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  • Linguine con pesto di pomodori secchi, mazzancolle e menta

    Linguine con pesto di pomodori secchi mazzancolle e menta

    Avevo questi bellissimi pomodori secchi, di tipo Pachino, siciliani al 100%, che avevo comprato d’impulso senza avere in testa nulla, semplicemente perché avevano attirato la mia attenzione. Poi vedrò come utilizzarli, ho pensato tra me e me, al momento dell’acquisto. Li ho lasciati lì un paio di settimane, nel cestino di vimini che ho in cucina dove tengo tutte le cose che non vanno in frigo, in attesa dell’idea giusta. Erano tanto belli che mi faceva un poco specie utilizzarli per un pesto, ma era giusto che anche loro, di questi tempi, si sacrificassero per una giusta causa. Ovviamente era necessario contrastarne la sapidità con qualcosa di dolce e meglio ancora con qualcosa di fresco. Così è venuta fuori questa roba qui…

    Ingredienti per due persone:

    200 gr di linguine

    8 mazzancolle

    Sale q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Uno spicchio d’aglio

    Menta q.b.

    Per il pesto:

    80 gr di pomodori secchi di tipo Pachino

    5-6 mandorle

    Una dozzina di pinoli

    3-4 foglie di basilico

    Olio e.v.o.

    Per prima cosa sciacquate i pomodori secchi per dissalarli parzialmente, quindi conditeli con olio e.v.o. per ammorbidirli, tenendoli così almeno un paio d’ore prima della preparazione del pesto. Fate essiccare le foglioline di menta su una placca rivestita da carta forno tenendo la temperatura a circa 70° per una ventina di minuti e comunque fino a che non si sbricioli facilmente tra le dita.

    Linguine con pesto di pomodori secchi mazzancolle e menta Linguine con pesto di pomodori secchi mazzancolle e menta

    Pestate le foglie secche di menta con un mortaio, fino ad ottenere una polvere quanto più sottile possibile. Filtratela attraverso un colino a maglie strette per eliminare eventuali residui fibrosi.

    Linguine con pesto di pomodori secchi mazzancolle e menta Linguine con pesto di pomodori secchi mazzancolle e menta

    Passate alla preparazione del pesto, inserendo nel mixer, oltre che i pomodori secchi, mandorle, pinoli, basilico ed abbondante olio e.v.o.

    Linguine con pesto di pomodori secchi mazzancolle e menta Linguine con pesto di pomodori secchi mazzancolle e menta

    Pulite le mazzancolle eliminando testa, guscio e coda. Sfilate delicatamente anche la vena dorsale. Per un paio di esse, che utilizzerete come decorazione, lasciate la coda.

    Linguine con pesto di pomodori secchi mazzancolle e menta Linguine con pesto di pomodori secchi mazzancolle e menta

    Con le teste e le code preparate un fumetto ben ristretto. In una padella soffriggete uno spicchio d’aglio in abbondante olio e.v.o., quindi una volta imbiondito, toglietelo e versate il fumetto, facendolo restringere ulteriormente.

    Linguine con pesto di pomodori secchi mazzancolle e menta Linguine con pesto di pomodori secchi mazzancolle e menta

    Passate alla cottura delle mazzancolle, che deve durare pochissimi minuti. Una volta pronti, tirate su i crostacei e tagliateli a pezzetti (eccezion fatta per quel paio che serviranno da decorazione). Quindi quando le linguine saranno ben al dente, scolatele (conservando alla bisogna un po’ di acqua di cottura) e saltatele in padella nel sugo delle mazzancolle.

    Linguine con pesto di pomodori secchi mazzancolle e menta Linguine con pesto di pomodori secchi mazzancolle e menta

    In un secondo momento aggiungete il pesto di pomodori secchi e se necessario un po’ d’acqua di cottura. Saltate bene fino al formarsi della caratteristica cremina.

    Linguine con pesto di pomodori secchi mazzancolle e menta Linguine con pesto di pomodori secchi mazzancolle e menta

    Passate all’impiattamento, decorando con la mazzancolla, qualche fogliolina di menta fresca e spolverando con abbondante polvere di menta.

    Bon Appetìt!

