldo. Con una frusta, preferibilmente elettrica se l’avete, cominciate ad inglobare aria per ottenere una semplicissima crema di burro.

    tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Quindi calate i tortelli in acqua bollente per pochi secondi. Tirateli su e saltateli nella padella dove avete conservato il sughetto del baccalà con parte delle noci ed in un secondo momento con la crema al burro.

    tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli tortelli ripieni di patate e baccala con crema al burro e noci su vellutata di boccoli

    Passate all’impiattamento, disponendo la vellutata di broccoli sul fondo del piatto di portata a vostro piacimento. Disponetevi quindi i tortelli sopra, ricoprendoli con il burro sciolto. Quindi completate con una spolverata di granella di noci e decorate con un rametto di rosmarino.

    Bon Appetìt!

  • Salmone con crumble alla nocciola ed arancia su insalatina di carciofi

    Salmone con crumble alla nocciola ed arancia su insalatina di carciofi

    salmone con crumble alla nocciola ed arancia su insalatina di carciofi

    Avete mai visto un carciofo fiorito? Sì perché da quel di nido di bontà che solitamente portiamo sulle nostre tavole, nasce un bellissimo fiore dai petali sottili e delicati di un intenso colore violaceo. Basta lasciarlo sulla pianta e non raccoglierlo, le foglie del carciofo si apriranno e dal cuore, quei filamenti che normalmente chiamiamo barba e che scartiamo, si faranno strada verso il cielo di primavera e diventeranno dei coloratissimi petali. Nulla vi vieta, pertanto, signori uomini, la prossima volta che tornate dal mercato dalla vostra compagna che vi aspetta a casa, per fare un po’ i romantici, sfoderare un mazzo di carciofi dalla busta della spesa e dire alla vostra lei: “questo fiore è per te, non soffermarti su come ti appare ora, oggi è solo buono ma non bello, ma col tempo, se ne avrai cura, saprà trasformarsi in un fiore prezioso che ti abbaglierà con i suoi colori. Questo è l’amore per me: nutre, muta, fiorisce”.

    Ingredienti per due persone:

    Un trancio di salmone da 400 gr ca

    Tre carciofi

    Un’arancia

    Mezzo limone

    Pan grattato q.b.

    Una ventina di nocciole

    Sale q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Cominciate col grattugiare la scorza dell’arancia ed a estrarne il succo. Riponete la scorzetta in una terrina o su carta forno e fate seccare in forno a bassa temperatura a 50° circa per una trentina di minuti.

    salmone con crumble alla nocciola ed arancia su insalatina di carciofi salmone con crumble alla nocciola ed arancia su insalatina di carciofi

    Mondate i carciofi uno alla volta privandoli delle foglie e della parte esterna del gambo. Tagliateli a metà e rimuovete anche la barba interna. Quindi riponete in acqua, sale e limone per non farli ossidare. Quindi lessateli.

    salmone con crumble alla nocciola ed arancia su insalatina di carciofi salmone con crumble alla nocciola ed arancia su insalatina di carciofi

    Macinate finemente le nocciole in un mixer.

    salmone con crumble alla nocciola ed arancia su insalatina di carciofi salmone con crumble alla nocciola ed arancia su insalatina di carciofi

    Mischiate con pan grattato e la scorzetta di arancia essiccata. Quando i carciofi saranno pronti, tagliateli a listarelle e conditeli con olio e.v.o., sale ed un po’ del succo d’arancia estratto in precedenza.

    salmone con crumble alla nocciola ed arancia su insalatina di carciofi salmone con crumble alla nocciola ed arancia su insalatina di carciofi

    Prendete il vostro trancio di salmone, privatelo della pelle con un coltello a lama liscia e scottatelo in una padella antiaderente con un filo d’olio.

    salmone con crumble alla nocciola ed arancia su insalatina di carciofi salmone con crumble alla nocciola ed arancia su insalatina di carciofi

    Una volta pronto toglietelo dalla padella. Per preparare il crumble, basterà far saltare il composto di pan grattato, nocciole ed arancia nella stessa padella aggiungendo, se è necessario, un filo d’olio, in modo da ottenere un composto granuloso.

    salmone con crumble alla nocciola ed arancia su insalatina di carciofi salmone con crumble alla nocciola ed arancia su insalatina di carciofi

    Quindi passate ad impiattare, disponendo sul fondo del piatto di portata l’insalatina di carciofi, adagiandovi sopra il trancio di salmone (che spacchetterete a vostro piacimento) e completando con una spolverata di crumble.

    Bon Appetìt!

     

  • Sedani rigati con pesto di friarielli, gorgonzola e pomodori confit gialli e rossi

    Sedani rigati con pesto di friarielli, gorgonzola e pomodori confit gialli e rossi

    sedani rigati con pesto di friarielli gorgonzola e pomodori confit gialli e rossi

    Vedete, a volte le distanze non sono così insormontabili come appaiono. È così che prodotti del Sud si sposano a meraviglia con prodotti del Nord. La Campania, ad esempio, non è poi così lontana dalla Lombardia e l’estrosa ed anarchica Napoli sembra poter andare a braccetto con la rigorosa e matematica Milano. Avevo questa mattonella di Gorgonzola dop dalla cremosità regale, anche questa un gentile omaggio di una persona che mi vuol bene, e volevo utilizzarne una parte per un bel piatto fusion. D’altro canto gennaio è il mese in cui i nostrani friarielli raggiungono il loro apice di goduriosità (lo so che non esiste in italiano, ma volevo rendere l’idea). Il mix era praticamente tra le leggi dimenticate del cosmo, mi ci voleva solo un tocco di colore ed un pizzico di contrasto nel sapore. Mi è venuta in soccorso una manciata di datterini, gentilmente prestatici dai fratelli siculi.

    Ingredienti per due persone:

    200 gr di sedani rigati di Gragnano

    2 fasci di friarielli

    100 gr di gorgonzola dop

    6 pomodori datterini rossi

    6 pomodori datterini gialli

    Olio e.v.o.

    Una punta di peperoncino

    Due spicchi d’aglio

    Una manciata di pinoli

    Parmigiano q.b.

    Origano q.b.

    Sale q.b.

    Zucchero di canna q.b.

    Peperoncino in polvere

    Per prima cosa, visto che ci vorrà un po’ di tempo per farli, preparate i pomodori confit. Lavate i datterini e tagliateli a metà. Con l’aiuto di un coltello appuntito, privateli dei semi. Salate dalla parte della polpa, spolverate con un pizzico di origano ogni metà e quindi aggiungete lo zucchero di canna. Disponete ordinatamente i pomodori su una teglia foderata da carta forno, distanziandoli sufficientemente l’uno dall’altro. Infornate a 90° per circa due ore.

    sedani rigati con pesto di friarielli gorgonzola e pomodori confit gialli e rossi sedani rigati con pesto di friarielli gorgonzola e pomodori confit gialli e rossi

    Avrete, nel mentre, tutto il tempo per preparare il pesto di friarielli. Lavate e mondate la verdura. Quindi in una pentola alta, soffriggete in olio e.v.o. uno spicchio d’aglio. Quando si sarà imbrunito, toglietelo. Aggiungete una punta di peperoncino e i friarielli. Vi consiglio di strizzarli per eliminare l’acqua in eccesso. Coprite la pentola con un coperchio e lasciateli a stufare per un quarto d’ora circa. Girate spesso per cuocerli omogeneamente. Salate a tre quarti cottura.

    sedani rigati con pesto di friarielli gorgonzola e pomodori confit gialli e rossi sedani rigati con pesto di friarielli gorgonzola e pomodori confit gialli e rossi