  • Polpette alla nocciola con riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    È successo che sono rimasto ipnotizzato da una bottiglia di passito mentre ero al supermercato. Sono rimasto lì a fissarla per interi minuti. Voleva dirmi qualcosa, ne ero sicuro. Così ho aspettato, pazientemente, incurante dei vecchietti che si infilavano tra me e lo scaffale per portare a casa una bottiglia di lambrusco. Poi è arrivata: l’immagine  di una salsina caramellosa, dolce e un po’ acida che inondava del pesce, anzi no meglio della carne, delle polpette magari, che non avevo mai fatto per il blog. Mi sono allontanato, ho finito la spesa e pagato alle casse. Poi ho completato sulla strada di ritorno verso casa il piatto. Dolce, salato, acido più qualcosa di fresco e un tocco di croccante. Storie di un’ispirazione.

    Ingredienti per una ventina di polpette di medie dimensioni (una decina grandi)

    Per le polpette:

    500 gr di carne di manzo macinata

    500 gr di pane raffermo

    70 gr di nocciole

    Un uovo

    Sale q.b.

    Pepe q.b.

    Parmigiano q.b.

    Pan grattato q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Per le salse:

    Un bicchiere di vino passito moscato

    Una burrata da 200 gr circa

    Latte q.b.

    Una bustina di zafferano

    Mettere a bagno in acqua il pane raffermo, tagliandone 4 grosse fette ed attendere che si ammorbidisca del tutto. Nel frattempo tritate finemente le nocciole in un mixer.

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    In una scodella mettete la carne macinata, il sale, il pepe, il parmigiano, metà delle nocciole tritate e un uovo, quindi aggiungete la mollica di pane (solo la mollica non anche la crosta) avendone cura di strizzarla per bene. Cominciate ad impastare fino ad ottenere un composto perfettamente omogeneo.

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    Mescolate l’altra metà delle nocciole tritate con pari quantità di pan grattato e mescolate per bene. Quindi dall’impasto staccate un po’ di carne alla volta e appallottolatela sotto i palmi delle mani per ottenere la polpetta. Impanatela nel composto di nocciole e pan grattato.

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    Scaldate in padella l’olio e friggete le polpette fino a che non saranno ben rosolate all’esterno. Se non avete una padella troppo grande friggetene un po’ per volta, tenendo in caldo le altre nel forno (statico) tenuto a bassa temperatura (al max 50°).

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    Nel frattempo che le polpette friggono, passate alla preparazione della crema di burrata. Incidete la burrata nella parte superiore e con un cucchiaino prelevate la parte interna.

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    Frullatela con un minipimer aggiungendo eventualmente mezza tazzina di latte per rendere la crema più fluida. Dovrà alla fine risultare perfettamente liscia. Aggiungete quindi una bustina di zafferano.

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    Mescolate per ottenere una crema omogeneamente colorata. Quindi passate alla preparazione della riduzione di passito.

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    Basterà versare il passito in un pentolino antiaderente tenendolo a fiamma media e farlo asciugare per i tre quarti del suo volume. Dovrete ottenere una salsina fluida e un po’ caramellosa.

    Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano Polpette alla nocciola e riduzione di vino passito su crema di burrata allo zafferano

    Passate quindi all’impiattamento, disponendo alla base la crema di burrata colorata allo zafferano, disponendovi sopra le polpette alle nocciole e irrorando con la riduzione di vino passito.

    Bon Appetìt!

  • Paccheri ai frutti di mare

    Paccheri ai frutti di mare

    I piatti a base di frutti di mare sono una di quelle cose a cui, anche in uno scenario post-atomico o in una migrazione interstellare alla ricerca di nuovi pianeti da abitare, proprio non si puó rinunciare. Cosa dire di quella sapidità marina che trasmette profumi e sapori ineguagliabili?! Non ci si può limitare a vivere se non si prova a godere del piacere epicureo che accompagna il consumo di cozze, vongole, fasolare e quant’altro. Allora va benissimo deporre per un attimo la creatività alla ricerca del sapore incontaminato di un’unica eccellente materia prima che si cucina da sé…

    Ingredienti per due persone:

    250 gr di paccheri di Gragnano

    250 gr di vongole

    250 gr di lupini

    250 gr di cozze

    6/7 fasolare

    Una dozzina di cannolicchi

    Una decina di pomodorini del piennolo

    Uno spicchio d’aglio

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale q.b.

    Pepe nero in grani q.b.

    Prezzemolo q.b.

    Mettete a spurgo i frutti di mare in acqua e sale fino al momento della cottura. Nel mentre, pulite le cozze, eliminando bisso e incrostazioni del guscio. Prima di avviare la cottura risciacquate tutto per bene.

    Paccheri ai frutti di mare Paccheri ai frutti di mare

    Fate aprire i frutti di mare in una padella a fiamma viva, adagiandovi sopra un coperchio. I frutti di mare non si apriranno contemporaneamente. Vi consiglio di togliere dal fuoco, con l’aiuto di una spumarola, quelli che si saranno aperti per prima per evitare che quest’ultimi si cuociano troppo.