    Quando saranno cotti, inseriteli in un tritavivande con i pinoli, aggiungendo un po’ d’olio a crudo. Quindi tritateli finemente.

    sedani rigati con pesto di friarielli gorgonzola e pomodori confit gialli e rossi sedani rigati con pesto di friarielli gorgonzola e pomodori confit gialli e rossi

    Per buttare la pasta, attendete che i pomodori confit siano pronti (dovranno essere parzialmente disidratati). Quindi mentre la pasta cuoce, cominciate a preparare il condimento. Tagliate a dadini il vostro gorgonzola.

    sedani rigati con pesto di friarielli gorgonzola e pomodori confit gialli e rossi sedani rigati con pesto di friarielli gorgonzola e pomodori confit gialli e rossi_5

    In una padella soffriggete uno spicchio d’aglio in olio e.v.o., toglietelo una volta imbrunito, quindi aggiungete il pesto di friarielli, in seguito il gorgonzola. Fatelo sciogliere. In ultimo i pomodori confit.

    sedani rigati con pesto di friarielli gorgonzola e pomodori confit gialli e rossi sedani rigati con pesto di friarielli gorgonzola e pomodori confit gialli e rossi

    Tenete da parte un po’ di acqua di cottura. Scolate i sedani al dente e saltateli in padella aiutandovi con l’acqua conservata. Aggiungete abbondante parmigiano. Quindi passate all’impiattamento, spolverando con peperoncino in polvere ed un altro po’ di parmigiano.

    Bon Appetìt!

     

  • Linguine con torzelle, polipetti veraci e tarallo sbriciolato

    Linguine con torzelle, polipetti veraci e tarallo sbriciolato

    Linguine con torzelle polipetti veraci e tarallo sbriciolato

    Come ad ogni Natale, tornano sui banchi dei fruttivendoli, i pochi avveduti che ne conoscono bene la bontà, le torzelle, verdura antica e prelibata, utilizzata anche nella classica minestra natalizia. Non potevo certo farmele scappare, anche perché, vista la non semplicissima reperibilità, chissà quando avrei avuto la possibilità di mangiarle di nuovo. Il passo successivo era trovare un abbinamento non scontato, che risultasse ben equilibrato. Ne è venuto fuori questo piatto qui…

    Ingredienti per due persone:

    200 gr di linguine

    Un fascio di torzelle

    5/6 polipetti veraci

    Un tarallo napoletano

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale q.b.

    Una punta di peperoncino

    Due spicchi d’aglio

    Mondate e pulite per bene le torzelle. Quindi stufatele in una pentola alta. Fate soffriggere uno spicchio d’aglio, toglietelo quando sarà imbrunito, aggiungete una punta di peperoncino, giusto un po’ per non rendere le verdure troppo piccanti. Infine le torzelle, coprendo con un coperchio ed avendo l’accortezza di girare ogni tanto.

    Linguine con torzelle polipetti veraci e tarallo sbriciolato Linguine con torzelle polipetti veraci e tarallo sbriciolato

    Saranno pronte in una ventina di minuti scarsi. Una volta cotte, sminuzzatele con  un coltello.

    Linguine con torzelle polipetti veraci e tarallo sbriciolato Linguine con torzelle polipetti veraci e tarallo sbriciolato

    Nel frattempo pulite i polipetti veraci, privandoli della sacca all’interno della testa, degli occhi e della bocca. Se lo splatter non è il vostro genere cinematografico preferito, chiedete al vostro pescivendolo di fiducia di farlo per voi. Quindi sbriciolate il tarallo.

    Linguine con torzelle polipetti veraci e tarallo sbriciolato Linguine con torzelle polipetti veraci e tarallo sbriciolato

    Cominciate a metter su l’acqua per la pasta. Quindi cuocete i polipetti veraci. In una padella riscaldate abbondante olio e.v.o., soffriggetevi uno spicchio d’aglio, quindi aggiungete i molluschi (aggiungeteli uno alla volta, tenendoli per la testa e bagnando nell’olio per qualche secondo solo le braccia, in modo che si arriccino un poco). Non cuoceteli troppo per evitare che si induriscano. Sono piccoli, basteranno pochi minuti. Quindi tagliateli a pezzetti, tenendo le braccia più carine per la decorazione.

    Linguine con torzelle polipetti veraci e tarallo sbriciolato Linguine con torzelle polipetti veraci e tarallo sbriciolato

    Aggiungete quindi ai polipetti le torzelle. Scolate le linguine al dente (tenete da parte un po’ di acqua di cottura). Quindi saltate, aiutandovi con l’acqua conservata. In ultimo aggiungete parte del tarallo sbriciolato e continuate a saltare.

    Linguine con torzelle polipetti veraci e tarallo sbriciolato Linguine con torzelle polipetti veraci e tarallo sbriciolato

    Infine impiattate, decorando a vostro piacimento il piatto con le braccia messe da parte e completando con una spolverata finale di tarallo sbriciolato.

    Bon Appetìt!

  • Pancetta cotta a bassa temperatura su polenta di farina di mais macinata a pietra e tzatziki alla zucca

    Pancetta cotta a bassa temperatura su polenta di farina di mais macinata a pietra e tzatziki alla zucca

    Pancetta cotta a bassa temperatura su polenta di farina di mais macinata a pietra e tzatziki alla zucca

    Entro in macelleria, do un’occhiata al banco. La mia attenzione viene letteralmente catturata da queste fette di pancetta fresca disposte in ordine, l’una dietro l’altra. Non so se sia caduto in uno stato ipnotico o fosse proprio sindrome di Stendhal, fatto sta che mi sono ritrovato fuori dalla bottega con questo pacchetto in mano, senza nemmeno ricordare bene cosa avessi appena comprato. Quando sono di nuovo a casa lo scarto e vedo questa fetta di pancetta ruotare sul tavolo e poi cominciare a lievitare da sola, come nel più classico episodio di poltergeist. Con cosa accoppiare questo portento di succulenza, mi chiedo. Eccola, luminescente, che fa capolinea tra le altre confezioni in dispensa. È lei, la polenta dei miei sogni, oro giallo macinato a pietra lentamente, di grana fossa ed interamente integrale. La composizione è presto fatta!

    Ingredienti per due persone

    Per la carne:

    2 fette di pancetta fresca arrotolata

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale q.b.

    Pepe q.b.

    Salvia essiccata q.b.

    Per la polenta:

    125 gr di farina di mais integrale macinata a pietra

    500 ml ca di acqua

    Sale q.b.

    30 gr di burro

    Parmigiano q.b.

    Per lo tzatziki:

    Uno yogurt greco da 180 gr.

    250 gr di zucca

    Sale q.b.

    Uno spicchio d’aglio

    Aneto q.b.

    Un cucchiaio d’olio e.v.o.

    Un cucchiaio di aceto di vino

    Per ottenere una carne morbida e succosa, che non perda tutti i liquidi in fase di cottura, cioè, è bene procedere ad un cottura in forno a bassa temperatura. Dopo aver salato, pepato e aromatizzato con un po’ di salvia la nostra carne, conditela con olio e.v.o. La cottura durerà tre ore e mezzo all’incirca a 90°.

    Pancetta cotta a bassa temperatura su polenta di farina di mais macinata a pietra e tzatziki alla zucca Pancetta cotta a bassa temperatura su polenta di farina di mais macinata a pietra e tzatziki alla zucca

    Passate quindi alla preparazione dello tzatziki. Anch’esso avrà bisogno di un bel po’ di tempo, non nella preparazione, ma per insaporirsi. Tagliate la zucca a dadini e cuocetela in padella con un po’ di olio e.v.o. fino a che non sarà diventata bella morbida. Salate.