    Paccheri ai frutti di mare Paccheri ai frutti di mare

    Sgusciate qualche frutto di mare e conservate gli altri col guscio. Li riscalderete al momento dell’impiattamento. Conservate anche la preziosissima acqua che avranno rilasciato i frutti di mare, filtrandola con un colino a maglie strette.

    Paccheri ai frutti di mare Paccheri ai frutti di mare

    Nella padella in cui salterete la pasta, in abbondante olio e.v.o., fate soffriggere uno spicchio d’aglio, da rimuovere una volta imbiondito. Versateci, quindi, l’acqua rilasciata dai frutti di mare e fate restringere per una metà del volume. Nel frattempo tagliate a metà i pomodorini del piennolo e salateli leggermente dalla parte della polpa. Non andrà aggiunto assolutamente altro sale, se non una piccola manciata nell’acqua di cottura della pasta, essendo il sugo dei frutti di mare già molto sapido di suo.

    Paccheri ai frutti di mare Paccheri ai frutti di mare

    Scottate i pomodorini, lasciandoli in cottura giusto quei pochi minuti necessari per ammorbidirli (non devono schiacciarsi). Aggiungete a fine cottura i frutti di mare sgusciati. Quindi, mentre attendete che i paccheri cuociano, tritate finemente del prezzemolo fresco e mettete in una padella più piccola i frutti di mare col guscio, irrorandoli con un po’ del sugo appena preparato. Scolate la pasta al dente e saltatela per bene nel sugo dei frutti di mare, aggiungendo una manciata di prezzemolo tritato.

    Paccheri ai frutti di mare Paccheri ai frutti di mare

    Scaldate i frutti di mare col guscio e completate l’impiattamento con una spolverata ulteriore di prezzemolo ed una di pepe macinato grosso. Arricchite, infine, il piatto coi frutti di mare a decorazione.

    Bon Appetìt!

  • Mozzarella di bufala in carrozza di pane di segale con salmone affumicato e contorno di bietole colorate

    Mozzarella di bufala in carrozza di pane di segale con salmone affumicato e contorno di bietole colorate

    Non ho ben chiaro il motivo per cui, tra due fette di pane fritto, la mozzarella si definisca in carrozza, ma l’etimo è del tutto secondario di fronte al godimento dei sensi. Stupefacente, come droga da assumere fino all’overdose, dorata, come un oggetto prezioso che ci venga tramandato dall’antichità e incandescente, come l’olio bollente in cui intinge le sue grazie, la mozzarella in carrozza è la protagonista dei “cuoppi” di frittura all’italiana che troppo spesso vengono liquidati con facilona superficialità al ristorante o in pizzeria come antipasto scontato e fuori moda. L’errore sta nell’iconografica rappresentazione nel piatto di un prodotto standardizzato, industriale ed infine congelato a cui, purtroppo, tanta ristorazione di modesta caratura ci ha abituati. Ed invece riscoprendo l’artigianalità della fattura, anche una pietanza semplice e sicuramente dall’origine povera, come la mozzarella in carrozza, assume una veste elegante, persino regale, come, ad esempio, una nobildonna dell’ottocento che scalda le sue gote lattee al sole tiepido di una bella giornata di fine inverno, andando in giro sul suo calesse trainato da un cavallo fulvo lungo la strada acciottolata che risale la collina di Posillipo in un quadro di Giacinto Gigante.

    Ingredienti per 2 persone:

    Una mozzarella di bufala da 250 gr

    2 fette di pane di segale da 100 gr circa

    70 gr di salmone affumicato

    2 uova

    Farina per frittura q.b.

    Sale q.b.

    Pepe q.b.

    Olio per friggere q.b.

    Un fascio di bietole colorate

    Uno spicchio d’aglio

    Olio e.v.o. q.b.

    Tagliate a fette sottili la mozzarella di bufala e fatele perdere latte, disponendole in un colapasta e adagiandovi sopra un peso per far scaricare quanto più liquido possibile.

    Mozzarella di bufala in carrozza di pane di segale con salmone affumicato e contorno di bietole colorate Mozzarella di bufala in carrozza di pane di segale con salmone affumicato e contorno di bietole colorate

    Lavate e mondate le bietole e lessatele in acqua e sale.

    Mozzarella di bufala in carrozza di pane di segale con salmone affumicato e contorno di bietole colorate Mozzarella di bufala in carrozza di pane di segale con salmone affumicato e contorno di bietole colorate

    Mettete l’una sull’altra due fette contigue di pane di segale e tagliatele in modo da ottenere 4 coppie di triangoli.

    Mozzarella di bufala in carrozza di pane di segale con salmone affumicato e contorno di bietole colorate Mozzarella di bufala in carrozza di pane di segale con salmone affumicato e contorno di bietole colorate

    Nel frattempo sbattete bene le uova con sale e pepe, in modo da ottenere un composto un poco spumoso. Ripassate anche in padella le bietole in olio e.v.o. in cui avrete fatto precedentemente soffriggere uno spicchio d’aglio.

    Mozzarella di bufala in carrozza di pane di segale con salmone affumicato e contorno di bietole colorate Mozzarella di bufala in carrozza di pane di segale con salmone affumicato e contorno di bietole colorate

    Prendete i vostri triangoli di pane di segale e farciteli con la bufala ed il salmone, cercando di non lasciarne lembi fuori dai bordi. Infarinate per bene con farina specifica per frittura.

    Mozzarella di bufala in carrozza di pane di segale con salmone affumicato e contorno di bietole colorate Mozzarella di bufala in carrozza di pane di segale con salmone affumicato e contorno di bietole colorate

    Portate a temperatura l’olio per friggere, quindi intingete la mozzarella in carrozza nell’uovo ed immergetela nell’olio bollente. Fatele friggere per bene da entrambi i lati. Quando l’indoratura sarà piena, alzate le mozzarelle in carrozza e fate asciugare su carta assorbente.

    Mozzarella di bufala in carrozza di pane di segale con salmone affumicato e contorno di bietole colorate Mozzarella di bufala in carrozza di pane di segale con salmone affumicato e contorno di bietole colorate

    Procedete, infine, all’impiattamento, tagliando a metà una delle due mozzarelle in carrozza, per mostrarne l’interno. Disponete le bietole ripassate in padella a vostro piacimento.

    Bon Appetìt!

  • Gnocchi con crema di zucca, filetti di acciughe, olive schiacciate, finocchietto e bottarga di tonno

    Gnocchi con crema di zucca filetti di acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno

    Lo gnocco è una categoria di pensiero. La “gnoccosità” o “gnocchezza”, che dir si voglia (tanto sono inventati entrambi), descrive la bellezza, quella femminile, ma anche quella maschile. Eppure ciò che rende uno gnocco morfologicamente tale è una forma tondeggiante ed una spinta morbidezza. Canoni che, trasferiti alla beltà umana, rispecchiano forse i gusti di un secolo fa (facciamo due terzi di secolo), laddove, dagli anni 70 in poi, i topos sono migrati verso forme più definite, meno procaci, più magre e più toniche. Eppure lo gnocco ha resistito a questa mutazione del gusto e, tutt’oggi,  è sinonimo di bello, attraversando epoche e cambiamenti sociali. Va da sé, che siffatte condizioni, sono il presupposto per divenire, come si diceva all’inizio, una categoria di pensiero, molto più di addominali scolpiti o labbra a gommone, che inevitabilmente rientrano nell’ambito delle volubili mode passeggere. Tutto questo per dire che ogni volta che li mangerete, che sia nella veste grafica proposta o in altra alternativa, vi sarete riempiti lo stomaco di pura bellezza.

    Ingredienti per 2/3 persone:

    250 gr di patate

    130 gr di semola rimacinata di grano duro

    250 gr di zucca

    7/8 filetti di acciuga

    Una decina di olive verdi schiacciate (non condite)

    Semi di finocchio q.b.

    Bottarga di tonno q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Due spicchi d’aglio

    Sale q.b.

    Per prima cosa lessate le patate con tutta la buccia (lavatele bene). Una volta cotte, togliete la buccia e schiacciatele con l’apposito utensile (un paio di volte). Fate freddare. Quindi aggiungete poco alla volta la semola rimacinata e cominciate a impastare.

    Gnocchi con crema di zucca filetti di acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno i acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno

    Trasferite l’impasto su di un piano di lavoro per poter impastare meglio e continuate a inglobare piccole quantità di semola di volta in volta. L’impasto dovrà risultare malleabile, ma sodo. La quantità di semola indicata è puramente indicativa, in quanto essa dipenderà dal grado di umidità delle patate.

    i acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno Gnocchi con crema di zucca filetti di acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno

    Staccate dei pezzi dalla vostra palla d’impasto e formatene dei filoncini, ripassandoli tra le mani, aiutandovi con della semola per lavorarli meglio. Staccate quindi dei pezzi da un cm e mezzo circa con un coltello a lama liscia o una spatola.