    Pancetta cotta a bassa temperatura su polenta di farina di mais macinata a pietra e tzatziki alla zucca Pancetta cotta a bassa temperatura su polenta di farina di mais macinata a pietra e tzatziki alla zucca

    Quindi frullate la zucca insieme all’aglio e lasciatela raffreddare bene. Nel frattempo riponete lo yogurt greco in una ciotola.

    Pancetta cotta a bassa temperatura su polenta di farina di mais macinata a pietra e tzatziki alla zucca Pancetta cotta a bassa temperatura su polenta di farina di mais macinata a pietra e tzatziki alla zucca

    Quando la zucca sarà fredda, aggiungetela allo yogurt con un cucchiaio di olio e.v.o., uno di aceto di vino e dell’aneto tritato. Mescolate bene con l’aiuto di una frusta, quindi riponete in frigo e lasciate insaporire per un paio d’ore.

    Pancetta cotta a bassa temperatura su polenta di farina di mais macinata a pietra e tzatziki alla zucca Pancetta cotta a bassa temperatura su polenta di farina di mais macinata a pietra e tzatziki alla zucca

    Passate quindi alla preparazione della polenta. Questo tipo particolare abbisogna anch’essa di una cottura piuttosto lunga, 45 minuti circa, ma la preparazione è identica a quella di tutti gli altri tipi di polenta. In un pentola antiaderente, versate la farina di mais e l’acqua nelle quantità indicate. Tenete il fuoco basso ed aspettate che la farina assorba l’acqua.

    Pancetta cotta a bassa temperatura su polenta di farina di mais macinata a pietra e tzatziki alla zucca Pancetta cotta a bassa temperatura su polenta di farina di mais macinata a pietra e tzatziki alla zucca

    Continuate a girare per tutto il tempo. A cottura ultimata, aggiungete il burro ed il parmigiano.

    Pancetta cotta a bassa temperatura su polenta di farina di mais macinata a pietra e tzatziki alla zucca Pancetta cotta a bassa temperatura su polenta di farina di mais macinata a pietra e tzatziki alla zucca

    Disponete la polenta in una teglia, livellandola bene. Quindi ripassatela in forno per una decina di minuti. Una volta completata la cottura, con uno stampino quadrangolare formate la base su cui poggiare la pancetta.

    Pancetta cotta a bassa temperatura su polenta di farina di mais macinata a pietra e tzatziki alla zucca Pancetta cotta a bassa temperatura su polenta di farina di mais macinata a pietra e tzatziki alla zucca

    Passate all’impiattamento, decorando il piatto di portata a vostro piacimento con lo tzatziki, quindi disponendovi sopra il quadrato di polenta e la fetta di pancetta.

    Bon Appetìt!

  • Mezze maniche alla carbonara con carciofi su fonduta di gorgonzola

    Mezze maniche alla carbonara con carciofi su fonduta di gorgonzola

    Mezze maniche alla carbonara con carciofi su fonduta di gorgonzola

    Le persone che mi vogliono bene, sanno perfettamente come rendermi felice. Non ho particolare pretese, non mi frega nulla di vestiti, di orologi, della tecnologia e così via, mentre letteralmente mi sciolgo di fronte ad un pezzo di formaggio. Nella fattispecie sono stato omaggiato di una cremosissima fettona di gorgonzola dop, con cui mi sono nutrito per giorni, iniettandolo direttamente in endovena. Non potevo esimermi, allora, dal conservarne il necessario per un piatto speciale di cui, testé, vi dico…

    Ingredienti per due persone:

    Per la carbonara:

    200 gr di mezze maniche

    2 uova

    Sale q.b.

    Pepe q.b.

    Parmigiano q.b.

    Pecorino q.b.

    70 gr di guanciale

    2 carciofi

    Mezzo limone

    Olio e.v.o. q.b.