    Gnocchi con crema di zucca filetti di acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno Gnocchi con crema di zucca filetti di acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno

    Ripassate gli gnocchi sull’apposito strumento (vedi foto), facendoli passare sotto il palmo della mano, per conferirgli la caratteristica rigatura.

    Gnocchi con crema di zucca filetti di acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno Gnocchi con crema di zucca filetti di acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno

    A questo punto preparate il sugo. Tagliate a cubetti la zucca, quindi in una padella soffriggete uno spicchio d’aglio. Toglietelo quando si sarà imbiondito ed aggiungete la zucca. Salate. Fatela andare per pochi minuti fino a quando non si farà schiacciare con facilità (copritela con un coperchio durante la cottura in modo da non farle perdere tutta l’acqua che rilascerà).

    Gnocchi con crema di zucca filetti di acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno Gnocchi con crema di zucca filetti di acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno

    Frullate la zucca con il vostro fido minipimer fino ad ottenere una crema fluida e perfettamente liscia.

    Gnocchi con crema di zucca filetti di acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno Gnocchi con crema di zucca filetti di acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno

    Snocciolate le olive e tagliatele a pezzetti molto piccoli (ho utilizzato le olive che normalmente vengono schiacciate e condite con olio, aglio e peperoncino, al naturale però).

    Gnocchi con crema di zucca filetti di acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno Gnocchi con crema di zucca filetti di acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno

    In padella, in olio e.v.o. (non lesinate), fate soffriggere un altro spicchio d’aglio, rimuovetelo come sempre, quindi fatevi sciogliere 4/5 filetti di acciuga. Quindi aggiungete le olive sminuzzate e fate insaporire per pochi secondi.

    Gnocchi con crema di zucca filetti di acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno Gnocchi con crema di zucca filetti di acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno

    Aggiungete quindi la crema di zucca e il finocchietto (semi di finocchio). Buttate gli gnocchi nell’acqua che bolle e scolateli non appena saliranno a galla. Saltateli, quindi, nel sugo che avete preparato, aggiungendo un abbondante spolverata di bottarga di tonno ed un altro paio di filetti di acciuga.

    Gnocchi con crema di zucca filetti di acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno Gnocchi con crema di zucca filetti di acciughe olive schiacciate finocchietto e bottarga di tonno

    Impiattate, completando con un ulteriore spolverata di bottarga, qualche seme di finocchio ed una rosellina di acciuga a decorazione.

    Bon Appetìt!

  • Pasta e patate con funghi porcini e caciocavallo al tartufo

     

    Pasta e patate con funghi porcini e caciocavallo

    In un delirio di presunzione, sfidando il genio che solo la tradizione può vantare, lo chef si impegna ad arricchire un piatto già di suo buonissimo. Nella fattispecie un piatto di pasta e patate, regina delle minestre azzeccate azzeccate, come si usa prepararle a Napoli, si impreziosisce di un paio di ingredienti dal sapore peculiare per mutare in una veste degna della fase più glam di David Bowie o, a seconda dei punti di vista, per i puristi/conservatori, in una maschera grandguignolesca in stile Kiss. Le cronache musicali raccontano, però, di qualcosa di molto più complesso, di un album di emancipato jazzcore alla John Zorn.

    Ingredienti per 2 persone:

    150 gr di pasta mista

    200 gr di patate

    Una carota piccola

    Un gambo di sedano

    5/6 pomodorini

    30 gr di funghi porcini secchi

    50 gr di caciocavallo al tartufo

    Parmigiano q.b.

    Una scorzetta di parmigiano

    Olio e.v.o. q.b.

    Cipolla q.b.

    Sale q.b.

    Mettete a bagno i porcini secchi. Quindi lavate e sbucciate le patate. Tagliatele a pezzi piccoli. Idem per la carota.

    Pasta e patate con funghi porcini e caciocavallo al tartufo Pasta e patate con funghi porcini e caciocavallo al tartufo

    Grattugiate il caciocavallo al tartufo e tagliate a dadini la scorzetta di parmigiano.

    Pasta e patate con funghi porcini e caciocavallo al tartufo Pasta e patate con funghi porcini e caciocavallo al tartufo

    In un pentolino soffriggete in olio e.v.o. un po’ di cipolla, quindi aggiungete le patate, le carote, i pomodori ed il sedano e ricoprite d’acqua. Salate e fate cuocere, a fuoco vivo, per una ventina di minuti, fino a che le patate non avranno cominciato ad ammorbidirsi. A quel punto aggiungete i funghi, avendo l’accortezza di strizzarli per bene. Togliete, se preferite, il gambo di sedano. Fate andare ancora pochi minuti. Quindi calate la pasta mista ed aggiungete la scorzetta di parmigiano.