    Uno spicchio d’aglio

    Prezzemolo q.b.

    Per la fonduta:

    30 gr di burro

    150 ml di latte

    100 gr di gorgonzola

    Farina di riso q.b.

    Cominciate col mondare i carciofi. Togliete le foglie esterne e ripulite il gambo della parte esterna. Tagliate il primo carciofo a metà. Raschiate con un coltello la barba interna del carciofo ed eliminate le foglie appuntite. Immergete in acqua, sale e limone. Servirà a non far ossidare il carciofo.

    Mezze maniche alla carbonara con carciofi su fonduta di gorgonzola Mezze maniche alla carbonara con carciofi su fonduta di gorgonzola

    Tagliate a questo punto le quattro metà, ognuna in 3 listarelle. Soffriggete uno spicchio d’aglio in olio e.v.o., quindi aggiungete i carciofi con mezzo bicchiere d’acqua. Coprite con un coperchio e fate andare. A metà cottura fate asciugare l’acqua e spegnete il fuoco quando i carciofi si saranno del tutto ammorbiditi.

    Mezze maniche alla carbonara con carciofi su fonduta di gorgonzola Mezze maniche alla carbonara con carciofi su fonduta di gorgonzola

    In una ciotola schiudete due uova intere, aggiungete sale e pepe, quindi pecorino e parmigiano senza lesinare. Sbattete con una forchetta o una frusta fino a che in superficie non si sarà formata una schiumetta. Tagliate, poi, il guanciale a listarelle. Nel frattempo mettete su l’acqua per la pasta.

    Mezze maniche alla carbonara con carciofi su fonduta di gorgonzola Mezze maniche alla carbonara con carciofi su fonduta di gorgonzola

    Quando buttate la pasta cominciate a preparare la fonduta. Sciogliete in un pentolino antiaderente il burro e scaldate il latte senza farlo bollire. Nel frattempo tagliate a pezzi il gorgonzola.

    Mezze maniche alla carbonara con carciofi su fonduta di gorgonzola Mezze maniche alla carbonara con carciofi su fonduta di gorgonzola

    Aggiungete, quindi, il formaggio e fatelo sciogliere completamente, avendo cura di girare di continuo con una cucchiaia di legno. Se la fonduta dovesse essere troppo liquida, potete addensarla aggiungendo, poco alla volta, della farina di riso precedentemente setacciata. E’ fondamentale continuare a girare, anche dopo aver spento il fuoco, per evitare la formazione di grumi. Tritate finemente del prezzemolo.

    Mezze maniche alla carbonara con carciofi su fonduta di gorgonzola Mezze maniche alla carbonara con carciofi su fonduta di gorgonzola

    Scaldate i carciofi in padella ed aggiungete il guanciale lasciandolo cuocere per pochi secondi per lasciarlo morbido. Scolate le mezze maniche al dente e saltatele velocemente nella padella senza aggiungere altro.

    Mezze maniche alla carbonara con carciofi su fonduta di gorgonzola Mezze maniche alla carbonara con carciofi su fonduta di gorgonzola_13

    A fuoco spento aggiungete l’uovo sbattuto e parte del prezzemolo tritato. Amalgamate bene. La carbonara dovrà essere priva di grumi di frittata e cremosa. Accendete quindi il fuoco tenendolo il più basso possibile, continuate a girare per far asciugare il viscido dell’uovo fino ad ottenere una bella cremosità.

    Mezze maniche alla carbonara con carciofi su fonduta di gorgonzola Mezze maniche alla carbonara con carciofi su fonduta di gorgonzola_15

    Passate, infine, all’impiattamento. Disponete sul fondo del piatto di portata la fonduta al gorgonzola, aiutandovi magari con un coppa-pasta per dare alla base una forma regolare. Disponetevi sopra le mezze maniche. Completate con una spolverata ulteriore di prezzemolo fresco.

    Bon Appetìt!