    Pasta e patate con funghi porcini e caciocavallo al tartufo Pasta e patate con funghi porcini e caciocavallo al tartufo

    Fate asciugare l’acqua di cottura, regolandovi con la fiamma, aggiungendo dell’acqua calda laddove la pasta fosse ancora cruda. Quando la pasta sarà al dente e l’acqua si sarà asciugata quasi del tutto, aggiungete il caciocavallo al tartufo e il parmigiano. Amalgamate per bene. La pasta e patate dovrà risultare cremosa.

    Pasta e patate con funghi porcini e caciocavallo al tartufo Pasta e patate con funghi porcini e caciocavallo al tartufo

    Impiattate, decorando un con una fogliolina di prezzemolo, e completate con una spolverata generosa di caciocavallo.

    Bon Appetìt!

  • Flan di zucca con cuore al gorgonzola

    Flan di zucca con cuore al gorgonzola

    A volte i piatti da preparare li decidete voi, in maniera inconsapevole, chiedendomi informazioni su alimenti, preparazioni o ricette. È capitato che a distanza di qualche giorno, due persone diverse, che non si conoscono tra loro, anzi che sono geograficamente abbastanza distanti perché riescano a farlo prima o poi, mi chiedessero informazioni sul flan alla zucca. Per la precisione su cosa fosse e su quale fosse il procedimento da adottare per prepararlo. Non potevo a questo punto mettere a tacere il destino che chiedeva a gran voce di cimentarmi con questo delizioso flan anche per l’appuntamento settimanale del blog (per quanto sarebbe più opportuno, per noi razionalisti, parlare di semplice coincidenza). Il flan alla zucca ha preso, così, il posto di una delle mie cene frugali infrasettimanali, insinuandosi tra le mille cose da fare nel poco tempo a disposizione alla sera dopo il lavoro.

    Ingredienti per due flan:

    250 gr di zucca

    2 uova

    Sale q.b.

    Pepe q.b.

    Parmigiano q.b.

    Gorgonzola q.b.

    Burro q.b.

    Pepe verde in grani q.b.

    Paprika dolce q.b.

    Per prima cosa fate asciugare la zucca in forno a 180° per una mezz’ora. Tagliatela a fette spesse 3 mm circa ed adagiatele su una teglia rivestita da carta forno. Una volta  che si sarà asciugata buona parte dell’acqua contenuta nella zucca, mettetela in un mixer con un uovo intero, un tuorlo, parmigiano, sale e pepe.

    Flan di zucca con cuore al gorgonzola Flan di zucca con cuore al gorgonzola

    Frullate il composto, imburrate gli stampini e riempitelo a metà. Quindi inserite dei pezzetti di gorgonzola che durante la cottura si scioglieranno e formeranno il cuore.

    Flan di zucca con cuore al gorgonzola Flan di zucca con cuore al gorgonzola

    Ricoprite con la restante parte del composto ed infornate a 200° per 25/30 min. Quando il flan si sarà gonfiato ed avrà assunto la sua caratteristica compattezza spugnosa, allora vorrà dire che sarà pronto.

    Flan di zucca con cuore al gorgonzola Flan di zucca con cuore al gorgonzola

    Impiattate rovesciando lo stampino sul piatto di portata. Il flan scivolerà via facilmente grazie al burro. Quindi decorate spolverando con del pepe verde macinato grosso e della paprika dolce. Completate con una fogliolina di basilico o simile.

    Bon appetìt!

  • Cotoletta di tonno rosso panata agli anacardi su crema di friarielli

    Cotoletta di tonno rosso panata agli anacardi su crema di friarielli

    Quella di utilizzare la frutta secca come impanatura è un vecchio e semplicissimo trucco per rendere incredibilmente croccanti i vostri fritti. Ne guadagnerà anche il sapore, restando evidente, al gusto, l’impronta del prodotto utilizzato. È possibile munirsi alla bisogna di nocciole, pistacchi, mandorle, arachidi e, come in questo caso, anacardi, preferendo sempre le versioni senza sale. Le vostre cotolette ve ne saranno grate…

    Ingredienti per 2/3 persone:

    Per la cotoletta:

    Un filetto di tonno rosso da circa 350 gr

    80 gr di anacardi

    Due cucchiai di pan grattato

    Due uova

    Sale q.b.

    Pepe q.b.

    Olio per friggere q.b.

    Per la crema:

    Due fasci di friarielli

    Olio e.v.o. q.b.

    Sale q.b.

    Uno spicchio d’aglio

    Una punta di peperoncino

    Lavate e mondate i friarielli. Quindi, in una pentola alta, fate soffriggere in olio e.v.o. uno spicchio d’aglio che rimuoverete quando si sarà imbiondito. Quindi aggiungete una punta di peperoncino e i friarielli, coprendo con un coperchio per stufarli. Abbiate l’accortezza di girarli ogni tanto. Salate.

    Cotoletta di tonno rosso panata agli anacardi su crema di friarielli Cotoletta di tonno rosso panata agli anacardi su crema di friarielli

    Nel frattempo tritate finemente, con l’aiuto di un mixer, gli anacardi. Quindi aggiungetevi il pan grattato, mescolando per bene.

    Cotoletta di tonno rosso panata agli anacardi su crema di friarielli Cotoletta di tonno rosso panata agli anacardi su crema di friarielli

    Quando i friarielli saranno pronti, frullateli con il vostro minipimer, aiutandovi con l’acqua che avranno rilasciato durante la cottura. Se dovesse essere insufficiente, allungatela con un dito di acqua calda o del latte. Il composto dovrà risultare denso, ma perfettamente liscio.

    Cotoletta di tonno rosso panata agli anacardi su crema di friarielli Cotoletta di tonno rosso panata agli anacardi su crema di friarielli

    Prendete il vostro bel trancio del tonno, tagliatelo in 3-4 pezzi più piccoli e ripassatelo nelle uova che avrete precedentemente sbattuto (aggiungetevi un pizzico di sale ed una spolverata leggera di pepe).

    Cotoletta di tonno rosso panata agli anacardi su crema di friarielli Cotoletta di tonno rosso panata agli anacardi su crema di friarielli

    Cominciate a scaldare l’olio per friggere. Quindi impanate il tonno nel composto di anacardi e pan grattato, in maniera uniforme, ricoprendo interamente la superficie del trancio di pesce. Quando l’olio sarà ben caldo, immergetevi uno alla volta le cotolette.

    Cotoletta di tonno rosso panata agli anacardi su crema di friarielli Cotoletta di tonno rosso panata agli anacardi su crema di friarielli

    Attendete giusto il tempo che la crosta diventi croccante e dorata e tiratele via, asciugandole su carta assorbente. Non cuocetele troppo, altrimenti il tonno diverrà stopposo.

    Cotoletta di tonno rosso panata agli anacardi su crema di friarielli

    Provvedete all’impiattamento, disponendo sul fondo del piatto di portata la crema di friarielli ed adagiandovi sopra le cotolette di tonno rosso, tagliandole a metà per mostrare l’interno.

    Bon Appetìt!

  • Bucatini con broccoli, filetti di acciughe, provolone del monaco e mandorle tostate

    Bucatini con broccoli filetti di acciughe provolone del monaco e mandorle tostate

    Non so per quale motivo, in senso figurato, alla parola broccolo, riferendosi ad una persona, si associa uno sciocco, un fesso, un vruoccolo per l’appunto (il napoletano è lingua in grassetto, dove il significato delle parole si amplifica). Eppure il broccolo è un vegetale estremamente intelligente, versatile ed abbinabile a molti sapori, pur conservando un odore ed un sapore caratteristico tutt’altro che neutro. Un trasformista della cucina, che fornisce personalità ai piatti, ma non copre gli altri ingredienti. In poche parole un vero leader.

    Ingredienti per due persone:

    200 gr di bucatini

    Un broccolo grande

    70 gr di provolone del monaco

    Una decina di filetti di acciughe

    Una dozzina di mandorle

    Sale q.b.

    Olio e.v.o. q.b.

    Uno spicchio d’aglio

    Lavate e mondate i broccoli. Quindi metteteli a lessare in acqua e sale. Quando saranno belli morbidi, scolateli.

    Bucatini con broccoli filetti di acciughe provolone del monaco e mandorle tostate Bucatini con broccoli filetti di acciughe provolone del monaco e mandorle tostate

    Tostate le mandorle in forno per una decina di minuti a 160° (forno statico). Quindi frantumatele con l’aiuto di un mortaio o altro strumento utile.

    Bucatini con broccoli filetti di acciughe provolone del monaco e mandorle tostate Bucatini con broccoli filetti di acciughe provolone del monaco e mandorle tostate

    Grattugiate il provolone.