  • Alici marinate all’arancia su scarole con olive nere, capperi, pinoli e uva passa

    Alici marinate all’arancia su scarole con olive nere, capperi, pinoli e uva passa

    Alici marinate all'arancia su scarole con olive nere capperi pinoli e uva passa

    L’idea era quella di tirare fuori uno degli ingredienti della ricetta classica delle scarole natalizie e farlo diventare protagonista del piatto. È così che il filetto di acciuga si tramuta in alice marinata. Il resto lo fa la qualità degli altri ingredienti: le olive nere di Gaeta, i capperi di Lipari, i pinoli nostrani, le arance siciliane. E poi non dite che non avete idee per gli antipasti della vigilia. Vi sgrido se vi presentate con le solite tartine! 😉

    Ingredienti per 4 persone:

    Per le scarole:

    Una scarola

    Una Ventina di pinoli

    Una quindicina di olive nere

    Una quindicina di capperi

    Una quindicina di acini di uvetta passa

    Mezzo peperoncino

    Sale q.b.

    Olio e.v.o.

    Per le alici marinate:

    250 gr di alici

    Un’arancia

    Mezzo Limone

    Sale q.b.

    Pepe verde q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Cominciate con il pulire le alici come già vi ho illustrato in altre occasioni. Stringete la testa tra pollice ed indice, tiratela via, aprite la pancia del pesce col pollice sino alla coda. Tirate via anche le restanti viscere, quindi con delicatezza la spina del pesce. Risciacquate sotto acqua corrente.

    Alici marinate all'arancia su scarole con olive nere capperi pinoli e uva passa Alici marinate all'arancia su scarole con olive nere capperi pinoli e uva passa

    Grattugiate la buccia di un’arancia e fatela essiccare al forno a bassa temperatura, 60° per una trentina di minuti. Estraete, quindi, con uno spremiagrumi il succo dell’arancia e di mezzo limone.

    Alici marinate all'arancia su scarole con olive nere capperi pinoli e uva passa Alici marinate all'arancia su scarole con olive nere capperi pinoli e uva passa

    Disponete le alici in una terrina, salando e spolverando con un pizzico di pepe verde. Quindi aggiungete il succo degli agrumi, ripetendo l’operazione uno strato alla volta. Lasciate marinare per almeno un’ora e mezzo.

    Alici marinate all'arancia su scarole con olive nere capperi pinoli e uva passa Alici marinate all'arancia su scarole con olive nere capperi pinoli e uva passa

    Passate quindi a preparare le scarole. Lavate bene sotto acqua corrente. Quindi strizzatele per togliere l’acqua in eccesso. In una pentola altra in olio e.v.o. soffriggete uno spicchio d’aglio. Quando sarà imbrunito aggiungete una punta di peperoncino (non mettetelo prima, si brucerebbe), quindi aggiungete le scarole. Coprite con un coperchio la pentola e girate ogni tanto le scarole che si stuferanno nell’acqua che loro stesse rilasceranno.

    Alici marinate all'arancia su scarole con olive nere capperi pinoli e uva passa Alici marinate all'arancia su scarole con olive nere capperi pinoli e uva passa_8

    A metà cottura aggiungete i capperi, che avrete precedentemente dissalato, le olive nere snocciolate, l’uva passa (bagnatela prima un po’) e i pinoli. Quindi a tre quarti cottura salate. Saranno necessari una ventina di minuti per completarne la cottura.

    Alici marinate all'arancia su scarole con olive nere capperi pinoli e uva passa Alici marinate all'arancia su scarole con olive nere capperi pinoli e uva passa

    Quando la marinatura sarà completata, impiattate. Disponete sul fondo del piatto le scarole aiutandovi con il solito coppapasta, quindi disponetevi sopra a vostro piacimento le alici marinate. Completate con una spolverata di pepe verde e di buccia d’arancia essiccata.

    Bon Appetìt!