    Bucatini con broccoli filetti di acciughe provolone del monaco e mandorle tostate Bucatini con broccoli filetti di acciughe provolone del monaco e mandorle tostate

    Soffriggete in una padella in olio e.v.o. uno spicchio d’aglio, quindi toglietelo una volta imbrunito. Sciogliete 6/7 filetti di acciuga nell’olio caldo. Quindi aggiungete i broccoli e schiacciateli. Ripassate per un minuto o due per amalgamare i sapori.

    Bucatini con broccoli filetti di acciughe provolone del monaco e mandorle tostate Bucatini con broccoli filetti di acciughe provolone del monaco e mandorle tostate

    Scolate la pasta al dente e saltatela in padella aiutandovi con dell’acqua di cottura, quindi aggiungete dapprima il provolone del monaco grattugiato ed altri 3-4 filetti di acciughe, quindi parte delle mandorle tritate.

    Bucatini con broccoli filetti di acciughe provolone del monaco e mandorle tostate Bucatini con broccoli filetti di acciughe provolone del monaco e mandorle tostate

    Impiattate decorando con un altro filetto di acciughe a mo’ di rosellina e completate con una spolverata leggera di provolone grattugiato ed una di mandorle tostate.

    Bon Appetìt!

  • Risotto allo zafferano con verza

    Risotto allo zafferano con verza

    Avevo questi bellissimi pistilli di zafferano regalatimi per il mio compleanno e la tentazione di prepararci un risotto era troppo grande. L’idea era quella di creare un piatto fusion, di quelli che mi piacciono tanto, che mescolano elementi e sapori di diverse tradizioni regionali. Cosa ne dici di fondere due risotti? Penso tra me e me prima di andare a fare la spesa. Allora eccola che vien fuori, in maniera del tutto naturale, sull’asse Milano – Napoli, la crasi tra il risotto per eccellenza, quello allo zafferano, nobile ed altolocato, e quello tipicamente napoletano, povero e popolare, ris’ ‘e virz’, con la verza cioé…

    Dedicato ai tanti napoletani che vanno su a Milano e che contribuiscono quotidianamente con il loro lavoro e i loro sacrifici a rendere la città lombarda la capitale che è. Forse l’unica in un paese malandato che dovrebbe essere raffigurato sotto sopra,  che come una clessidra svuota lentamente il sud della sua forza lavoro più competente, alla ricerca di una dignità che, ahimè, fatica a trovare sotto il 41° parallelo.

    Ingredienti per 4 persone:

    300 gr di riso carnaroli

    Un quarto di una verza grande

    Pistilli di zafferano q.b.

    40 gr di burro

    Scalogno q.b.

    Parmigiano q.b.

    Pepe nero in grani q.b.

    Sale q.b.

    Per prima cosa mettete in infusione in mezzo bicchiere d’acqua calda i pistilli di zafferano. Prendete, quindi, la vostra verza e privatela delle foglie esterne.

    Risotto allo zafferano con verza Risotto allo zafferano con verza

    Tagliatela in quattro parti. Quindi riducete uno dei quarti a listarelle e lavate sotto acqua corrente. Sciogliete in una pentola alta il burro e soffriggetevi dello scalogno, quindi versateci la verza ed aggiungete circa mezzo litro d’acqua. Salate. Fate andare per una cinquantina di minuti, finché la verza non sia completamente ammorbidita.

    Risotto allo zafferano con verza Risotto allo zafferano con verza

    Nel frattempo preparate le cialde di parmigiano. Basta disporre il formaggio su carta forno distribuendolo bene con l’aiuto di un cucchiaino, scegliendo la forma che più vi aggrada. Lasciate andare in forno a 200° per 6/7 minuti, fino a che comunque la cialda croccante non si sia formata. Attenzione a non bruciarla.

    Risotto allo zafferano con verza Risotto allo zafferano con verza

    Quando la verza è cotta versateci il riso e fate asciugare l’acqua fino a cottura completa. Quindi aggiungete l’acqua con lo zafferano (eliminando i pistilli in infusione) e fate asciugare rapidamente anche quella regolandovi con la fiamma.

    Risotto allo zafferano con verza Risotto allo zafferano con verza

    Mantecate per bene con un altro pezzetto di burro e con abbondante parmigiano.

    Risotto allo zafferano con verza Risotto allo zafferano con verza

    Impiattate a vostro piacimento, infilando, a decorazione, la cialda di parmigiano nel risotto e completando con una spolverata di pepe nero macinato grosso e qualche pistillo di zafferano per dare colore.

    Bon Appetìt!